Success al 92′ risponde alla rete di Victor Osimhen, arrivata al 51′ e chiude il match tra Udinese e Napoli sul risultato di 1 a 1. Un punto che serve soprattutto alla squadra di Cannavaro, pesantemente invischiata nella lotta salvezza, per smuovere la classifica. Ci fa poco invece la formazione di Calzona, che ora rischia davvero di restare fuori dall’Europa. Per commentare il match Udinese-Napoli e il nome del prossimo allenatore, Davide Dionigi, che ha vestito la maglia azzurra per 2 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Udinese-Napoli e il nuovo allenatore azzurro: Dionigi a Tag24
Il Napoli impatta anche a Udine e rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria. La squadra di Calzona, che non riesce a portare a casa un risultato pieno dallo scorso 7 maggio, contro il Monza, molla la presa a pochi secondi dalla fine del match e si fa recuperare al 92′. La stagione è stata disastrosa e la sensazione è che gli azzurri abbiano ormai tirato i remi in barca. Alla fine dell’anno mancano ancora 3 giornate di campionato e i partenopei rischiano di restare fuori da tutte le competizioni internazionali. Il presidente De Laurentiis è già al lavoro per la prossima stagione. Deve scegliere velocemente il nuovo allenatore e con lui determinare la strategia per il mercato estivo. Per commentare il match Udinese-Napoli e il nome del prossimo allenatore, Davide Dionigi, che ha vestito la maglia azzurra per 2 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il pareggio di Udine dimostra che il Napoli ha completamente staccato la spina?
“Sembrerebbe proprio di sì e pare che questa squadra sia ormai incanalata verso un finale di stagione anonimo e senza obiettivi. Evidentemente neanche il cambio del terzo allenatore è riuscito a dare quello che si sperava, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. I problemi però nascono a monte e non è soltanto colpa di Mazzarri o Garcia o Calzona. È stata un’annata difficile, che ha preso questo indirizzo sin dall’inizio e lo ha mantenuto fino alla fine. Non c’è stato niente in grado di far invertire la rotta al Napoli”.
Il rischio è quello di rimanere fuori da qualsiasi competizione europea. Può essere una strategia per puntare solo al campionato nella prossima stagione?
“Può essere un’opportunità, ma non una strategia. Le Coppe, in ogni caso, portano soldi, introiti e visibilità. Avere solo lo campionato però potrà consentire al Napoli di ripartire completamente da zero, cancellare e ricostruire tutto. Questa società deve riprogrammare il futuro. Si potranno concentrare solo sulla Serie A, e non avendo altri impegni che portano via energie, potrebbe anche diventare un vantaggio, anche se non è detto. Adesso però c’è ancora un finale di stagione da giocare ed è presto per pensare già alla prossima. Da un’annata così complicata non si può fare altro che ripartire. Tra l’altro stavolta De Laurentiis ha avuto anche il tempo per non farsi trovare impreparato. Credo che lui stia già pensando alla prossima stagione perché c’è la necessità di far risorgere il Napoli”.
Chi dovrà esserci alla guida del Napoli per far sì che questa squadra possa risorgere?
“Si fanno tanti nomi e non so chi sarà il nuovo allenatore, ma sono convinto che De Laurentiis lo abbia già scelto. Per questo parlo di programmazione fatta in anticipo e non posso pensare che, vista la situazione, ci siano ancora dubbi sul prossimo allenatore. Nella sua testa Il presidente ha già scelto e molto probabilmente il nuovo tecnico avrà già firmato. Questa è la mia sensazione. Non ho idea di chi potrà essere, probabilmente è un terno al lotto, ma l’importante è che ci sia sicurezza. Alcune notizie Secondo me sono messe a posta per depistare, ma questo è il gioco delle parti. Resto convinto però che il presidente abbia le idee ben chiare sul nome del prossimo allenatore”.
Pensi quindi che ci sarà anche una rivoluzione dal punto di vista del mercato?
“Questo dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore. Sono convinto che il profilo scelto avrà già avuto delle garanzie rispetto alla rosa che avrà a disposizione. Sarà lui a decidere e magari tratterrà quelli che ritiene più giusti per il suo modo di giocare e per la sua idea di calcio. Rimarrà chi potrà tornare ad essere centrale nel nuovo progetto. In base alla sua idea di gioco, potrà puntare o meno su determinati protagonisti di questa stagione. Non ci dimentichiamo che questa squadra un anno fa ha vinto lo scudetto e quindi non è tutto da buttare”.
Dando per scontato che Osimhen andrà via?
“Direi proprio di sì, ma in ogni caso verrà rimpiazzato da un attaccante importante. Il centravanti dovrà essere scelto in base alle caratteristiche del gioco del mister che verrà. Può essere uno più strutturato, uno veloce, uno che attacca la profondità ho un attaccante puro da area di rigore. Un conto è avere in panchina uno come Conte, un altro è avere ad esempio Italiano o Gasperini. Ci sono allenatori che si abbassano e tendono a ripartire in contropiede e altri che prediligono un gioco completamente diverso. Il mercato si deve fare in base al nome del mister”.