La contestazione dei tifosi rossoneri influisce anche sulla prestazione in campo della squadra di Pioli che, contro il Genoa, va sotto per ben due volte e non riesce poi a mantenere il vantaggio conquistato in rimonta. Alla fine il match termina 3 a 3 tra il silenzio assordante dei milanisti sugli spalti. Nessuna bandiera, nessun coro, per una squadra che non sa più vincere. L’ultima volta ci è riuscita contro il Lecce, esattamente un mese fa. Per commentare il momento, ripartendo da Milan-Genoa, Roberto Antonelli, ex calciatore che ha vestito questa maglia nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Genoa, Antonelli a Tag24

Milan-Genoa si gioca tra la contestazione di San Siro che protesta, col silenzio, per un finale di stagione deludente. Sul banco degli imputati non ci sono squadra o allenatore, quanto la società, colpevole di non aver costruito una rosa competitiva. Manca la programmazione e ora i milanisti sono preoccupati anche per il futuro. La storia di Pioli è arrivata ai titoli di coda e il nuovo allenatore è ancora un rebus, ma non solo. Con la partenza di Giroud, e probabilmente di altri nomi importanti, servirà un mercato mirato per rinforzare questa squadra. I tifosi chiedono di poter tornare a lottare per lo scudetto e di essere competitivi in Europa. Contro la squadra di Gilardino, intanto, i rossoneri impattano 3 a 3 e dimostrano di non saper più vincere. Per commentare il momento, ripartendo da Milan-Genoa, Roberto Antonelli, che ha vestito questa maglia, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La stagione si sta per concludere, nella contestazione dei tifosi rossoneri. Il Milan però chiuderà al secondo posto, qual è la sua valutazione su questa stagione?

“E’ stato un Milan poco costante e ci sono stati troppi alti e bassi nel corso di tutta la stagione. Tutto sommato però questa squadra ha raggiunto una buona posizione di classifica e si è posizionata, almeno per ora, alle spalle di un Inter davvero forte. Mi sembra però che i tifosi abbiano ragione, perchè soprattutto nell’ultimo periodo, questa squadra non è stata all’altezza e soprattutto non è stata il solito Milan”.

Il 3 a 3 contro il Genoa, in casa, fa indignare ancora di più i tifosi, che ce l’hanno soprattutto con la società e la mancanza di programmazione. Lei pensa che si stiano muovendo nel modo giusto, o no?

“E’ difficile entrare in queste situazioni perchè sono all’esterno del club e non conosco bene il pensiero della società. Non posso giudicare, ma credo che sicuramente qualche problema ci sia stato e anche il cambio dell’allenatore non lo stanno gestendo alla perfezione. Mancano ancora 3 giornate alla fine e sappiamo già tutti che Pioli andrà via. E’ una situazione strana, ma loro sapranno meglio di me cosa fare”.

A proposito del cambio in panchina, come valuta la gestione di Pioli? Il ciclo è realmente finito?

“Pioli ha fatto benissimo. Ha vinto un campionato ed è sempre arrivato in Champions in questi anni. E’ un ottimo allenatore e penso che abbia fatto un grande lavoro. Parliamo di un ottimo allenatore e di una persona su cui si può sempre contare. Io gli avrei dato un’altra opportunità, anche perchè mi sembra che abbia un ottimo rapporto con la suqadra e con tutti i giocatori. Si vede dall’esterno e mi sembra prematuro che sia stato già eliminato prima ancora della fine del campionato”.

Si fanno tanti nomi, ma ce n’è uno che le piace particolarmente?

De Zerbi e Thiago Motta sono due allenatore ottimi, giovani e che hanno ottime idee. Potrebbero fare al caso del Milan, ma ribadisco che io sono un ammiratore di Pioli e avrei tenuto lui, senza dubbio”.

Oltre al ciclo di Pioli, sta volgendo velocemente al termine anche quello di Giroud. Lei si aspetta che possa arrivare dal mercato un grande attaccante? Questa è la priorità della società?

“C’è sicuramente bisogno di un grande attaccate, ma sono sicuro che la società sappia bene cosa fare. Spero che riesca a muoversi velocemente, perchè è la prima pedina da inserire. Poi valuteranno se e quali sono le cose che si possono fare a centrocampo e in difesa, ma il centravanti serve nel minor tempo possibile”.

E’ un Milan che si ricostruisce intorno a Leao?

“Leao si è trovato spaesato in questa stagione, più o meno come tutto il resto della squadra. Sappiamo tutti che si tratta di un grande giocatore, anche se ha delle pause che possono fare arrabbiare la gente. Nonostante tutto però, resta un fuoriclasse. Penso proprio di sì, che il Milan dovrà essere costruito intorno a lui”.