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Guerra a Gaza, Hamas accetta il cessate il fuoco, fonti palestinesi segnalano movimenti verso Rafah con sparatorie e bombardamenti

Tempestati di messaggi, chiamati e inondati di volantini: i palestinesi saranno costretti a evacuare i quartieri orientali di Rafah. Attesa, quindi, per le prossime ore l’inizio dell’offensiva di terra sulla città, nella guerra fra Israele e Hamas, oggi 6 maggio

Corteo di protesta a Islamabad ieri, 5 maggio, in sostegno dei palestinesi della Striscia di Gaza. I manifestanti hanno chiesto a gran voce il “cessate il fuoco” e il boicottaggio di aziende e governi filo-israeliani. Nelle prossime ore Israele potrebbe dare ufficialmente il via all’operazione su Rafah: tensione alta e occhi puntati sulla contromossa di Hamas.

Continuano gli attacchi a Rafah: veicoli blindati delle forze israeliane hanno attraversato la recinzione di Kerem Shalom

23:22

Fonti palestinesi, riportate da Ynet, riportano la presenza di veicoli blindati dell’esercito israeliano oltre il confine nell’area di Kerem Shalom: sono diretti nei quartieri ad est di Rafah. Nella zona, ci sono spari di carri armati, bombardamenti.

Il primo ministro britannico è profondamente preoccupato per il potenziale attacco israeliano a Rafah

22:53

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato oggi di essere profondamente preoccupato per un potenziale attacco israeliano alla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Ha anche sottolineato l’importanza del valico di Rafah con l’Egitto per la consegna di aiuti umanitari nella Striscia.

Il Consiglio dei ministri italiano stanzia 5 milioni per aiuti umanitari

22:30

Su suggerimento del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri italiano ha deciso lo stanziamento di 5 milioni di euro a favore di Gaza.

Saranno ricavati dal Fondo per le emergenze nazionali.

Le forze di occupazione israeliane lanciano bombardamenti a tappeto a est di Rafah

21:45

Le forze israeliane hanno continuato questa sera i loro bombardamenti a tappeto prendendo di mira le aree a est della città di Rafah, nel sud di Gaza, tra i timori di un’incombente invasione di terra della provincia densamente popolata.

Fonti locali hanno riferito che aerei da guerra e artiglieria israeliani hanno intensificato i bombardamenti sulla parte orientale di Rafah, accompagnati dal lancio di razzi nel cielo della città, soprattutto nelle aree orientali.

Sinwar, vice Hamas: “Cessate fuoco temporaneo”

21:10

Khalil al-Hayya, il vice di Yahya Sinwar, il capo di Hamas, afferma che Hamas ha concordato un cessate il fuoco temporaneo nella prima fase dell’accordo, ma che è nella seconda fase, nella quale verranno rilasciati i soldati israeliani in ostaggio, che verrà annunciato un cessate il fuoco permanente. Il presidente Biden fa da garante, affinché l’accordo venga messo in atto.

Erdogan: “L’Occidente si faccia sentire da Israele per accettare la tregua”

20:55

 il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è espresso in merito al comportamento di Israele, lanciando un appello ai paesi occidentali:

“Chiedo a tutti i Paesi occidentali di fare pressione affinché Israele accetti il cessate il fuoco”. 

Ha poi aggiunto:

“Siamo lieti che Hamas abbia annunciato di avere accettato il cessate il fuoco, su nostro suggerimento. Ora lo stesso passo dovrebbe essere fatto da Israele”.

L’Egitto mette in guarda Israele: “Non bisogna entrare a Rafah”

20:19
guerra-a-gaza-israele-minaccia-entrare-a-rafah

Il ministero degli Esteri egiziano ha avvertito Israele riguardo alla possibilità di inviare truppe nella città di Rafah, nel sud di Gaza. Ha sottolineato che tale azione metterebbe in pericolo oltre un milione di persone. L’Egitto ha esortato Israele a esercitare la massima moderazione e a evitare un’ulteriore escalation durante le delicate trattative per il cessate il fuoco.

Israele: “Non è vero che Hamas ha accettato l’accordo. E’ un trucco”

19:42

Il ministro dell’Economia israeliano, Nir Barkat, ha incontrato a Roma la stampa italiana ed è restato in contatto diretto con il governo in Israele. Ha dichiarato:

“Hamas non ha accettato l’accordo, è il loro solito trucco”. 

