Dogecoin rappresenta un vero e proprio caso, nel variegato mondo delle criptovalute. La prima meme coin in assoluto, che ha ispirato un settore sempre più fiorente, non solo è nata alla stregua di una scherzo, ma di questa genesi ha sempre fatto il suo vero punto di forza.

A dimostrarlo è il radunarsi intorno a essa di una comunità entusiasta, pronta a condividere le avventure più strane. Come ad esempio la sponsorizzazione della squadra giamaicana di bob a due per le Olimpiadi svoltesi a Sochi nel 2014.

Data più volte per spacciata, al contrario ormai da anni DOGE continua a far parte della top ten relativa ai token maggiormente capitalizzati sul relativo mercato. Oltre a rintuzzare i continui attacchi alla sua posizione di preminenza da parte di progetti analoghi. Un ambito in cui si distingue Shiba Inu, il quale non nasconde le sue intenzioni di prenderne prima o poi il posto.

Nel corso degli ultimi giorni, Dogecoin ha però stupito non poco. In un momento in cui il mercato si trovava in forte difficoltà a causa della discesa di Bitcoin, il token inventato da Billy Markus e Jackson Palmer ha imboccato decisamente la strada contraria. E continua a farlo, considerato come nelle ultime 24 ore abbia collezionato un rilevante +8%.

Quali sono i motivi della nuova corsa di Dogecoin?

Di fronte ad un dato di questo genere, naturalmente in molti hanno iniziato a chiedersi quali fossero i motivi del rinnovato vigore di DOGE. Stavolta, però, il suo più famoso sostenitore, Elon Musk, non c’entra nulla. Non ci sono nuovi tweet su X a giustificare quanto sta accadendo. Quindi dare una risposta esauriente alla domanda non è semplice.

Il primo motivo potrebbe essere la grande popolarità che circonda in questo momento le meme coin. In particolare quelle che sono ormai oggetto di lancio giornaliero sulla blockchain di Solana. Da questo punto di vista occorre sottolineare come proprio questa nicchia sia stata individuata alla stregua di una notevole occasione dagli hedge fund.

Ada affermarlo con forza, è stato di recente Pantera Capital, un fondo dedicato alle criptovalute, il quale non ha esitato ad affermare che “le meme coin sono qui per restare”. A conferire grande forza ai token satirici è la capacità di creare gigantesche occasioni. Ovvero quelle che sono cercate spasmodicamente dai fondi speculativi.

Un dato di fatto destinato in particolare a favorire i progetti più noti, oltre a quelli in rampa di lancio. E DOGE, in fatto di notorietà è praticamente imbattibile. Tanto da riuscire a calamitare investimenti nonostante la pratica assenza di caratteristiche tecnologiche o piani di sviluppo di rilievo.

Un vero e proprio caso

Proprio il fatto che Dogecoin punti esclusivamente sul suo essere un fenomeno di costume, ne fa un vero e proprio caso. In effetti, il progetto non si propone evoluzioni, ad esempio nel GameFi o nella finanza decentralizzata, come fa invece Shiba Inu.

Anzi, non si hanno proprio notizie di sviluppi in tal senso. In pratica, chi acquista il token sa già in partenza che si tratta di un semplice progetto speculativo. Una realtà talmente evidente da aver spinto i suoi stessi creatori a disconoscerlo.

Quella che sembra una debolezza, però, è stata al contrario un punto di forza, insieme al generoso aiuto fornito da Elon Musk. Il quale potrebbe continuare a rivestire un ruolo chiave nel successo di DOGE, anche nel futuro. In particolare, portando il token all’interno del sistema di pagamenti di X, l’ex Twitter che il fondatore di Tesla intende trasformare in una super app omnicomprensiva. Un proposito il quale, ove condotto a termine, garantirebbe a lungo le fortune di Dogecoin. E già questo spiegherebbe ampiamente il persistente successo di DOGE.