È stata ribattezzata “Lady Rose” la bomba, risalente alla Seconda guerra mondiale, rinvenuta nelle scorse settimane a Viterbo. Intorno alle 6 di oggi, 7 maggio 2024, sono iniziate le operazioni di evacuazione di una parte della città per permettere agli artificieri dell’Esercito di disinnescarla. Un’operazione che durerà circa cinque ore.

Bomba a Viterbo, iniziata l’evacuazione della ‘zona rossa’ oggi 7 maggio 2024

L’ordigno bellico, che risale al 1941 e ha un peso di 4 mila libbre, pari a circa 2000 tonnellate, è stato rinvenuto lo scorso 20 marzo in un cantiere in via Alcide De Gasperi. L’area in un raggio di 1.400 metri dalla bomba sarà completamente evacuata. In città e in provincia diversi posti di blocco stanno monitorando la situazione.

Circa 36mila cittadini devono lasciare le proprie abitazioni entro le ore 9 di oggi, seguendo le raccomandazioni del comune di Viterbo: portare con sé farmaci abituali, telefono cellulare e documenti; cose indispensabili per bambini; occhiali da vista e protesi acustiche.

Sono stati allestiti tre centri d’accoglienza nelle parrocchie di Santa Barbara e Santa Maria della Grotticella e nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia.

Ai cittadini verrà garantita la necessaria assistenza (nei giorni scorsi sono stati infatti forniti dei questionari), ma anche un servizio di pranzo e bevande al sacco. Gli animali domestici potranno rimanere insieme ai proprietari.

I cittadini che non riusciranno a raggiungere in autonomia i centri di accoglienza potranno usufruire di un servizio gratuito di trasporto messo a disposizione dal Comune. E’ attivo dalle ore 6 e fino alle ore 8:45, in 24 punti di raccolta.

Chiuse le scuole, previste misure di ordine pubblico

L’intera zona è perimetrata da carabinieri, polizia, finanza e protezione civile. Presente, inoltre, la Croce Rossa.

La Procura di Viterbo ha previsto anche misure di ordine pubblico e anti-sciacallaggio con l’utilizzo di droni.

Un’ordinanza sindacale ha disposto la chiusura delle attività commerciali e delle strutture sanitarie che si trovano nella zona rossa, indicata da una mappa condivisa sul sito del comune.

Anche le scuole sono chiuse.

Le fasi dell’intervento degli artificieri

Il colonnello dell’Esercito Gianbasilio Profiti, che si trova proprio a Viterbo, ha illustrato le fasi dell’intervento degli artificieri.

Nella prima fase dell’intervento verranno rimosse le spolette, ossia i congegni di attivazione dell’ordigno. In questo caso sono tre. Dopodiché la bomba sarà trasportata con un autocarro a Monte Romano, dove svuoteremo il caricamento esplosivo, circa 1300 chili, attraverso getti d’acqua calda ad alta pressione.

Una volta che le operazioni di bonifica saranno terminate- segnalate tramite una sirena- i bus navetta, con percorso inverso, riporteranno i cittadini presso i centri di raccolta. 

La bomba “Lady Rose” scoperta a Viterbo

È tra i più grandi ordigni rinvenuti sul territorio nazionale. È attivo e presenta tre congegni. La rimozione sarà una vera e propria operazione chirurgica. Abbiamo stimato un intervento di cinque ore.

Ad affermarlo è il capitano dell’Esercito Luigi Prencipe, che fa parte della squadra di artificieri presenti a Viterbo. La bomba è stata chiamata “Lady Rose” in onore di Santa Rosa, la patrona della città.

Anche in passato era stato rinvenuto un ordigno simile a Viterbo. Se non ne sono esplose due, significa che Santa Rosa ha protetto questa città. Se fosse esplosa, non conosceremmo Viterbo così com’è oggi. La paura? È un sentimento che rispettiamo, perché ci fa muovere in maniera coscienziosa.