Hamas: “Concordato un cessate il fuoco di sei settimane”

19:30

Una fonte di Hamas, dopo la comunicazione sugli accordi di tregua ha riferito, secondo Ynet:

“Abbiamo concordato un cessate il fuoco di sei settimane”. 

Hamas accetta il cessate il fuoco

19:00
guerra gaza

La notizia arriverebbe direttamente dal capo di Hamas, Ismail Haniyeh, che  ha comunicato al  premier del Qatarm, Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani e al capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel

l’approvazione da parte del movimento della l proposta sull’accordo di cessate il fuoco”.

Intanto i civili festeggiano ed esultano a Rafah.

Il Cairo: “Evitare escalation, momento delicato dei negoziati”

18:52

Il ministero degli Esteri egiziano ha messo in guardia Israele dal compiere un attacco di terra a Rafah e ha sottolieato che l’operazione “comporta profondi pericoli umanitari”. Ha invitato Tel Aviv a evitare “un’ulteriore escalation in un momento delicato nei negoziati per il cessate il fuoco”.

Paita: “Studenti sbagliano obiettivo protesta”

17:51

“Le proteste nelle università sono qualcosa di inspiegabile, grave e preoccupante. Dobbiamo avere una memoria lucida su quello che è accaduto al popolo ebraico. Quegli studenti hanno diritto di protestare, ma a mio avviso stanno sbagliando completamente l’obiettivo della protesta.

Ho sfilato il 25 aprile sotto lo striscione della brigata ebraica e ho avvertito contro di noi un clima di odio abbiamo subito fischi, insulti, cose che fanno molto preoccupare. Credo che Netanyahu stia sbagliando moltissimo, ho combattuto una vita per i due popoli in due Stati, ma non si può far ricadere sul popolo di Israele questo clima e non si può tollerare nessuna forma di giustificazionismo verso le cose devastanti che sono accadute il 7 ottobre”, così la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva a Tagadà su La7.

Ramallah a Usa: “Intervenire immediatamente per prevenire massacro”

16:41

L’Autorità nazionale palestinese ha fatto appello a Washington affinché impedisca a Israele di condurre un’invasione su larga scala di Rafah, al fine di evitare un “massacro”:

Chiediamo all’amministrazione americana di intervenire immediatamente per prevenire questo massacro… (e) mettiamo in guardia dalle sue pericolose ripercussioni.

Avs: “Grave ipotesi attacco israeliano a Rafah”

15:57
Peppe De Cristofaro

Il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, ha commentato gli ultimi avvenimenti nel Medio Oriente:

L’ipotesi che Israele possa attaccare Rafah, nel sud della striscia di Gaza, è grave e desta molta preoccupazione. Costringere oltre un milione di palestinesi già sfollati a Rafah da zone diverse della Striscia a evacuare al buio, senza una destinazione sicura, è inumano, illegale e le conseguenze sulla popolazione, in particolare su anziani, donne e bambini sarebbero tragiche.

Hamas a Israele: “L’offensiva a Rafah non sarà una passeggiata”

15:25

Hamas ha avvertito che l’offensiva a Rafah “non sarà una passeggiata” per l’esercito israeliano. Ha affermato che è “determinato e pronto a proteggere il popolo palestinese e a sconfiggere Israele”. Il gruppo militante palestinese ha che l’appello delle forze armate ai residenti di Rafah Est a evacuare la zona enfatizza “l’insistenza di Netanyahu nel commettere genocidio contro i palestinesi”.

Il bilancio delle vittime sale a 34.735

14:56

Secondo il ministero della Sanità a Gaza, sono morti 34.735 palestinesi dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Almeno 78.108 persone sono rimaste ferite.

Francia: “Ferma opposizione a offensiva Israele a Rafah”

14:12

Il ministero degli Esteri ha ribadito la “ferma opposizione” della Francia all’annunciata offensiva israeliana a Rafah:

La Francia ribadisce che è fermamente contraria a un’offensiva israeliana su Rafah, dove più di 1,3 milioni di persone si rifugiano in una situazione di grande disagio. Lo sfollamento forzato di una popolazione civile costituisce un crimine di guerra.

