La commissione elettorale in Togo ha annunciato i risultati preliminari delle elezioni legistative del 2024 dopo una settimana di attesa. Il partito del presidente Faure Gnassingbe ha ottenuto una vittoria significativa che potrebbe consentire al capo dello stato togolese di restare al potere più a lungo dopo una recente riforma costituzionale.

I risultati delle elezioni in Togo del 29 aprile 2024: vittoria netta per Gnassingbe

Il presidente Gnassingbe è uscito più forte dalle elezioni legislative dello scorso 29 aprile in Togo dopo che il suo partito l’Unir ha ottenuto la maggioranza assoluta al governo. Al parlamento che è composto da 113 seggi, l’Unir ne ha ottenuti 108. Il principale partito d’opposizione ne ha solo 1.

L’affluenza è stata del 61 per cento con un leggero aumento rispetto alle elezioni del 2018 dove era il 59, 25 per cento.

I risultati dovranno essere confermati dalla Corte costituzionale.

Una grande vittoria per Gnassingbe

L’Unir era già alla guida del paese e aveva la maggioranza al parlamento con 59 seggi. Faure Gnassingbe, invece, è al potere dal 2005, dopo la morte di suo padre, Gnassingbe Eyadema. La dinastia Gnassingbe, quindi, continua da oltre 50 anni nel paese dell’Africa occidentale.

La vittoria del suo partito diventa ulteriormente importante dopo la recente riforma costituzionale che potrebbe consentirgli di rimanere al pottere per almeno altri 6 anni.

Secondo la nuova costituzione, il paese non è più un sistema presidenziale ma parlamentare. Quindi il presidente verrà votato dai parlamentari. Inoltre, il potere risiederà nelle mani del presidente del consiglio dei ministri, un ruolo introdotto con la riforma, che è una sorta di primo ministro con maggiori poteri. È automaticamente il leader del partito di maggioranza nel parlamento. Questo è il caso di Faure Gnassingbe, presidente dell’Unir.

La riforma è stata fortemente criticata dall’opposizione dato che secondo le norme precedenti Gnassingbe avrebbe potuto candidarsi solo per un ultimo mandato nel 2025. Con la riforma introdotta potrebbe essere rieletto senza limiti di mandato finché il suo partito vince le elezioni legislative.