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Guerra a Gaza, Mattarella all’Onu: “La pace passa per il riconoscimento dei due Stati”. Russia: “Attacco a Rafah sarebbe disastro umanitario”

Israele boccia l’accordo con Hamas dicendo che le condizioni volute dal Knesset non sono state rispettate, nel frattempo resta il totale silenzio su una possibile invasione di Rafah. Il segretario delle Nazioni Unite Guterres avvisa Tel Aviv dicendo che un possibile attacco nel sud della Striscia di Gaza sarebbe intollerabile.

Due soldati sono morti nel pomeriggio di ieri nel nord del Paese dopo un attacco da parte di Hezbollah.

Russia: “Attacco a Rafah sarebbe disastro umanitario”

23:30

Secondo quanto riportato dalla Tass, il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, ha avvertito che un’offensiva dell’occupazione israeliana a Rafah porterebbe a un disastro umanitario:

“Sarebbe un disastro umanitario, ci sono molti civili adesso, comprese donne e bambini – più di 1,5 milioni di persone si sono ammassate nel sud della Striscia di Gaza, nella zona di Rafah”

Pentagono: “Terminata la costruzione del porto a Gaza”

23:20

Il Pentagono ha annunciato che la costruzione del porto americano artificiale e temporaneo a Gaza, destinato a facilitare la consegna di aiuti umanitari, è stata completata. Tuttavia, a causa delle attuali condizioni meteorologiche, non è ancora possibile installarlo.

I camion degli aiuti si dirigono verso il valico di al-Awja

23:15

L’Organizzazione per i Diritti Umani del Sinai ha diffuso un video che mostra un considerevole numero di camion umanitari lungo la strada diretta al valico egiziano di al-Awja, posizionato a sud di Rafah, e che conduce verso Israele.

Il quartier generale dell’UNRWA è stato attaccato a Gerusalemme est

22:58

Il capo dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, ha affermato, in un post su X, che un gruppo di manifestanti israeliani ha attaccato il quartier generale dell’agenzia nella Gerusalemme est occupata dopo un appello alla protesta contro l’agenzia da parte di un funzionario municipale israeliano.

L’amministrazione Biden nega che Hamas abbia accettato la proposta di cessate il fuoco

22:10

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, durante una conferenza stampa, l’amministrazione Biden ha negato le affermazioni secondo cui Hamas avrebbe accettato una proposta di cessate il fuoco il giorno precedente.

L’Oms: la chiusura di Rafah rende la situazione catastrofica molto peggiore”

21:44

Richard Brennan, direttore regionale delle emergenze per il Mediterraneo orientale dell’Oms, ha dichiarato che la chiusura del valico di Rafah ha aggravato una situazione già disastrosa e catastrofica. Gli aiuti sono notevolmente al di sotto delle necessità negli ultimi mesi.. Il cibo, le forniture idriche essenziali e le attrezzature igienico-sanitarie sono ora molto meno accessibili alla popolazione di Gaza, ha aggiunto Brennan.

Israele bombarda il palazzo municipale di Rafah

21:16

Secondo quanto riporta Al Jazeera, il quartier generale del governo locale a Rafah è stato colpito durante un attacco israeliano.

Il portavoce di Hamas: “La palla è nel campo di Netanyahu”

20:50

Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, ha detto che la proposta dei mediatori viene messa in pericolo dal primo ministro israeliano Netanyahu. Lo riporta Al Jazeera:

La palla ora è nel campo di Netanyahu. Il loro comportamento e atteggiamento dopo l’annuncio del nostro accordo riflette la determinazione di questo criminale a rovinare tutti i tentativi di mediazione, compresi quelli degli Stati Uniti, ed esprime indifferenza per la vita dei prigionieri che sono minacciati ogni giorno dai bombardamenti dell’esercito israeliano.

La delegazione di Hamas arriva al Cairo per i colloqui sul cessate il fuoco

20:35

La delegazione di Hamas si è recata al Cairo per continuare i negoziati con i mediatori egiziani e qatarioti al fine di finalizzare un accordo per porre fine all’aggressione contro il popolo nella Striscia di Gaza.

Mattarella all’Onu: “La pace passa per il riconoscimento dei due Stati”

18:01

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all’assemblea dell’Onu, ha parlato della situazione di crisi in Medio Oriente: “Occorre porre fine alla catena di azioni e reazioni e consentire l’avvio di un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile”, ha detto il Capo dello Stato. “Una soluzione che passa necessariamente dall’obiettivo condiviso del pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, con il definitivo riconoscimento di Israele e della sua sicurezza da parte degli Stati della regione”.

