Mentre i playoff NBA stanno andando avanti con i primi turni che sono terminati, la Lega ha premiato il “rookie of the year” che inevitabilmente è finito nelle mani di Victor Wembanyama. L’alieno degli Spurs ha infatti fatto una stagione incredibile e le sue qualità – come raccontato da tanti – sono infinite e rare. Il giocatore francese, peraltro, ha vinto il premio all’unanime con 99 voti su 99.
NBA, Wembanyama rookie of the year
Oltre al premio vinto, però, Wembanyama ha avuto una bellissima sorpresa. Il giocatore francese è stato invitato da Fanatics (un sito di abbigliamento) a una mostra nella quale il protagonista era proprio il rookie dell’anno che ha ascoltato i videomessaggi per lui di altri grandi campioni che hanno vinto quel premio. Da Shaquille O’Neal a Vince Carter fino a Chris Paul, Jason Kidd, Kevin Durant e LeBron James. In tanti probabilmente hanno capito che si tratta di un giocatore speciale che ha peraltro ricevuto i voti all’unanime: 99 su 99. Ci erano riusciti solo Ralph Sampson con i Rockets, David Robinson con gli Spurs, Blake Griffin con i Clippers, Damian Lillard con i Blazers e Karl-Anthony Towns con i Timberwolves.
Denver-Minnesota, Murray lancia un impacco termico
Per Denver la serie non è certamente iniziata bene. Minnesota è infatti in vantaggio 2-0 con due vittorie fuori casa. Anthony Edwards è il principale artefice di questi successi e dovesse continuare così, con la efficacia difensiva dei Timberwolves, sarà complicatissima per i Nuggets la rimonta. Il numero 5 ha segnato 27 punti con 2 rimbalzi e 7 assist ma fa specie la tenuta in difesa di Minnesota che ha rubato 11 palloni in totale ha fatto 12 stoppate. Le perplessità si erano viste anche in gara 1 quando alla domanda a Jokic su che cosa dovessero fare contro i tre lunghi di Minnesota, ha detto:
“Cosa possiamo fare contro i tre loro lunghi? Clonare me stesso”.
Effettivamente provare ad attaccare contro questi Timberwolves sembra molto complicato e le opzioni non sono tantissime. Oltre a Edwards, comunque, buona partita di Karl-Anthony Towns con 27 punti, 12 rimbalzi e 1 assist. Per Denver 20 punti, 4 rimbalzi e 2 assist di Gordon e 16 punti, 16 rimbalzi e 8 assist di Jokic. Male Murray che in 36 minuti ha fatto 8 punti, 13 rimbalzi e 2 assist. Inoltre è stato colpevole del brutto episodio di tirare un impacco termico in campo mentre si stava giocando.
NBA, i Knicks vincono con i Pacers
Nell’altra partita dei playoff NBA, poi, i Knicks battono i Pacers. New York ha infatti eliminato i Sixers nel primo turno mentre Indiana ha vinto contro Milwaukee. Il fattore campo, al Madison Square Garden, conta comunque parecchio e e Brunson e compagni hanno fatto il loro vincendo 121 a 117. Il numero 11 ha segnato 43 punti con 6 rimbalzi e 6 assist. Si tratta della quarta gara consecutiva con 40 o più punti e nelle ultime 5 sfide ha segnato più di 200 punti e messo a segno più di 40 assist. Prima di lui ci sono riusciti solo Micheal Jordan e LeBron James. 25 punti, 3 rimbalzi e 1 assist poi per DiVincenzo e 24 punti, 13 rimbalzi e 8 assist di Josh Hart. Per Indiana 23 punti, 2 rimbalzi e 3 assist di Turner e 19 punti, 6 rimbalzi e 5 assist di Pascal Siakam. Chiudono poi in doppia cifra anche McConnell con 18, Nesmith con 12 insieme a Toppin e Nembhard con 11. Male Haliburton con soli 6 punti in 36 minuti giocati.