Macron ribadisce la “ferma opposizione” all’operazione su Rafah

13:50

L’ambasciata francese in Israele ha dichiarato su X che Emmanuel Macron ha avuto una conversazione telefonica domenica con Netanyahu. Durante la chiamata, il presidente francese ha ribadito che la massima priorità della Francia è il rilascio di tutti i prigionieri e ha incoraggiato Netanyahu a perseguire un cessate il fuoco.

La presidenza palestinese esorta gli Usa a “prevenire il genocidio” a Gaza

13:22

La presidenza palestinese ha affermato che gli Stati Uniti saranno ritenuti responsabili delle conseguenze “genocidio” dell’operazione israeliana a Rafah e ha invitato Washington ad agire per prevenirlo.

Il portavoce Nabil Abu Rudeina ha dichiarato che l’amministrazione americana ha fornito sostegno finanziario e militare a Israele, incoraggiando il governo israeliano a perpetrare “massacri” contro i palestinesi.

Nathalie Roberts: “Che cosa sta facendo il governo britannico?”

13:00

Natalie Roberts, direttrice esecutiva di Medici Senza Frontiere UK ha chiesto al governo britannico, con un post su X, di spiegare perché non ha condannato l’offensiva pianificata da Israele su Rafah. Ha affermato:

“Cosa sta facendo il governo del Regno Unito per evitare di essere complice di questa uccisione di massa di palestinesi, che muoiono a migliaia a causa di violenze e malattie?”

Tajani: “Anche Hamas non vuole accordo”

12:35

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato gli ultimi avvenimenti nel Medio Oriente:

La pressione diplomatica c’è stata. E Hamas ha detto ‘no’ a qualsiasi tipo di accordo. Ieri Hamas ha attaccato di nuovo Israele lanciando missili contro Rafah quindi evidentemente non c’è volontà di arrivare a un accordo neanche da parte di Hamas, che si sta facendo scudo dalla popolazione civile.

Ci auguriamo che tutti usino la massima prudenza e si possa arrivare finalmente a un cessate il fuoco e alla nascita di due Stati che si riconoscono mutevolmente: questo è l’obiettivo che nonostante il peggioramento della situazione noi dobbiamo perseguire

Crosetto: “Un attacco Israele a Rafah? Ci preoccupa molto”

12:20

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, arrivando alla riunione del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’Assemblea Parlamentare presso la Nato alla Camera ha affermato che l’ipotesi di un attacco israeliano a Rafah: “Ci preoccupa, preoccupa tutti noi moltissimo. Da mesi stiamo cercando di trovare una via per una tregua e una de-scalation”. Un eventuale attacco di Israele a Rafah “non migliorerà la situazione nell’area, nè nell’area specifica di Gaza nè i rapporti con i vicini. Abbiamo provato a spiegare il nostro punto di vista a Israele, un paese sovrano, ci auguriamo che vengano scongiurate ulteriori conseguenze sulla popolazione civile”.

Hamas: “Continueremo negoziati in modo positivo e aperto”

11:54

“Dopo l’ultimo round di negoziati al Cairo, la leadership del movimento sta portando avanti consultazioni interne e con altri gruppi. Continueremo i negoziati in modo positivo e aperto per raggiungere un accordo che preveda un cessate il fuoco illimitato” ha dichiarato il portavoce di Hamas, Abdel Latif Al-Qanou, ad Afp.

Ieri, al Cairo, si è concluso un ciclo di trattative indirette senza alcun progresso.

Josep Borrell: “Urge un cessate il fuoco”

11:17

L’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Josep Borrell, ha esortato entrambe le parti ad ascoltare le “richieste inascoltate della comunità internazionale” e a raggiungere un accordo di tregua.

Hamas: “Ordine evacuazione Rafah rappresenta una pericolosa escalation”

11:05

Secondo quanto riportato da Reuters, un funzionario di Hamas ha descritto l’ordine di evacuazione di Rafah da parte di Israele come “una pericolosa escalation con conseguenze”. Questa dichiarazione è giunta dopo che l’esercito israeliano ha emesso un appello affinché i residenti e gli sfollati evacuassero i quartieri orientali di Rafah.

