Guerra a Gaza, attacco aereo israeliano nel sud del Libano, 4 morti. Proteste pro-Gaza all’Art Institute di Chicago, 68 arresti
Situazione di stallo nei negoziati fra Israele e Hamas per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. In tutto il mondo esplodono le proteste contro le azioni di Netanyahu: centinaia di arresti nelle università.
Non si ferma la guerra fra Israele e Hamas. Questa notte, 5 maggio, un raid israeliano ha ucciso 5 “terroristi” palestinesi che si erano barricati in un edificio in Cisgiordania. A Tel Aviv continuano gli arresti dei manifestanti antigovernativi, fra i fermati potrebbe esserci un ex consigliere parlamentare sospettato di aver colpito un agente in testa con un palo di legno nelle proteste di qualche giorno fa.
Proteste pro-Gaza all’Art Institute di Chicago, 68 arresti
Continuano le proteste nei campus statunitensi a favore dei palestinesi. Il dipartimento di polizia di Chicago ha arrestato 68 persone a causa di una manifestazione svoltasi sabato presso l’Art Institute of Chicago.
L’area della protesta è stata liberata.
Direttore della Cia dovrebbe raggiungere domani Israele
Bill Burns, direttore della Cia, raggiungerà Israele domani, dopo aver visitato in questi giorni Egitto e Qatar.
Il suo arrivo vuole chiedere ancora una volta un passo indietro in primo luogo al primo ministro Benyamin Netanyahu. Questi ieri ha rilasciato una serie di dichiarazioni contro la richiesta di Hamas di porre fine formalmente alla guerra.
Attacco aereo di Israele nel sud del Libano: 4 morti
I caccia israeliani hanno colpito la città di Meiss el-Jabal nel sud del Libano, portando alla morte di 4 persone che facevano parte della stessa famiglia.
Tre soldati israeliani uccisi in attacco al confine con Gaza
L’esercito israeliano riferisce che 3 suoi soldati sono morti nell’attacco di Hamas a Kerem Shalom, al confine con Gaza e poco lontano da Rafah. Le vittime avevano fra i 19 e i 21 anni.
Si segnalano anche 9 feriti.
Coloni prendono a sassate veicoli palestinesi vicino a Nablus
Coloni israeliani domenica sera hanno attaccato i veicoli dei cittadini palestinesi a ovest di Nablus, vicino all’incrocio del villaggio di Sarra.
Non risultano feriti.
Israele nega l’ingresso del Commissario Generale dell’UNRWA a Gaza
Le autorità israeliane hanno negato a Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), l’ingresso nella Striscia di Gaza per la seconda volta.
#Gaza: The Israeli Authorities continue to deny humanitarian access to the United Nations.
— Philippe Lazzarini (@UNLazzarini) May 5, 2024
Just this week, they have denied – for the second time- my entry to Gaza where I planned to be with our @UNRWA teams including those on the front lines.
The past while recorded an…
Netanyahu: “Combatteremo i mostri di Hamas fino a sradicali”
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, nel suo discorso allo Yad Vashem per ricordare il Giorno della Shoah (Yom haShoah), ripete che il suo obiettivo è la distruzione totale di Hamas:
“Israele è impegnato a porre fine alla minaccia continua” di Hamas. Combatteremo contro i mostri di Hamas finché l’organizzazione non sarà sradicata. Dico mostri non solo per le loro azioni atroci, ma perché si divertono con tali azioni. I nostri soldati hanno trovato una copia di Mein Kampf e un tablet con lo screensaver di Hitler in una casa a Gaza“.
Il presidente Abbas riceve il ministro degli Esteri sloveno a Ramallah
Mahmoud Abbas (presidente dell’ANP) ha ricevuto domenica sera il ministro degli Affari esteri della Slovenia Tanja Fajon presso la sede presidenziale nella città di Ramallah.
Il Presidente Abbas ha apprezzato le coraggiose posizioni della Slovenia a sostegno del diritto internazionale e delle risoluzioni di legittimità internazionale secondo la soluzione dei due Stati, apprezzando il recente voto della Slovenia al Consiglio di Sicurezza a favore della concessione allo Stato di Palestina della piena adesione alle Nazioni Unite.
