A un mese esatto dalle elezioni europee, l’arresto del Governatore di centrodestra della Liguria Giovanni Toti con l’accusa di corruzione ha l’effetto (scontato) di un terremoto politico. Il diretto interessato, raggiunto dai giornalisti nei pressi del Tribunale di Genova, dice di non poter fare alcun commento. Ma Stefano Savi, l’avvocato a cui si è affidato il presidente della giunta ligure, ha detto che “al momento, Toti è sereno e convinto di poter spiegare tutto. La Regione continuerà, anche in sua assenza, a lavorare”. Di dimissioni, quindi, nonostante i domiciliari, non se ne parla:

“Sono tutti fatti di cui possiamo dare una spiegazione perché rientrano nell’ambito di legittima attività di amministrazione. Dimissioni? No. Toti si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede. Il processo è ancora tutto da fare”.

Perchè Giovanni Toti non si dimette. Ecco chi lo difende: il Governo allude alla giustizia ad orologeria (e prepara un altro scontro con la Magistratura)

Dopo l’arresto di questa mattina di Giovani Toti, sono partite, inevitabili, le polemiche politiche. Per il governo, il primo a commentare l’arresto del Governatore di centrodestra, è stato il ministro Francesco Lollobrigida:

“A un mese dalle elezioni e dopo tre anni di indagini, l’arresto di Toti è clamoroso”

Subito dopo di lui, ad intervenire a nome del Governo è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto:

“Toti è stato accusato di avere preso finanziamenti per la sua campagna elettorale, ma quei finanziamenti sono stati denunciati. Faccio fatica, quindi, a capire. Comunque, per Toti sono un garantista come lo sono con tutti. Le inchieste giudiziarie dovrebbero essere valutate solo alla fine”.

Come dire: il Governo già getta un’ombra sui tempi dell’operazione della magistratura che stamattina ha scosso la politica italiana rinviando all’idea di una giustizia ad orologeria. E, di conseguenza, a un nuovo scontro con il mondo delle toghe.

Chi è Giovanni Toti e chi lo difende. Maurizio Lupi (Noi Moderati): “Fiducia nella magistratura, ma siamo garantisti: saprà dimostrare la sua innocenza”

Giovanni Toti, 55 anni, eletto per la prima volta Governatore della Liguria nel 2015 e confermato nel 2020, dopo aver fondato, nel 2021, assieme al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro la formazione politica ‘Cambiamo!’, è confluito in Noi Moderati, lo schieramento dell’ex ministro Maurizio Lupi. Il quale non a caso è tra i primi a difenderlo dopo l’arresto:

“Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo garantisti, sempre: siamo certi che il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti saprà dimostrare la sua innocenza”.

Poi, il presidente di Noi Moderati continua così:

“Ho assistito ad arresti che si sono trasformati in un nulla di fatto. Impariamo a credere all’azione della magistratura e a credere che il principio di presunzione di innocenza c’è sempre, non a corrente alternata. Ho imparato anche a mie spese che fare i processi mediatici è un gravissimo errore. Per dieci anni il governatore della Liguria ha amministrato bene. Ora, non l’ho sentito. Ma il Giovanni Toti che conosco sono sicuro non ha commesso le cose di cui è accusato”.

Toti arrestato, le reazioni del centrosinistra. Azione: “La politica non deve commentare”

Dal centrosinistra, una delle prime reazioni arriva da Azione con Elena Bonetti:

“Chiediamo che venga fatta piena chiarezza per la tutela dei cittadini liguri. Noi, con Rossetti, siamo all’opposizione di Toti, ma per ragioni politiche. Lasciamo lavorare le forze dell’ordine e la magistratura nel pieno rispetto del garantismo. Non è la politica che deve commentare”. 

Toti arrestato, le reazioni del centrosinistra. Movimento 5 Stelle: “Ferita la democrazia, in tutto il Paese è una nuova Tangentopoli”

Davanti alla notizia dell’arresto del Governatore ligure Giovanni Toti, ci va giù molto duro il Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte parla di “una ferita gravissima della democrazia” e sottolinea che “non è mettendo la mordicchia alle procure che si risolve il problema della corruzione, del malaffare e dello scambio politico mafioso”. I rappresentanti Cinque Stelle nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato aggiungono, poi, che ci si ritrova di fronte a una nuova Tangentopoli che coinvolge tutto il Paese.

“Dall’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e altre persone con incarichi di rilievo, emerge il sospetto di un impressionante quadro corruttivo e di malaffare diffuso che coinvolge la politica, i vertici delle amministrazioni pubbliche e l’imprenditoria. È l’ennesimo capitolo di una nuova Tangentopoli che sta esplodendo nel 2024 in tutto il nostro Paese. Ma, in questo quadro, l’azione del Governo è ostinatamente indirizzata ad indebolire e delegittimare tutti i baluardi che operano per il controllo della legalità, per il rispetto delle regole e per l’accertamento delle malefatte. Serve un cambiamento radicale nelle regole che disciplinano la gestione della cosa pubblica. Per questo, il patto per la legalità proposto in Puglia dal Movimento 5 Stelle dovrebbe essere applicato ovunque nel Paese”.

Toti arrestato, le reazioni del centrosinistra. Bonelli (Avs): “In Liguria subito nuove elezioni”

Avs, invece, tramite Angelo Bonelli chiede le dimissioni di Toti e subito nuove elezioni in Liguria:

“E’ necessario che si vada rapidamente a nuove elezioni. Solo nuove elezioni possono portare chiarezza politica in una regione che ormai è un concentrato di interessi, di aziende, società e persone che prima hanno finanziato la campagna elettorale del presidente Toti e poi hanno ottenuto autorizzazioni o delibere dalla stessa Regione”.

Il leader di Europa Verde poi sottolinea:

“Voglio rimarcare, infine, che il governo Meloni sta avviando una riforma che depenalizza alcuni reati contro la pubblica amministrazione, riduce l’uso delle intercettazioni e, addirittura, il ministro Nordio ha definito il trojan informatico un atto di inciviltà. Questo approccio del governo Meloni rappresenta un regalo per le mafie e i corrotti”.