Roma – Juventus, cronaca e pagelle. Per la 35esima giornata la Roma di Daniele De Rossi allo stadio Olimpico incontra la Juventus di Allegri, una sfida importante in chiave Champions.
La prima vera occasione si presenta per la squadra ospite dopo appena sei minuti di gioco. Dybala perde palla dopo un contrasto a tre, Chiesa ha la meglio e la passa a Vlahovic che col sinistro va al tiro ma sfiora il palo esterno.
Poco dopo è la Roma che ci prova prima con Kristensen su cross di Angelino che con un tiro a giro che incrocia la traversa e poi con Lukaku che di fronte al portiere non riesce a trovare l’angolazione giusta di testa e il lancio fa a finire troppo alto. Al 16esimo è proprio il 90 giallorosso che porta la squadra in vantaggio: Baldanzi dalla linea di fondo va con un cross per Dybala che chiuso dalla difesa avversaria, è costretto a passarla a Cristante che prova il tiro parato da Sczeszny che invece non ha più per il secondo tiro del belga. Il ritmo giallorosso viene poi interrotto dal gol di Bremer al 30esimo: Chiesa su passaggio morbido mette la palla al centro dell’area e li trova il difensore brasiliano che supera la difesa nel contrasto aereo e va a siglare l’1 a 1.
Nel secondo tempo parte in quinta Federico Chiesa che dopo appena un minuto calcia da fuori area e colpisce il palo destro. Al 58esimo rischia grosso Weah, che commette fallo a centrocampo su Paredes e fa accendere gli animi. Giocatori e panchina della Roma protestano per un giallo mancato, che sarebbe il secondo per il calciatore, ma il direttore di gara concede solo un fallo.
Pellegrini sfiora il 2 a 1 e a seguire la Roma ha diverse occasioni con Angelino e con Kristensen, che però non trovano conclusione. Al 79esimo Locatelli in area trova una buona occasione quasi da terra, al limite dell’area, che finisce poco sotto la traversa. Svilar ci arriva e la palla finisce in angolo.
Occasioni sprecate dalla Roma allo scadere del tempo e così il match finisce 1 a 1.
Roma-Juventus (1-1) PAGELLE: Angelino e Kristensen i migliori della difesa insieme a Svilar-stratosferico
SVILAR 7.5: sul primo gol non può nulla, ma salva la rete del 1-2 sul tiro di Locatelli al 78esimo all’angolino sulla sinistra sia all’87 sul lancio di testa di Kean. La sicurezza di questa Roma passa dalle sue parate.
ANGELINO 7: i lanci sono perfetti e gli allunghi in profondità si concludono con cross pericolosi. Riesce ad uscire da situazioni pericolose non rischiando l’integrità fisica.
NDICKA 5: nonostante i 90 minuti giocati il suo nome salta all’occhio solo al finire del match. Una partita che lo ha visto poco presente nelle azioni se non quelle di ripartenza classica.
LLORENTE 6: impreciso in occasione del gol della Juventus ma meglio nel secondo tempo.
KRISTENSEN 6.5: buona la difesa del pallone e le occasioni pericolose create sia nel primo che nel secondo tempo. Tiene il ritmo della partita e non molla neanche negli ultimi minuti, quando la Roma è vicina al gol.
PELLEGRINI 6: tenta due tiri al limite e costruisce il gioco come gli è consueto fare. Tiene uniti i reparti e detta il ritmo di gioco. Viene tolto dal campo dal mister per preservarlo per il Leverkusen. BOVE SV (dal 78esimo)
PAREDES 5.5: ordinato e pulito. I suoi sforzi servono per portare in alto il baricentro della squadra.
CRISTANTE 5.5: gioca per la squadra nonostante la stanchezza che ormai incide prepotentemente nelle sue prestazioni. Gli errori sono di stanchezza e non di tecnica o imprecisione.
Lukaku, sono solo…300
DYBALA 5.5: cross perfetti in velocità, imprecisi quelli piazzati. In più occasioni, anche se pericolosi, finiscono poco sopra la traversa. ZALEWSKI 5: (dal 45esimo ST) poco presente e ancora non inserito al 100% nel gioco fluido di DDR.
BALDANZI 6.5: delle tre volte che è entrato titolare questa è la partita in cui si è visto di più. Velocità e reattività sono le caratteristiche che lo hanno contraddistinto. ABRAHAM 4.5: (dal 68esimo) giocate troppo semplici e prevedibili. Ha tre occasioni nitide sotto porta ma non riesce a concretizzarle e a trasformarle in gol.
LUKAKU 6.5: per la quinta volta un suo gol sblocca il match e dà la sensazione che la Roma può organizzarsi per vincere il match. Tre occasioni lineari che potevano confluire in gol. Più che convincente. AZMOUN 6: (dal 68esimo) manda in porta Abraham che spreca del resto, non ci sono episodi eclatanti.