Dopo un’assenza di quasi vent’anni, l’idea di una Milano-Sanremo femminile sta prendendo nuovamente forma. L’ultima edizione della “Primavera Rosa”, come veniva chiamata in passato questa corsa, risale al 2005, quando le atlete pedalavano da Varazze a Sanremo per un totale di circa 120 chilometri. Da allora, mentre le altre Classiche Monumento hanno introdotto versioni femminili, la “Classicissima” è rimasta un appuntamento esclusivamente maschile. Negli ultimi tempi, le voci sulla possibile rinascita di una Milano-Sanremo al femminile si sono fatte sempre più insistenti negli ultimi anni. E ora, secondo fonti belghe, sembra che RCS Sport, comitato organizzatore del Giro d’Italia, abbia finalmente deciso di dare seguito a questa ambizione.

Milano-Sanremo femminile, un passo avanti per il ciclismo rosa

L’introduzione di una Milano-Sanremo femminile rappresenterebbe un passo significativo verso la parità di genere nel mondo del ciclismo professionistico. Mentre la maggior parte dei grandi eventi maschili ha ormai una controparte femminile, la mancanza di una “Classicissima” al femminile è considerata un’anomalia. Tra le cinque classichemonumento, hanno una controparte femminile il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Liegi. Mancano le due classiche Italiane, la Sanremo e Il Lombardia. Atlete di alto livello, come la campionessa del mondo Lotte Kopecky, hanno espresso entusiasmo per l’idea di una Milano-Sanremo al femminile, che colmerebbe un vuoto importante e offrirebbe alle cicliste un’altra prestigiosa opportunità per mettere in mostra il loro talento.

La sfida della Milano-Sanremo femminile

Ovviamente, l’organizzazione di una gara di tale portata non sarà priva di sfide. A differenza della versione maschile, che copre una distanza di circa 300 chilometri, la corsa femminile dovrà necessariamente essere più breve, probabilmente intorno ai 150-180 chilometri. Secondo le indiscrezioni, RCS Sport starebbe valutando Genova come possibile città di partenza. Questo permetterebbe alle atlete di percorrere gran parte del tracciato tradizionale, incluse le iconiche salite del Cipressa e del Poggio, prima di concludere la gara a Sanremo.

Il nodo del Trofeo Binda

Tuttavia, il principale ostacolo all’introduzione di una Milano-Sanremo femminile sembra essere la concomitanza con un altro evento di rilievo: il Trofeo Binda. Questa gara, che si svolge tradizionalmente la domenica successiva alla “Classicissima” maschile, è considerata quasi una classica monumento del ciclismo femminile, essendo stata organizzata ininterrottamente dal 1974. Avere due eventi di tale importanza in calendario a così breve distanza potrebbe rivelarsi problematico, sia dal punto di vista logistico che sportivo. Secondo alcune voci, si starebbe valutando la possibilità di anticipare il Trofeo Binda di una settimana, in modo da creare un trittico di gare italiane che comprenda anche la Strade Bianche. Tuttavia, questa soluzione non è priva di critiche. Alcune atlete hanno espresso preoccupazione riguardo al fatto che molte colleghe potrebbero saltare il Trofeo Binda per concentrarsi sulle successive Classiche del Nord.

Il ruolo dell’UCI e della Federazione Ciclistica Italiana

L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e la Federazione Ciclistica Italiana sono consapevoli dell’importanza di trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte. A fine maggio, è prevista una riunione del Consiglio Professionale del Ciclismo (PCC) dell’UCI, durante la quale il dossier e la data della Milano-Sanremo femminile saranno discussi in modo approfondito. Entrambi gli enti sembrano determinati a preservare l’integrità del Trofeo Binda, ma allo stesso tempo riconoscono il valore di un’aggiunta come la Milano-Sanremo al calendario femminile. Trovare un compromesso che rispetti la tradizione e allo stesso tempo promuova l’evoluzione del ciclismo femminile sarà fondamentale.