La politica tedesca continua a temere aggressioni ai propri esponenti. Nel pomeriggio di ieri 7 maggio Franziska Giffey, deputata dell’Spd (Partito socialdemocratico tedesco), è stata attaccata da un uomo mentre si trovava in una biblioteca di Berlino.

Colpita alla testa, Giffey non ha riportato però gravi ferite. La polizia ha fermato l’aggressore, mentre il sindaco di Berlino lancia l’allarme: “Ogni aggressione è un attacco alla democrazia“.

Aggressione alla deputata dell’Spd Giffey: cosa sappiamo della vicenda

Un’aggressione veloce e che non ha lasciato il tempo di reagire: fortunatamente senza conseguenze gravi per la salute, se non un controllo approfondito in ospedale. In Germania sale l’allarme per i politici aggrediti e Franziska Giffey è stata l’ultima deputata ad essere attaccata.

Mentre l’esponente socialdemocratica (ex sindaco del distretto berlinese di Neukölln) si trovava in una biblioteca di Berlino ieri pomeriggio, un uomo le si è avvicinato alle spalle e l’ha colpita alla testa e al collo con una borsa. La Procura di Berlino, che ha avviato le indagini, ha in una nota spiegato che l’uomo probabilmente ha riempito la borsa fino a renderla un oggetto contundente.

Giffey è stata accompagnata in ospedale per forti dolori al collo e alla testa, ma le analisi hanno escluso traumi. L’aggressore era fuggito, ma la polizia berlinese ha diramato una nota nel pomeriggio di oggi per indicare che è stato fermato: è un uomo di 70 anni, già noto ai servizi segreti per probabili posizioni estremiste.

Ci si interroga, in queste ore, se la deputata dell’Spd è stata aggredita per motivazioni politiche (specialmente da parte di estremisti di destra) o per mano di un qualche squilibrato.

Le reazioni della politica tedesca e le altre aggressioni

Un fatto del genere, fortunatamente senza conseguenze se non un grave spavento per Giffey, è stato naturalmente commentato con parole di sdegno da parte di colleghi ed oppositori della deputata di sinistra.

Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha espresso la sua preoccupazione che gli scontri fra opposte fazioni politiche possano diventare anche scontri fisici:

Chiunque attacchi i politici attacca la nostra democrazia. Non lo accetteremo. Ci opporremo a ogni forma di violenza, odio e incitamento e proteggeremo la nostra democrazia.

Secondo Wegner, il ministero degli Interni tedesco dovrebbe inasprire le pene per chi attacca i politici avendo alle spalle motivazioni politiche, cosa che trova d’accordo una collega nell’Spd di Giffey, Iris Spranger:

La polizia statale e federale stanno facendo tutto il possibile per proteggere i politici. Nella riunione straordinaria di ieri, la Conferenza dei ministri dell’Interno ha convenuto che la democrazia deve essere protetta in modo più efficace dall’incitamento all’odio e dalla disinformazione. La protezione penale delle persone da tali attacchi serve anche a proteggere la democrazia stessa.

In Germania sembra che si stia respirando una brutta aria, nel senso che giusto il 5 maggio un deputato del Parlamento europeo, il 41enne Matthias Ecke, era stato aggredito mentre affiggeva manifesti elettorali Ue a Dresda. Dinamica simile per un politico dei Verdi, la cui identità è al momento ignota: mentre distribuiva manifesti elettorali a Dresda, due estremisti di destra lo hanno insultato e sputato.