Un episodio folle che non ha niente a che vedere con i valori dello sport. Il direttore sportivo del Bari, Ciro Polito, è stato aggredito da un gruppo di tifosi biancorossi mentre tornava dalla trasferta di Cittadella di ieri. Il dirigente, che era in viaggio con sua moglie, si è fermato verso le 21 in un autogrill nelle vicinanze di Occhiobello sull’A13 Padova-Bologna. Qui è stato avvicinato da alcuni sostenitori con cui si è accesa una lite, degenerata poi in uno scontro fisico.

Bari, aggredito il ds Polito: la Digos avvia le indagini

Polito è stato spinto più volte e, secondo alcune ricostruzioni, sarebbero volati anche degli schiaffi. Il ds non è stato portato in ospedale ma ha sporto denuncia per l’accaduto. La Digos ha già avviato le indagini per fare chiarezza sull’episodio e visionerà le telecamere presenti all’interno dell’autogrill. La situazione in casa Bari è tesa a causa del serio rischio retrocessione ma ciò non giustifica la folle aggressione di ieri sera.

Il comunicato del Bari

I pugliesi, dopo aver sfiorato la promozione in A lo scorso anno, sono a un passo dalla Serie C. Nelle ultime settimane il clima non è stato dei migliori, con frequenti contestazioni. La società ha voluto prendere le distanze dall’aggressione a Polito, definendola “opera di vigliacchi che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport”.

SSC Bari esprime vicinanza e solidarietà al DS Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari. Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta, è stato raggiunto e aggredito verbalmente e fisicamente da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili. La Società biancorossa condanna con forza quanto accaduto ad opera di ‘vigliacchi’ che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti.