Tre giorni di ricerche, fino al tragico epilogo: sono stati trovati morti nella mattinata di oggi 7 maggio 2024, a 106 metri di profondità, i due sub dispersi da domenica 5 maggio nelle acque di Villasimius, in Sardegna. Erano l’uno accanto all’altro.

Ritrovati i due sub dispersi a Villasimius in Sardegna: le salme a oltre cento metri di profondità

Stefano Bianchelli, 56 anni, e Mario Perniciano, di 60, non erano risaliti dopo un’immersione in corrispondenza del relitto della nave San Marco.

A individuare i loro corpi, a una distanza di circa 20 metri dal relitto, è stato il ‘Rov’ (Remote Operative Vehicle), robot telecomandato dei vigili del fuoco. Una delle salme è stata già recuperata.

Le operazioni, coordinate dalla capitaneria di porto di Cagliari, si sono concentrate fin da subito nelle acque tra l’isola dei Cavoli e quella di Serpentara. Sono entrati in azione i sommozzatori, la sezione navale e l’elinucleo dei vigili del fuoco. Alle ricerche ha partecipato anche la nave ‘Gaeta’ della Marina militare.

L’immersione di un’ora, poi l’allarme

Stefano Bianchelli e Mario Perniciano erano sub esperti. Avevano deciso di immergersi per un sopralluogo nell’area del relitto San Marco con tutta l’attrezzatura per restare in acqua circa un’ora.

Quando non sono risaliti sulla barca d’appoggio, è scattato l’allarme alla sala operativa della Guardia Costiera.

E’ accaduto purtroppo quanto già si temeva: ossia che i due sub, per motivi ancora da chiarire, non fossero riusciti a risalire in superficie, perdendo la vita.