Le detrazioni da lavoro dipendente permettono di beneficiare della riduzione dell’imposta dovuta: anche queste risentono degli effetti della riforma dell’Irpef 2024.

I primi due scaglioni sono stati accorpati, riducendo scaglioni e aliquote a tre. Inoltre, il decreto legislativo attuativo della riforma dell’Irpef ha anche previsto un leggero aumento della detrazione Irpef per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro.

La revisione dell’Irpef comporta anche nuove detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti. Dal 1° gennaio 2024, è cambiato il calcolo delle detrazioni.

Vediamo quali sono le modalità di calcolo e gli importi 2024.

Come cambiano le detrazioni da lavoro dipendente 2024

Le detrazioni da lavoro dipendente sono disciplinate dall’articolo 13 del TUIR. Proprio su questo, è intervenuto il decreto legislativo n. 216/2023 attuativo della riforma dell’Irpef. Nel 2024, è stato aumentato l’importo della detrazione spettante ai contribuenti con redditi fino a 15.000 euro e fino a 1.955 euro.

Quindi, le detrazioni sui redditi da lavoro dipendente sono riconosciute secondo i seguenti importi:

  • 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro e l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro;
  • 1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro;
  • 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro.

Invece, per i lavoratori titolari di redditi compresi tra 25.000 e i 35.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo di 65 euro. Infine, per i redditi sopra i 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

Calcolo e istruzioni

Un discorso molto importante riguarda il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente 2024. L’importo viene erogato direttamente in busta paga dal datore di lavoro.

La somma, inoltre, può essere anche recuperata in sede di dichiarazione dei redditi. Come vengono calcolate? Si calcolano sui giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro, anche in caso di festività, riposi settimanali e altri giorni non lavorativi, mentre non si considerano i giorni per i quali non spetta alcun reddito.

Come si determinano le detrazioni da lavoro spettanti?

L’importo delle detrazioni si basa sull’intero periodo coperto dal rapporto di lavoro. Le detrazioni le calcola il sostituto d’imposta direttamente in busta paga, con l’effetto di una riduzione dell’Irpef che si trasforma in un aumento effettivo dello stipendio netto.

Come abbiamo detto, inoltre, chi non fruisce delle detrazioni in busta paga può recuperarle presentando la dichiarazione dei redditi, come sconto sull’imposta dovuta.

Detrazioni e nuova Irpef

Quest’anno, con la riforma dell’Irpef, aliquote e scaglioni sono i seguenti:

  • 1° scaglione, redditi fino a 28.000 euro, aliquota del 23%;
  • 2° scaglione, redditi da 28.000 a 50.000 aliquota del 35%;
  • 3° scaglione, redditi oltre i 50.000 euro, aliquota del 43%.

Ma oltre alla riduzione delle aliquote e degli scaglioni, cambiano anche le modalità di calcolo delle detrazioni non solo per i dipendenti, ma anche per gli autonomi e i pensionati.

È bene ricordare che in base all’articolo 13, comma 1 lettera a) del TUIR l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per quanto riguarda i rapporti di lavoro a tempo determinato, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro.

Solo per il 2024, è previsto che la una detrazione per coloro che hanno un reddito entro 15.000 euro passi dall’ordinario valore di 1.880 euro a quello di 1.955 euro. L’aumento crea un’area di esenzione fiscale per coloro che hanno un reddito fino a 8.500 euro.