Idf, colpiti siti di Hezbollah in Libano
L’Idf (esercito israeliano) riferisce che i caccia israeliani hanno colpito diversi siti appartenenti al gruppo libanese di Hezbollah nel sud del Libano.
Gli obiettivi includevano edifici e altre infrastrutture nelle città di Markaba, Taybe, Kafr Kila e Odaisseh.
Si recano a Doha vertici Hamas e capo Cia
Il capo della CIA, Bill Burns, si sta recando a Doha per un incontro di emergenza con il primo ministro del Qatar Mohammed Al-Thani sui negoziati in corso tra Isarele e Hamas. Lo riferisce un funzionario informato sui colloqui a The Times of Israel.
La sua visita avviene mentre i colloqui sono “vicini al collasso”, aggiunge il funzionario, dopo che Hamas ha comunicato che la sua delegazione partirà dal Cairo per Doha, dove ci saranno ulteriori consultazioni sulla posizione del gruppo terroristico sull’accordo.
Ankara, Israele accetti Palestina o situazione precipita
L’allarme è stato lanciato dal ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, tornato a parlare oggi della posizione del governo di Ankara nel conflitto in Medio Oriente.
“Anche se la situazione sembra essere più tranquilla la tensione tra Israele e Iran ha il potenziale per far esplodere il conflitto in tutta la regione. Israele deve accettare una Palestina nei confini del 1967 e non si tratta di Hamas, si tratta di una soluzione per tutti i palestinesi”
ha detto Fidan.
Il capo della diplomazia di Ankara ha invitato altri Paesi ad unirsi nel processo che sta andando avanti presso la Corte Internazionale di Giustizia con sede all’Aja.
Una delegazione Hamas tornerà martedì in Egitto
Una delegazione del movimento islamico palestinese Hamas tornerà in Egitto martedì 7 maggio per riprendere i negoziati indiretti con Iraele.
Lo rendono noto i media egiziani, secondo quanto riferito da una fonte “ben informata”.
Xi Jinping: “Soluzione crisi è creazione stato palestinese”
La soluzione fondamentale per la pace in Medio Oriente “è la creazione di uno Stato palestinese indipendente”.
Il presidente cinese Xi Jinping lo ha dichiarato in un articolo pubblicato su Le Figaro in occasione del suo viaggio in Francia.
“Come la storia ha più volte dimostrato, le persistenti instabilità si spiegano fondamentalmente con la mancata effettiva attuazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, con l’incessante erosione delle basi della “soluzione dei due Stati” e con la deviazione del processo di pace in Medio Oriente. Cina e Francia condividono un ampio consenso sulla questione israelo-palestinese. Dobbiamo rafforzare la nostra cooperazione per contribuire al ritorno della pace in Medio Oriente”.
Presidio Milano, presenti capigruppo tutti i partiti e 200 persone
Oltre duecento persone hanno partecipato nel pomeriggio di oggi, 5 maggio 2024, al presidio contro l’antisemitismo organizzato in piazza Cordusio a Milano da Daniele Nahum.
In piazza donne ucraine, georgiane, attivisti iraniani, Maria Stella Gelmini e i capigruppo di tutti i partiti in consiglio comunale.
Due persone sono arrivate con la bandiera della Palestina e una della pace sono state tenute lontane dal presidio dalle forze dell’ordine.
“L’importanza di questa giornata è che tutti i partiti hanno risposto positivamente, tranne i cinque stelle, e sono qui per manifestare contro l’antisemitismo al di là delle posizioni politiche che non contato niente. L’Italia non può essere antisemita”
ha dichiarato il presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi.
Presidio Milano: Brigata ebraica, Sala e Anpi sbagliano
“L’antisemitismo deve unire tutti. Oggi si manifesta contro l’antisemitismo e chi non c’è secondo me sbaglia”.
Ad affermarlo è il direttore del museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano, presente al presidio contro l’antisemitismo a Milano a proposito delle assenze del sindaco Sala e del presidente di Anpi Milano Primo Minelli.