UNRWA non evacuerà da Rafah

10:32

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha recentemente rinnovato il suo avvertimento riguardante le potenziali conseguenze di un’operazione israeliana a Rafah. Inoltre, ha chiarito che non prevede di evacuare dalla densamente popolata città meridionale di Gaza.

Media israeliani: “Hamas vuole la vittoria”

10:09

Secondo i media israeliani l’accordo sugli ostaggi sarebbe saltato perché Hamas vuole dichiarare la vittori su Israele.

A scriverlo il Times of Israel, citando un funzionario israeliano:

Hamas vuole dichiarare la vittoria, questo è il suo obiettivo nei colloqui. Non è possibile che Israele sia d’accordo

Norvegia avverte: “Se Rafah cade, crollano gli aiuti umanitari”

10:06

Il Consiglio norvegese ha avvertito che se l’operazione a Rafah dovesse continuare, allora sarebbe la fine per gli aiuti umanitari:

Se dovesse verificarsi un’offensiva a Rafah, ciò porterebbe al crollo della risposta umanitaria che fa affidamento sull’hub di Rafah per distribuire gli aiuti in tutta quell’area di Gaza

Netanyahu smentisce il NYT

10:00
netanyahu

Dall’ufficio di Netanyahu arriva la smentita ufficiale della ricostruzione del New York Times secondo cui un accordo sugli ostaggi sarebbe stato possibile già sabato, ma poi, le dichiarazioni rilasciate dal premier avrebbero fatto fare ad Hamas marcia indietro

Lo stesso ufficio del premier ha definito l’idea del presunto sabotaggio “una completa menzogna e un deliberato inganno del pubblico“, aggiungendo che:

Hamas è quello che sabota qualsiasi accordo non muovendosi di un millimetro dalle sue richieste estreme che nessun governo israeliano potrebbe accettare: innanzitutto, che Israele si ritiri da Gaza e metta fine alla guerra

Stop Usa ai rifornimenti a Israele

09:49

Ormai da una settimana gli Stati Uniti hanno messo uno stop ai rifornimenti militari a Israele. È la prima volta dall’inizio del conflitto a Gaza che la Casa Bianca si mostra insofferente alle politiche del governo di Netanyahu.

Lo riferisce il sito Usa Axios, citando funzionari israeliani. Le recenti proteste nelle Università e i sempre più frequenti scontri con il premier israeliano hanno portato la Casa Bianca a cedere alle pressioni.

Lo scorso venerdì decine di eletti democratici al Congresso hanno chiesto al presidente Joe Biden di considerare la sospensione delle vendite di armi a Israele se non cambia impostazione.

Crosetto: “Italia al fianco di Israele, ma ora basta vittime civili a Gaza”

09:43
Crosetto Ucraina

L’Italia, fin dall’inizio, è stata al fianco di Israele. Ma adesso siamo arrivati al punto in cui il governo di Netanyahu deve capire che non sono più accettabili tutte queste vittime civili a Gaza. In molti si stanno accorgendo che è il momento di combattere Hamas in un altro modo

Queste le parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista a Il Messaggero.

Sirene in ricordo dell’Olocausto suonano in Israele

09:16
william burns

Sono risuonate intorno alle 10 (ora locale – ore 9 in Italia) le sirene in tutto Israele in occasione della giornata dedicata alla commemorazione dei 6 milioni di vittime dell’Olocausto.

Le sirene hanno suonato per circa due minuti e tutti il Paese si è fermato completamente, interrompendo le sue attività.

Intanto al memoriale Yad Vashem di Gerusalemme è iniziata la cerimonia ufficiale. Presenti le più alte cariche dello Stato.

Netanyahu incontrerà il capo della CIA oggi pomeriggio

09:08
william burns

È previsto per questo pomeriggio l’incontro fra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il capo della CIA, William Burns.

A riferirlo il Times of Israel, riportando un funzionario israeliano. Secondo le ultime indiscrezioni, Burns è partito ieri dal Cairo per Doha per tenere colloqui con il primo ministro del Qatar.

