È in arrivo il nuovo bonus del 2024 per le imprese agricole, con contributi a fondo perduto che possono arrivare alla percentuale del 45% e domanda da presentare a copertura di specifiche spese di investimento. Della nuova agevolazione se n’è occupato il Consiglio dei ministri del governo guidato da Giorgia Meloni nella giornata di ieri, 6 maggio 2024. Gli incentivi coprono, inoltre, gli immobili strumentali all’attività agricola e i terreni.

Ma a beneficiarne saranno anche le imprese che operano nella pesca e nell’acquacoltura che potranno inoltrare domanda dei contributi a fondo perduto che rientrano nella realizzazione degli interventi della Zona economica speciale (Zes) Unica. Nell’anno in corso, ammesse a bonus e incentivi saranno le imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno, comprese l’Abruzzo e il Molise. Il massimo dell’investimento ammissibile a contributo agevolato è pari a 50.000 euro.

Nuovo bonus imprese agricole 2024, contributi fino al 45%: ecco chi può fare domanda e per quali spese

Arrivano i nuovi bonus per le imprese operanti nell’agricoltura, nell’acquacoltura e nella pesca dalla Zona economica speciale (Zes) Unica del 2024. Il relativo decreto attuativo è in arrivo dal momento che, nella giornata di ieri, il Consiglio dei ministri ha fatto circolare già una prima bozza del provvedimento.

Si tratta di incentivi da erogare nella formula dei contributi a fondo perduto, fino a una percentuale massima del 45 per cento, per agevolare gli acquisti di macchinari, terreni, impianti e immobili purché strumentali all’attività dell’impresa richiedente. L’investimento non deve eccedere l’importo di 50mila euro.

La copertura dei bonus sarà retroattiva. Infatti, 50 milioni di euro del totale di 250 milioni stanziato dal governo andranno a copertura degli investimenti effettuati dalle imprese interessate entro il 31 dicembre 2023. I restanti 200 milioni di euro andranno per gli investimenti da effettuarsi entro il 15 novembre 2024.

Nuovo bonus imprese agricole, acquacoltura e pesca: di quali regioni?

Interessate a presentare la domanda per i contributi a fondo perduto nei settori dell’agricoltura, dell’acquacoltura e della pesca sono le imprese con sede nelle regioni di Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, più Abruzzo e Molise. Secondo la misura contenuta della bozza di provvedimento del quale si è discusso nel Consiglio dei ministri di ieri, si procederà con il sostegno delle imprese dei settori interessati.

Gli investimenti effettuati fino a metà novembre prossimo potranno trovare l’agevolazione in questa misura che consente di incentivare il rinnovo dei macchinari, degli impianti e delle attrezzatura, anche attraverso i contratti di locazione finanziaria.

Nuovo bonus imprese agricole, si possono finanziare terreni e immobili?

Le imprese potranno procedere anche ad acquistare terreni e immobili, purché strumentali all’attività in oggetto. Gli immobili possono essere agevolati anche se si tratta di realizzazione o di ampliamento.

Terreni e immobili, tuttavia, devono rientrare nel valore della metà dell’importo complessivo dell’agevolazione richiesta. Pertanto, il valore di questi due investimenti non può superare la metà del progetto complessivo, sempre nei limiti dei 50mila euro del tetto dell’investimento.

Zes Unica speciale, quali investimenti si possono fare?

La Zes Unica è stata predisposta dal decreto legge 124 del 19 settembre 2024, recante le disposizioni urgenti in materia di politiche di Coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Sud dell’Italia, nonché in materia di immigrazione. Il provvedimento ha previsto, a partire dal 1° gennaio 2024, l’istituzione della Zona economica speciale per il Sud Italia, denominandola Zes Unica, al fine di garantire lo sviluppo delle regioni e dei territori interessati, anche attraendo e promuovendo gli investimenti, rafforzando i sistemi produttivi, facilitando il trasferimento delle conoscenze, creando occupazione, sviluppando il capitale umano e innovando e semplificando il quadro normativo.

Qui le ultime novità relative agli altri contributi a fondo perduto da 60mila a 300mila euro per il settore dell’agricoltura, con approvato del decreto nel mese di marzo scorso.