“Anche il sindaco può sbagliare. Questo è un momento in cui è importante far sentire alla comunità ebraica che il resto della città è con lei e la difende. Mi dispiace che non ci siano nè il sindaco né Primo Minelli dell’Anpi. Spero ci sia occasione per chiarirsi, noi andiamo avanti sempre aperti al dialogo, un episodio negativo può accadere, speriamo non ricapiti”
ha poi concuso.
Nahum, antisemitismo rischio più forte del fascismo
Un presidio contro l’antisemitismo
“perché la situazione è intollerabile in Italia e a Milano e bisognava dare un messaggio. Quello che accade nelle università è molto grave, quello che accade in città è molto grave. Non dobbiamo farci intimidire perché c’è un problema di antisemitismo in Italia ed è più pericoloso del rischio fascismo”.
Lo ha dichiarato Daniele Nahum, consigliere comunale di Milano nonché candidato alle europee con Azione, a margine del presidio contro l’antisemitismo organizzato in piazza Cordusio.
Presenti anche tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale con i loro capigruppo.
“Il Pd oggi è qui presente e io sono contento, ma le candidature del Pd alle Europee seppelliscono la storia riformista del Pd, penso a Cecilia Strada e a Tarquinio che hanno posizioni sulla politica estera secondo me che non guardano all’Europa”
ha aggiunto.
Piazza Cordusio. Manifestazione contro l'antisemitismo. #Israel pic.twitter.com/nu3LoeaceF
— Andrea Morigi (@AndreaMorigi) May 5, 2024
Oscurata Al Jazeera in Israele
Al Jazeera è stata oscurata in Israele: il governo di Netanyahu ha infatti deciso di sospendere tutte le attività dell’emittente qatariota.
Al Jazeera ha commentato il bando in una nota pubblicata su X:
“Condanniamo e denunciamo questo atto criminale di Israele che viola il diritto umano di accesso all’informazione”.
Israel shuts down Al Jazeera offices. pic.twitter.com/8gLPtzOu4P
— Al Jazeera English (@AJEnglish) May 5, 2024
Terminato incontro al Cairo, Hamas parte per Doha
Terminato l’incontro del Cairo, la delegazione di Hamas sarebbe partita per Doha, in Qatar, per continuare i colloqui per un tregua a Gaza. Lo ha riferito un funzionario del movimento all’AFP.
“L’incontro con il ministro dell’intelligence egiziano è terminato e la delegazione di Hamas sta partendo per Doha per ulteriori consultazioni”
ha dichiarato.
Macron a Netanyahu: “Completare negoziati con Hamas”
Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, “incoraggiandolo” a “portare a una conclusione positiva” i negoziati con Hamas, in vista di una tregua a Gaza e del rilascio di ostaggi detenuti in territorio palestinese.
E’ quanto si legge in un comunicato dell’Eliseo.
Idf: 65 razzi da Libano sul Nord Israele
Il contrattacco del Libano su Israele di oggi è stato “uno dei più grandi ” effettuati dal Libano durante la guerra.
Lo rende noto l’Idf, che segnala 65 i razzi lanciati sull’area di Galilee Panhandle, alcuni dei quali sono stati intercettati.
Al momento non ci sarebbero feriti.
🚨 Moments ago, Hezbollay launched, according to the IOF, a barrage of some 65 rockets at the Galilee Panhandle.
— Arya – آریا 🇮🇷 (@AryJeay) May 5, 2024
This is in addition to the 20-30 from earlier today. Definitely one of the largest salvos yet. pic.twitter.com/xlDUdnWAaK
Bombardamento di Hamas a Kerem Shalom: 7 feriti
Secondo quanto riportato dai media in lingua ebraica, almeno sette persone sono rimaste ferite nell’attacco missilistico di Hamas nella zona di Kerem Shalom. Molti dei feriti nell’attacco sono in gravi condizioni. L’esercito israeliano e le autorità mediche non hanno ancora fornito dettagli sulla vicenda.
Israele, Gallant: “Offensiva a Rafah si avvicina”
Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, è tornato a parlare del possibile attacco d’Israele nella città di Rafah. L’offensiva, come confermato dallo stesso Gallant, è sempre più imminente.
“Volevamo ottenere rapidamente il rilascio degli ostaggi bloccando le nostre operazioni. Osserviamo segnali preoccupanti che Hamas non intende raggiungere un accordo con noi“, ha aggiunto Gallant.
