L’arrivo di un cagnolino in una famiglia è sempre un momento di grande gioia, che si accompagna però ad altri aspetti meno piacevoli. Come accade per i cuccioli d’uomo, anche i cani riservano un po’ di grattacapi quando sono molto piccoli, poiché non hanno ancora il pieno controllo sulle loro funzioni primarie. Tra le abitudini non ancora acquisite c’è sicuramente il sonno: insegnarli a dormire negli orari e nei luoghi più opportuni è uno dei primi passi per introdurlo nella vita familiare, a beneficio della serenità di tutti.
Come insegnare al cagnolino a fare la nanna?
Per insegnare al cagnolino a fare la nanna all’ora in cui anche il resto dei componenti della famiglia si accinge a spegnere la luce ci vuole prima di tutto coerenza. Bisogna stabilire un’orario preciso in cui invitare il cucciolo a calmarsi e addormentarsi, e lavorare ogni giorno alla stessa ora per abituarlo a una routine certa e inderogabile.
L’orario va stabilito in base a quando le attività in casa cessano del tutto, in modo da non creare fonti di distrazione per il cagnolino. Curioso e facilmente eccitabile, il cucciolo deve essere immerso in una situazione di calma totale, in modo da sintonizzarsi con una frequenza energetica più bassa.
Il secondo step per insegnare al cucciolo a dormire è individuare la cuccia dove farlo dormire e proporgli sempre lo stesso posto per fare la nanna.
Preparate dunque un lettino confortevole, morbido e avvolgente, posto in un luogo che non sia di passaggio ma ben riparato da correnti d’aria o da rumori.
Per invogliarlo a restare nel suo lettino, quando si accuccia per la prima volta, coccolatelo con gesti calmi e rilassanti, parlate a voce bassa e nel caso premiatelo con un piccolo biscottino.
Proprio come fareste con un neonato, restate un po’ accanto a lui per farlo sentire al sicuro e poi allontanatevi, lasciando che si addormenti da solo. Se vi segue, riprendete l’operazione dal punto di partenza. Paziena e perseveranza alla fine vi premieranno.
Uno stratagemma ingegnoso, utile nelle prime settimane di permanenza del cucciolo nella nuova casa, è lasciare nella cuccia una copertina o un piccolo oggetto di tessuto su cui ci sia l’odore della mamma o dei fratellini del cagnolino, in modo da indurlo alla calma. Un’idea praticabile, però, solo se conosciamo la provenienza del cagnolino.
Cucciolo e nanna: errori da evitare
Quando insegnate al cucciolo le regole per dormire in armonia con la routine della casa adottiva, considerate sempre che le abitudini acquisite da piccoli si trasformano in comportamenti ben strutturati con la crescita.
La presenza di un tenero batuffolino per casa potrebbe comportare l’irresistibile tentazione di portarlo a dormire con sé nel proprio letto, un desiderio espresso soprattutto dai bambini di casa.
Scegliere questa strada però potrebbe avere delle conseguenze dannose sullo sviluppo del cane e sulla serenità della famiglia, in quanto si potrebbero innescare delle dinamiche di dipendenza difficili da scardinare quando il cane cresce.
Se volete, potete posizionare la sua cuccia in una camera da letto, ma evitate che il cagnolino si intrufoli sotto le vostre coperte. Se invece preferite farlo dormire in un’altra stanza, non cedete ai suoi richiami durante la notte: dopo pochi giorni si adatterà ai ritmi che voi gli avete imposto.
Un’altra buona regola è quella di non mettete nella cuccia oggetti che potrebbero indurlo al gioco anziché alla nanna. Per lo stesso motivo, prima di andare a letto, non impegnatelo in attività che potrebbero eccitarlo. Su queste regole dovrebbero essere informati e allineati tutti i componenti della famiglia, bambini compresi.
In generale, nelle prime fasi di accoglienza di un cane, bisognerebbe apportare poche modifiche alle abitudini di casa. L’arrivo di un cucciolo va programmato nel momento in cui non ci siano viaggi, traslochi o ristrutturazioni in vista, in modo da farlo fin da subito abituare a una routine ben precisa.
Se vuoi sapere quali sono i vantaggi e gli svantaggi di dormire con un’animale domestico, qui puoi trovare un utile approfondimento sull’argomento.