Due puntate dense e concentrate per raccontare la vita del padre delle moderne telecomunicazioni, Guglielmo Marconi. A interpretare il genio premio Nobel, l’attore Stefano Accorsi, che ha dichiarato: “Costruiva ponti, non muri“. Ma quando esce e dove vedere la nuova serie Rai Marconi – l’uomo che ha connesso il mondo“?

Quando esce e dove vedere “Marconi”, la serie dedicata al premio Nobel

Fremono di attesa i fan di Stefano Accorsi, volto del genio e premio Nobel Guglielmo Marconi, padre delle moderne telecomunicazioni. Manca poco più di una settimana all’uscita delle due puntate della mini serie di Rai1, che andranno in onda il prossimo 20 e 21 maggio.

Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo” celebrerà il ricordo del lavoro e del pensiero del visionario scienziato nel 150esimo anniversario dalla sua nascita e nel 100esimo anniversario di Radio Rai. Nel cast i volti noti del panorama televisivo italiano, a cominciare – appunto – dall’attore de “Le fate ignoranti“.

Prodotta dalla Stand by Me insieme a Rai Fiction, la mini serie sarà un importante momento per il palinsesto del primo canale italiano, come spiega anche Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction:

Senza Marconi uomo geniale, noi, la Rai ma anche la Bbc, non saremmo qui perché era geniale, eclettico ma posso dire anche poetico, dentro l’invenzione c’è l’inventio latina, l’immagine e quella, secondo me, è vera poesia! Il biopic non è mai facile e ringrazio Stefano Accorsi che non fatto una semplice mimesi ma ci ha restituito il suo grande dinamismo e il suo magnetismo

Cast e trama di “Marconi”

La fiction avrà tutte le caratteristiche per diventare l’impresa del 2024, anno cruciale per le celebrazioni, visti gli importanti anniversari del principale canale di telecomunicazione italiano. Per questo, il cast vede la presenza non solo di Accorsi, impegnato nei panni del protagonista, ma anche di Nicolas Maupas, che interpreterà un giovanissimo Marconi.

Accanto a loro Ludovica Martino, volto di Isabella Gordon, spia per il governo fascista del lavoro dello scienziato. Alessio Vassallo, Flavio Furno e Cecilia Bertozzi saranno rispettivamente Achille Martinucci, Giuseppe Bottai e Maria Cristina Marconi. Chiudono la carrellata Massimo de Santis (Umberto De Riva) e Fortunato Cerlino, interprete di Mussolini.

Non è un tradizionale biopic su un personaggio passato alla storia per le sue scoperte rivoluzionarie. Racconta i primi esperimenti di trasmissione di un segnale nell’etere, che apriranno la strada alla tecnologia wireless, portando il mondo nella contemporaneità, ma si concentra soprattutto sulla storia di un uomo che alla fine degli anni Trenta è uno degli italiani più famosi del mondo. Uno scienziato, certamente, ma anche un imprenditore di enorme successo, una sorta di Steve Jobs cento anni prima, capace di sintetizzare idee ed esperimenti a cavallo dei due secoli e farli diventare un enorme business

Queste le parole del regista Lucio Pellegrini. La prima puntata, quindi, intitolata “Il genio di Marconi” catapulterà gli spettatori nella Roma del ’37, in pieno clima di tensione dopo l’ascesa dei regimi dittatoriali italiano e tedesco. Qui, un adulto e disilluso Marconi lavora alla creazione di “arma potente e misteriosa“, per contribuire allo sforzo bellico sotto l’occhio vigile e severo di Mussolini. Spiato dall’Ovra, però, lo scienziato comincia a porsi delle domande e a cercare di capire per quale fine la sua invenzione sarà utilizzata dal governo.

Sulla questione Accorsi ha detto:

Mi sembra che in questa serie venga fuori il grande problema etico e morale che si pone Marconi sul fascismo. Quando gli chiedono di fabbricare il famigerato “raggio della morte” che compariva anche sui fumetti dell’epoca, lui non solo non lo realizza ma viene anche controllato e spiato, così come raccontiamo, perché non capivano a cosa stesse lavorando. È bello che nella miniserie si racconti questa parte meno conosciuta ovvero del suo conflitto con il potere, quando il potere ha cercato di prevaricare un’idea di scienza libera

La seconda puntata, invece, ruoterà attorno a un sempre più stressato scienziato, preoccupato anche dai racconti che il suo protetto, Enrico Fermi, gli ha confidato sui suoi esperimenti con la radioattività. Nel frattempo, la giovane giornalista Isabella Gordon riesce a manipolare la figlia di Marconi e a filmare quanto l’uomo ha costruito e progettato, dando vita alla spirale di eventi che porterà al culmine della serie.

Se è vero che ogni film racconta precisamente il tempo che l’ha generato, questa miniserie trova il suo segno di contemporaneità, il suo tema dominante, nella paura della guerra che anima il nostro protagonista, nella certezza che armarsi non sia mai una scelta di pace. E nell’idea che il futuro, ovvero il nostro presente che Marconi sapeva perfettamente immaginare, dovesse essere un tempo di fratellanza tra i popoli, grazie all’uso virtuoso della tecnologia

Commenta il regista Lucio Pellegrini.