Netanyahu contro Hamas: “La tregua accettata? Voleva solo impedire l’azione a Rafah”

17:26

Il premier di Israele Netanyahu è di nuovo intervenuto sulla tregua che Hamas avrebbe accettato per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. “L’ingresso a Rafah serve a due principali obiettivi di guerra: il ritorno dei nostri ostaggi e l’eliminazione di Hamas”.

Quindi, lo stesso Netanyahu ha spiegato: “La proposta di ieri di Hamas mirava a silurare l’operazione a Rafah. Non è successo”.

Per quanto riguarda le trattative in corso al Cairo, la delegazione israeliana dovrà, secondo il premier, “essere ferma sulle condizioni necessarie per la liberazione dei nostri ostaggi e sui requisiti essenziali per la sicurezza di Israele: non può accettare una proposta che mette in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e il futuro del Paese”.

Tajani: “Porti italiani a rischio per l’instabilità del Mar Rosso”

16:53

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite alla terza edizione del Festival del Cambiamento a Gorizia, ha commentato la situazione critica del Mar Rosso, dove le imbarcazioni vengono attaccate continuamente dagli Houthi dello Yemen. Secondo il ministro, l’Italia non ha subito danni importanti, ma “bisogna vigilare su una situazione rischiosa da un punto di vista economico”:

Il 40% dell’export marittimo passa da Suez e una fetta importante delle nostre esportazioni è quindi condizionata dal passaggio nel Mar Rosso. I costi del trasporto marittimo stanno aumentando perché aumentano i costi delle assicurazioni e c’è un calo dell’attività portuale. I porti più a rischio sono quelli di Gioia Tauro, Brindisi, Taranto, Genova e Trieste. I danni sono minori rispetto a quelli temuti, ma bisogna vigilare

Delegazione israeliana arrivata al Cairo

16:19

Dopo il netto rifiuto di Israele di accettare la proposta avanzata da Hamas, la delegazione inviata dallo Stato Ebraico è atterrata al Cairo, per fare domande, ma non negoziare. Davanti alla questione, il ministro delle Finanze e leader dell’estrema destra Bezalel Smotrich ha condannato la decisione, definendola “un errore“.

In questo modo, dice il ministro, c’è il rischio di cadere “nella trappola manipolativa ideata da Hamas, insieme a Qatar ed Egitto” e ha aggiunto che “questo è il momento di aumentare la pressione sui colli di Sinwar e Hamas finché non saranno distrutti“.

Bezalel Smotrich

Guterres: “Angosciato e preoccupato per Rafah”

16:12

Sono turbato e angosciato dalla rinnovata attività militare a Rafah da parte delle forze armate israeliane. La chiusura dei valichi di Rafah e Karem Shalom è particolarmente dannosa per una situazione umanitaria già disastrosa. Devono essere riaperti immediatamente. Il governo israeliano a fermare qualsiasi escalation e a impegnarsi in modo costruttivo nei colloqui diplomatici in corso

Così ha esordito il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha lanciato un appello a Israele chiedendo di “fermare l’escalation” e riaprire “immediatamente” i valichi di Kerem Shalom e Rafah.

Guterres UNRWA

Anche il governo turco ha condannato il controllo israeliano del valico di Rafah, sostenendo che si tratti di “un crimine di guerra“. Lo comunica il ministero degli Esteri turco in un comunicato, dove si legge che sarà “una catastrofe” il risultato dell’operazione di terra israeliana nella città:

Il piano che prevede il controllo del lato palestinese del valico di Rafah costituisce l’ennesimo crimine di guerra imputabile al governo israeliano cui stiamo assistendo in questo conflitto. Siamo ormai al di fuori sia del diritto internazionale che del rispetto dei diritti umani. La Turchia rinnova l’appello al cessate il fuoco, sempre piu’ urgente e necessario a evitare una nuova catastrofe umanitaria

Olanda: forze dell’ordine arrestano 125 manifestanti all’Università di Amsterdam

16:11

L’emittente pubblica olandese NOS ha diffuso i filmati degli agenti di polizia che hanno sgomberato un accampamento di studenti presso l’Università di Amsterdam (UvA), arrestando 125 manifestanti pro-Palestina. Gli studenti si erano riuniti in occupazione al campus per chiedere che l’ateneo interrompesse i rapporti con Israele, affinché si raggiungesse uno stop definitivo all’offensiva militare in atto nella Striscia.