Israele: “Continuiamo gli attacchi nel centro della Striscia”

09:04

L’IDF ha dichiarato la sua intenzione di continuare a colpire il centro della Striscia fi Gaza:

Nella notte, aerei da combattimento dell’IAF hanno colpito obiettivi terroristici nella zona di Rafah da cui ieri sono stati lanciati proiettili verso la zona di Kerem Shalom. Tra gli obiettivi c’erano una postazione di cecchini, una struttura militare e un’infrastruttura terroristica

Questo il messaggio su Telegram, dopo gli ultimi raid condotti nella zona. 

Gallant: “Hamas non ci ha dato altra scelta”

09:03
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Mentre suonano le sirene in memoria dell’Olocausto in Israele, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che:

Hamas non ha lasciato altra scelta che cominciare l’operazione a Rafah

Questa la risposta durante un colloquio con il suo omologo Usa Lloyd Austin:

Israele sta facendo di tutto per arrivare ad una bozza per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo, ma in questa fase Hamas rifiuta qualsiasi proposta che lo consenta

Hezbollah lancia missili su Israele

08:55

Lanciati circa una decina di missili su Israele dal gruppo Hezbollah libanese, sostenuto dall’Iran. Nella nota di rivendicazione dell’attacco si legge:

Lanciati “dozzine di razzi Katyusha” contro una base israeliana nelle alture di Golan occupate in rappresaglia per un attacco nell’est del Libano

Borrell: “Ciò che temevamo si sta avverando”

08:27

L’Alto rappresentante dell’UE per la politica Estera, Josep Borrell, ha dichiarato:

Lo scenario tanto temuto si è avverato: secondo la direttrice del Wfp, Cindy McCain, c’è una carestia in piena regola nel nord di Gaza, che si sta spostando verso sud. Le richieste finora inascoltate della comunità internazionale devono essere ascoltate: la risoluzione Onu 2728 deve essere attuata pienamente e immediatamente

Lo scrive su X, aggiungendo che:

Urge un cessate il fuoco, per arrivare alla liberazione degli ostaggi e portare sollievo a chi muore di fame. Condanniamo inequivocabilmente la raffica di razzi lanciati da Hamas e dalla Jihad islamica verso l’area di Kerem Shalom. Israele ha ancora l’obbligo generale di garantire un accesso completo, sicuro, rapido e senza ostacoli agli aiuti umanitari su larga scala per chi ne ha bisogno. Insieme al commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, elogiamo il lavoro insostituibile svolto da Unrwa e da tutte le agenzie Onu

IDF: “Operazione riguarderà solo 100 mila persone”

07:54

Il portavoce dell’IDF ha detto che l’operazione su Rafah riguarda circa 100 mila persone.

Ma secondo le stime dell’ONU, nella città sarebbero stipati circa 1,2 milioni di palestinesi, provenienti per lo più dalle zone della Striscia già attaccate da Israele.

Ampliate le aree sicure di Khan Younis e Al-Mawasi

7:33

Un’ondata di aiuti umanitari diretti a Gaza, IDF ha ampliato l’area umanitaria ad Al-Mawasi per accogliere i crescenti livelli di aiuti che affluiscono a Gaza. Questa area umanitaria ampliata comprende ospedali da campo, tende e maggiori quantità di cibo, acqua, farmaci e forniture aggiuntive

Così ha detto l’IDF che sta conducendo le ultime operazioni di evacuazione per l’invasione di terra a Rafah:

In conformità con l’approvazione del governo una valutazione continua della situazione guiderà il graduale spostamento dei civili nelle aree specificate, verso l’area umanitaria. Gli appelli a trasferirsi temporaneamente nell’area umanitaria verranno trasmessi attraverso manifesti, messaggi SMS, telefonate e trasmissioni mediatiche in arabo

Questo il messaggio inviato ai civili palestinesi, con link a mappe e indicazioni grafiche sul trasferimento, diretto all’area umanitaria ampliata di Khan Yunis.

Israele: “Palestinesi via da Rafah Est”

7:32

Israele ha imposto ai palestinesi di evacuare i quartieri di Rafah Est per poter dare il via all’operazione di terra contro i militanti di Hamas. 

Affissi manifesti in tutta la città e inviati sms e chiamate ai civili della zona per avvertirli dell’imminente raid. 

Da Tel Aviv dicono che Israele:

Continuerà a perseguire Hamas ovunque a Gaza finché tutti gli ostaggi che tengono prigionieri non saranno tornati a casa