La magnetoterapia è una tecnica terapeutica utilizzata dai fisioterapisti che sfrutta i campi magnetici per stimolare la guarigione e alleviare il dolore in diverse parti del corpo.

Utilizzando dispositivi che generano campi magnetici a bassa frequenza, questa terapia è impiegata per favorire la rigenerazione dei tessuti, ridurre l’infiammazione e accelerare il recupero da infortuni o interventi chirurgici. La magnetoterapia trova applicazione in diversi ambiti, tra cui la riabilitazione, il trattamento del dolore cronico e l’accelerazione della guarigione di fratture ossee.

Scendiamo nei dettagli e vediamo come si effettua, quali sono i benefici e le eventuali controindicazioni.

A cosa serve la magnetoterapia

La magnetoterapia è una forma di trattamento alternativo utilizzata in fisioterapia che impiega campi elettromagnetici per stimolare la circolazione sanguigna locale e favorire la rigenerazione dei tessuti. Questo approccio può aiutare a ridurre l’infiammazione e a facilitare il processo di guarigione.

Conosciuta anche come terapia con onde magnetiche, la magnetoterapia viene spesso utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni, come traumi muscoloscheletrici, artrite reumatoide, fibromialgia e mal di testa. In questi casi, il trattamento può contribuire a ridurre il dolore e migliorare il benessere generale.

L’efficacia della magnetoterapia dipende dall’intensità del campo magnetico e dalle dimensioni dei magneti utilizzati, fattori che devono essere adattati al problema specifico da trattare. Per questo motivo, è essenziale che la magnetoterapia venga eseguita da un fisioterapista qualificato, in grado di personalizzare il trattamento in base alle esigenze di ciascun paziente.

I vantaggi della magnetoterapia

Ecco i principali vantaggi di questo trattamento:

  • Miglioramento della circolazione sanguigna: i campi magnetici possono ridurre la contrazione dei vasi sanguigni, facilitando il flusso del sangue.
  • Rapido sollievo dal dolore: la magnetoterapia stimola la produzione di endorfine, sostanze che agiscono come analgesici naturali, riducendo la percezione del dolore.
  • Riduzione dell’infiammazione: grazie all’aumento della circolazione e alla riduzione del pH del sangue, i campi magnetici possono contribuire a diminuire l’infiammazione.
  • Miglior rigenerazione di cellule, tessuti e ossa: il trattamento con magneti favorisce la funzione cellulare, accelerando la guarigione e il recupero.
  • Prevenzione dell’invecchiamento precoce e di malattie: la magnetoterapia può aiutare a eliminare le tossine che danneggiano le cellule e compromettono la salute.

Per ottenere questi benefici, la magnetoterapia deve essere eseguita in più sedute, con il numero di sessioni e la durata del trattamento determinati dal terapista.

Controindicazioni, chi non dovrebbe sottoporsi a magnetoterapia

Chi non dovrebbe usare la magnetoterapia? Ci sono alcune controindicazioni importanti da tenere a mente quando si considera questo trattamento:

  • Gravidanza: la magnetoterapia non è raccomandata per le donne in gravidanza.
  • Cancro: non dovrebbe essere utilizzata se c’è una diagnosi di cancro in qualsiasi parte del corpo.
  • Pompe per insulina: le persone che utilizzano pompe per insulina dovrebbero evitare la magnetoterapia.
  • Ipertiroidismo: la terapia con campi magnetici non è indicata per chi soffre di ipertiroidismo o di un’eccessiva attività delle ghiandole surrenali.
  • Miastenia grave: questa condizione neurologica è un’altra controindicazione alla magnetoterapia.
  • Sanguinamento attivo: se si soffre di sanguinamento attivo, non è consigliato l’uso della magnetoterapia.
  • Infezioni fungine o virali: anche queste condizioni rappresentano una controindicazione.

Inoltre, è necessaria cautela nei seguenti casi:

  • Pazienti con convulsioni frequenti.
  • Gravi arteriosclerosi.
  • Pressione sanguigna bassa.
  • Trattamento con anticoagulanti.
  • Disturbi psichiatrici gravi.

Le persone che hanno pacemaker o altri dispositivi elettrici per il cuore devono consultare un cardiologo prima di sottoporsi alla magnetoterapia, poiché il campo magnetico potrebbe interferire con la regolazione del ritmo elettrico del dispositivo.

Se rientri in una di queste categorie, è fondamentale parlare con un medico o uno specialista prima di considerare la magnetoterapia.

Quando è indicata la magnetoterapia

Quando è indicata la magnetoterapia? Questo tipo di terapia è spesso consigliato in fisioterapia per trattare una varietà di condizioni, tra cui:

  • Fratture: la magnetoterapia può aiutare a stimolare la guarigione delle ossa fratturate.
  • Osteoporosi: può essere utilizzata per promuovere la densità ossea e prevenire ulteriori danni.
  • Dolore cronico: è indicata per alleviare il dolore persistente, che può derivare da varie condizioni.
  • Mal di testa: alcuni tipi di mal di testa possono rispondere alla magnetoterapia.
  • Lesioni nervose: questo trattamento può favorire la rigenerazione dei nervi.
  • Artrite reumatoide: la magnetoterapia può aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore associati all’artrite.
  • Tendinite ed epicondilite: può favorire la guarigione delle tendiniti e delle infiammazioni associate all’epicondilite.
  • Osteoartrite: può contribuire a ridurre i sintomi dell’osteoartrite.

Grazie alla sua capacità di stimolare la rigenerazione cellulare, la magnetoterapia può essere utile anche nel trattamento di ferite difficili da guarire, come le piaghe da decubito o il piede diabetico. In questi casi, infermieri e medici possono suggerire l’uso della magnetoterapia come parte del processo di guarigione.