Nei video si vede la polizia manganellare i manifestanti e distruggere le tende intorno alle 4 del mattino, dopo che gli studenti si erano rifiutati di lasciare il campus. Nel comunicato delle forze dell’ordine si legge:

La manifestazione è diventata violenta (…) sono state rimosse grosse pietre dal terreno

Tajani: “Fermare l’attacco a Rafah”

16:00

Noi cerchiamo, anche con Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Francia, di spingere Israele affinché non ci sia l’attacco a Rafah e si possa arrivare ad un cessate il fuoco senza la fine della guerra, ma che intanto permetta la liberazione di tutte le persone innocenti, cioè gli ostaggi israeliani, e portare aiuto alla popolazione civile palestinese

A dirlo il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, presente al Festival del Cambiamento in corso a Gorizia, e aggiunge:

Un attacco a Rafah porterebbe altri problemi, ci sarebbero sicuramente troppi morti e questo non va sicuramente nella direzione della linea italiana. In queste ore si sta svolgendo al ministero degli Esteri la riunione del gruppo di lavoro che si occupa del progetto italiano Food for Gaza. Ieri abbiamo decretato lo stato di calamità a Gaza durante il Consiglio dei Ministri. Questo ci ha permesso anche di stabilire subito un investimento da parte della Protezione Civile di 5 milioni di euro perché aiuterà la Protezione civile a essere coinvolta in tutti i progetti per portare aiuti insieme alla Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa, al Pam e alla Fao. È ovvio che la situazione in Palestina poi provoca una reazione ed un’azione da parte dei ribelli Houti in Yemen e gli attacchi che vengono portati ai mercantili nel Mar Rosso creano problemi al nostro sistema di esportazione

Guerra Russia Tajani nessun soldato italiano andrà a combattere in Ucraina

Abu Mazen: “Usa fermino Israele”

15:55

Il portavoce del presidente palestinese, Nabil Abu Rudeina, ha fatto sapere che Abu Mazen ha lanciato un appello agli Usaper impedire alle autorità di occupazione israeliane di invadere Rafah e di sfollarne i cittadini“.

Rudeina ha sottolineato che:

Il valico di Rafah e il resto del territorio di Gaza sono terra palestinese occupata in conformità con le risoluzioni sulla legittimità internazionale. L’occupazione, sostenuta dall’America con armi, denaro e copertura politica, insiste nel continuare a sfidare la legittimità internazionale, visto che il veto Usa la protegge

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NBC: “Le condizioni degli ostaggi sono l’ostacolo all’accordo fra Israele e Hamas”

15:52

Secondo l’emittente Nbc, l’unico ostacolo all’accordo fra Israele e Hamas sarebbe la condizione di salute degli ostaggi. La testata, infatti, ha citato alcune fonti israeliane che hanno affermato che il governo di Tel Aviv firmerà l’accordo solamente se tutti gli ostaggi saranno liberati vivi.

Tuttavia, Hamas non ha assicurato che i 33 ostaggi nelle sue mani saranno vivi o morti al momento del rilascio. Altri nodi riguardano il numero degli ostaggi che dovrebbe essere rilasciato per ogni settimana di cessate il fuoco.

Zaki: “L’Europa è responsabile per il rifiuto di Israele al cessate il fuoco”

15:44

Ospite all’università Kore di EnnaPatrick Zaki ha raccontato la storia della sua prigionia, durata 2 anni, in Egitto, dopo essere stato accusato di essere un terrorista e di sostenere Hamas. Nel suo discorso, lo studente egiziano ha dichiarato che:

I palestinesi da anni vivono un genocidio. Netanyahu continua a rifiutare il cessate il fuoco e l’Europa ha una chiara responsabilità in questo. Le proteste degli studenti italiani a sostegno della Palestina sono state represse anche con la violenza

Anche il presidente dell’università Kore, Cataldo Salerno, ha voluto manifestare la sua vicinanza a tutti coloro che sono stati o sono in ostaggio, lanciando un appello rivolto al presidente della Repubblica per concedere la cittadinanza italiana a Remon Karam, il giovane egiziano sbarcato illegalmente in Italia, ma che ha voluto impegnarsi e essere un cittadino modello. Il giovane, infatti ha conseguito in Sicilia il diploma liceale e due lauree, proprio alla Kore.

patrick zaki verissimo

Famiglie degli ostaggi israeliani chiedono di fare pressione sul governo per un accordo

15:08

Protestano le famiglie degli ostaggi israeliani, chiedendo alla Comunità europea di fare pressione sul governo di Netanyahu affinché venga fatto un accordo con Hamas e, così, riportare a casa i propri cari, prigionieri da oltre sette mesi a Gaza.

