L’idea, almeno da trent’anni, è stata accarezzata un pò da tutti i Governi in coincidenza con ogni scandalo sportivo che ha interessato soprattutto il mondo del calcio. Ma poche volte è sembrata così vicina dal concretizzarsi come adesso. Il Governo Meloni, infatti, ha pronto un decreto per istituire un’agenzia indipendente dal mondo dello sport per la vigilanza economica e finanziaria sulle società professionistiche: servirebbe ad analizzare i bilanci e i conti, soprattutto quelli in rosso, delle squadre di calcio e basket sostituendo nel primo caso la Covisoc, organo che, in linea con la direttiva di garantire l’indipendenza dello sport, è tutto interno alla galassia sportiva.
Il Governo Meloni vuole un’Agenzia extrasportiva che controlli i bilanci delle società di calcio e basket. Ecco perchè
Ma perchè il Governo, dopo battaglie come quella contro le scommesse e la droga nel mondo dello sport, spinge tanto sull’idea di sottrarre a quel mondo un organo di autocontrollo sui bilanci per istituirne uno esterno? Il ragionamento di fondo può essere riassunto così: lo Stato sente di fare molto per il calcio, basti pensare al fisco agevolato per i club. Se però il calcio non sa curare i suoi mali, deve intervenire per forza.
Addio alla Covisoc: un’invasione di campo?
Fatto sta che se il decreto che istituisce l’agenzia dovrebbe passare, la Covisoc, l’organo federale che dal 1981 analizza i conti societari dei club di calcio professionistici, dovrebbe essere messa in soffitta. La sua azione, del resto, secondo il ministro dello sport Andrea Abodi, non sarebbe affidabile. E, in effetti, in passato, non sempre ha dato prova di grande efficacia: non sono mancati casi anche eclatanti di bilanci in super rosso pure di squadre importanti. E quindi, al netto del sospetto di una invasione di campo (è difficile rintracciare in giro per il mondo un governo che decida chi debba o non debba partecipare a un campionato di calcio o basket) e ricordato che sia Gabriele Gravina, il presidente della Figc, che Giovanni Malagò, presidente del Coni, hanno il mandato in scadenza, oggi, c’è da segnalare una presa di posizione ufficiale del ministro Abodi.
La nota ufficiale del ministro Abodi: “Il testo della riforma è una bozza, pronti a far nostre le osservazioni della Federazione”
Oggi, quando i punti essenziali della riforma sono stati divulgati da vari organi di stampa, il ministro dello sport Andrea Abodi è intervenuto con una nota ufficiale:
“La proposta di costituire l’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche è quella di rendere esterni i controlli fino ad ora svolti soltanto in ambito interno con un ente terzo, pubblico e dotato di piena autonomia regolamentare e, quindi, decisionale. Il testo, divulgato alla stampa senza autorizzazione, non dagli uffici del mio dicastero, è una bozza. Il che vuol dire che prima di arrivare in Consiglio dei ministri potrà subire delle migliorie, pur senza essere stravolto nella sostanza”.
Abodi poi ha specificato:
“Il tema dei controlli finanziari sui club è in agenda da circa un anno. Quindi, era del tutto prevedibile che sarebbe arrivata una proposta. Così, venerdì scorso, ho inviato il testo, come concordato, al Presidente Gravina”.
Ma quali sono i tempi di approvazione della riforma? Ancora Abodi, su questo punto, si è espresso così:
“La proposta di norma a oggi non è all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri e non sarà discussa nella seduta di domani, ma probabilmente in quella successiva”.
Dal punto di vista del ministro, una buona notizia per la Federazione in quanto “avrà il tempo necessario per poterla studiare, approfondire e per avanzare eventuali proposte”.