Lo scrivono le famiglie israeliane appartenenti al Forum dedicato, sottolineando che questo sia un “momento cruciale” e che non bisogna sprecare l’”opportunità concreta per il rilascio degli ostaggi“. Per questo motivo, hanno lanciato un appello ai governi, come riportato dai media israeliani:

È di massima importanza manifestare il più forte sostegno per un simile accordo

Media israeliani: “molo galleggiante pronto per domani”

14:25

Secondo i media locali, il molo marittimo galleggiante costruito dall’esercito americano al largo della costa di Gaza sarà pronto per domani. A dare la notizia alcune testate giornalistiche israeliane che affermano che il primo carico di aiuti i cittadini palestinesi raggiungerà l’enclave assediata nella giornata di giovedì.

Il presidente degli Stati Uniti, Biden, aveva già annunciato la costruzione del molo a marzo scorso, dati i ripetuti appelli di aiuto e i frequenti incidenti nel lancio degli aiuti dagli aerei. Ad aggravare la situazione, anche, le mancate risposte di Israele alle richieste della Comunità Internazionale di facilitare l’accesso alle rotte terrestri di Gaza.

Hamas: “Chiusura dei valichi porta al disastro umanitario”

13:54

Hamas ha attaccato Israele dopo la decisione di chiudere i valichi di Rafah e Kerem Shalom. In questo modo, secondo l’organizzazione palestinese, migliaia di persone rischiano di morire per mancanza di cibo.

Decidendo di chiudere i valichi di frontiera di Rafah e Kerem Shalom, Israele sta portando la regione verso il disastro e continua la sua politica di fame e persecuzione dei palestinesi. È necessario un intervento internazionale. L’amministrazione Biden e la comunità internazionale hanno la piena responsabilità della continuazione della guerra“.

Israele: “Proposta Hamas inaccettabile, andremo al Cairo”

13:18

La proposta messa sul piatto da Hamas non convince Israele. Al momento, come confermato da una fonte citata dai media locali, la sensazione è che serva una modifica delle condizioni. “La proposta di accordo di Hamas è inaccettabile ma una delegazione israeliana andrà al Cairo nelle prossime ore per condurre una valutazione sulla capacità di Hamas di cambiare le sue posizioni“, riferiscono

Hamas: “Occupazione Rafah vuole interrompere la mediazione”

12:40

La situazione a Rafah rimane davvero tragica. Gli attacchi delle ultime ore, come sottolineato da Hamas, rischiano di far collassare ogni ragionamento con Israele sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

L’occupazione di Rafah conferma l’intenzione dell’occupazione di interrompere gli sforzi di mediazione per il cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri, nell’interesse personale di Netanyahu e del suo governo estremista. Chiediamo all’amministrazione Usa e alla comunità internazionale di esercitare pressioni sull’occupazione per fermare questa escalation che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell’intera Striscia di Gaza“.

Hamas, sparati sei colpi di mortaio su Keren Shalom

12:08

Sul valico di Kerem Shalom in Israele sono risuonate le sirene di allarme. Hamas, infatti, ha sparato sei colpi di mortaio minacciando l’intera aerea. Al momento non ci sono notizie di vittime o feriti ma la situazione resta da monitorare. La notizia è stata resa nota dai media locali, che hanno riferito del tragico scenario.

Onu, Israele blocca accesso degli aiuti al valico di Rafah

11:35

Israele ha negato l’accesso al valico di Rafah nella Striscia di Gaza alle Nazioni Unite. La notizia, rilanciata da un portavoce dell’Onu, conferma la situazione di piena emergenza per i cittadini in attesa di aiuti. “Al momento non abbiamo alcuna presenza fisica al valico di Rafah perché il Cogat (l’ente israeliano di governo dei Territori palestinesi) ci ha rifiutato l’accesso a quest’area“, ha sottolineato il portavoce.

Gaza, quasi 35mila palestinesi uccisi da inizio conflitto

11:00

Sono 34.789 i palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. Il bilancio è stato reso noto dal ministero della Sanità guidato da Hamas, che ha aggiunto che altri 78.204 palestinesi sono rimasti feriti. Preoccupa particolarmente la situazione a Rafah.

Cina a Israele: “Smettete di attaccare Rafah”

10:24

I ripetuti attacchi israeliani stanno mettendo in ginocchio la città di Rafah. La situazione è di massimo allarme e i numerosi morti delle ultime ore lo confermano. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha esortato Israele a fermare le offensive su Rafah.

La Cina ha sottolineato Jian – chiede con forza a Israele di ascoltare le pressanti richieste della comunità internazionale, di smettere di attaccare Rafah e di fare tutto il possibile per evitare un più grave disastro umanitario nella Striscia di Gaza“.

Rafah, 15 persone uccise in raid aerei

9:50

Tre persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano nella città di Rafah. Le vittime appartenevano alla famiglia al-Darbi e per loro non c’è stato nulla da fare. Sale così il bilancio dei morti a Rafah, dove stanotte altre 12 persone hanno perso la vita in seguito ai raid aerei.

Cina a Israele: “Basta attacchi a Rafah”

9:18

La Cina ha esortato Israele a “smettere di attaccare Rafah“. Oggi le Forze armate israeliane hanno preso il controllo del lato palestinese del valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha dichiarato:

“La Cina chiede con forza a Israele di ascoltare le pressanti richieste della comunità internazionale, di smettere di attaccare Rafah e di fare tutto il possibile per evitare un più grave disastro umanitario nella Striscia di Gaza”

La polizia antisommossa olandese sgombra l’università di Amsterdam dai manifestanti anti-israeliani e 125 arrestati

9:00

La polizia antisommossa olandese è intervenuta in una manifestazione filo-palestinese e anti-israeliana presso un’università di Amsterdam, arrestando circa 125 persone in scontri a volte violenti, dicono le autorità. Nei messaggi pubblicati durante la notte su X, la polizia ha affermato che doveva agire per fermare l’evento e smantellare le tende montate dai manifestanti, che hanno usato violenza contro la polizia sul posto.

 

Hamas restituirà anche i corpi degli ostaggi morti

8:43

Hamas ha intenzione di includere nella prima fase dell’accordo sulla tregua e sullo scambio ostaggi anche la restituzione dei resti di diversi israeliani morti durante la prigionia. Non tutte le 33 persone da rilasciare sono ancora vive, secondo quanto riferito.

Israele prende il controllo del valico di Rafah

8:28

L’esercito israeliano ha preso il controllo del lato di Gaza del valico di Rafah, al confine con l’Egitto. Si tratta di un’operazione mirata” contro Hamas in aree limitate della parte orientale di Rafah.

Due soldati israeliani uccisi da un drone di Hezbollah

8:07

Due militari israeliani sono stati uccisi nel pomeriggio di ieri in un attacco di droni esplosivi da parte di Hezbollah contro una postazione dell’esercito vicino a Metula, nel nord di Israele.

Due esplosioni vicino a una nave al largo delle coste dello Yemen, nessun ferito

8:03

Secondo l’Ukmto – United Kingdom Maritime Trade Operations – sono state segnalate due esplosioni in prossimità di una nave mercantile a 131 kilometri a sud di Aden, nello Yemen. L’Ukmto ha riferito che la nave e tutto l’equipaggio sono al sicuro e che le autorità stanno indagando.

Proteste pro-Gaza contro Gala di New York, diversi arresti

7:43

Arrestati alcuni manifestanti pro-Gaza, che hanno tentato di arrivare al Metropolitan Museum of Art, dove è in corso il Gala di New York, per protestare contro la guerra in Medio Oriente. La polizia di New York ha montato fin dal pomeriggio un cordone di sicurezza. Le persone sono state dirottare sulla 78ª street, ben lontano dal Met. Decine di agenti presidiano l’area tra la 79esima Street e Madison Avenue.

media, forze Israele stanno entrando da Kerem Shalom

7:08

I media palestinesi affermano che le forze israeliane stanno entrando dal valico di Kerem Shalom, bombardando l’area dall’alto e con il fuoco dell’artiglieria. La notizia è riportata anche dal ‘Times of Israel‘.