Israele, chiuso il valico Kerem Shalom dopo un attacco di Hamas
L’esercito israeliano ha chiuso il valico di Kerem Shalom, nel sud di Gaza, che non potrà più essere utilizzato dai camion di aiuti. La decisione è stata presa dopo che Hamas ha lanciato un attacco sull’area.
L’esercito israeliano ha comunicato che: “Circa 10 razzi sono stati identificati mentre attraversavano l’area adiacente al valico di Rafah verso l’area di Kerem Shalom“.
Hezbollah: “Lanciate decine di razzi nel nord di Israele”
Continuano le tensioni tra Israele e Libano a suon di attacchi missilistici. Hezbollah ha lanciato decine di razzi nel nord di Israele dopo la morte di tre civili per un attacco israeliano nel sud del Libano. La controffensiva è arriva quindi “in risposta all’orribile crimine commesso dal nemico israeliano a Meiss Ej Jabal”.
Netanyahu: “Inaccettabili le richieste di Hamas”
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha parlato dopo che ieri e oggi sono stati avviati negoziati al Cairo per una tregua e per lo scambio di ostaggi.
“Israele ritiene inaccettabili le richieste di Hamas e continuerà a combattere fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi. Hamas è irremovibile nelle sue posizioni e Israele non accetterà richieste di Hamas il cui significato è la resa“.
Papa Francesco: “In Ucraina e Medio Oriente basta guerra, sì al dialogo”
Papa Francesco ha parlato della guerra tra Israele e Hamas al termine del Regina Caeli in piazza San Pietro. Il pontefice ha sottolineato quanto sia importante confrontarsi con il dialogo invece di continuare ad affrontarsi con le armi.
“Per favore, continuiamo a pregare per la martoriata ucraina, soffre tanto, e anche per Palestina e Israele, che ci sia la pace. Affinchè il dialogo fra loro si rafforzi e porti frutti buoni. No alla guerra, sì al dialogo“.
Gaza, 34.683 morti e oltre 78.000 i feriti da inizio guerra
Sono 34.683 i morti a Gaza dall’inizio del conflitto dello scorso 7 ottobre. Il nuovo bilancio diffuso dal ministero della Sanità di Gaza, riferisce anche di 78.018 palestinesi rimasti feriti.
Hamas vuole raggiungere un accordo di tregua “ma non ad ogni costo”
Un funzionario palestinese, coinvolto nei colloqui per il cessate il fuoco, ha dichiarato che la delegazione di Hamas è giunta al Cairo con la determinazione di raggiungere un accordo, ma non a qualsiasi costo. “Un accordo deve porre fine al conflitto armato e richiedere il ritiro delle forze israeliane da Gaza, ma Israele finora non si è impegnato in tal senso”, ha affermato il funzionario a Reuters.
Un altro funzionario palestinese ha riferito a Reuters che i negoziati stanno affrontando ostacoli poiché Israele rifiuta di accettare un cessate il fuoco totale.
Gli attacchi israeliani continuano in tutta Gaza
Mentre i colloqui di tregua al Cairo tengono viva una cauta speranza, i residenti devono ancora affrontare i pesanti bombardamenti sulla città di Rafah. Durante la notte, gli attacchi israeliani hanno preso di mira due abitazioni e un terreno agricolo nella parte orientale di Rafah.
Arresti nella Cisgiordania
Secondo l’agenzia di stampa Wafa, le forze israeliane hanno arrestato altri due palestinesi nelle città di Ramallah ed el-Bireh. Precedentemente erano state segnalate operazioni di arresto anche a Nablus e Hebron.
Attacchi israeliani nel sud del Libano
L’Agenzia nazionale libanese di stampa ha riportato numerosi attacchi israeliani nel sud del Libano, inclusi ad-Dhahira, Aita al-Shaab, Tayr Harfa, Alma ash-Shaab e Kfar Kila.
IDF: “Ucciso comandante Zaarab”
🔴ELIMINATED: Aiman Zaarab
— Israel Defense Forces (@IDF) May 4, 2024
Zaarab was one of the Islamic Jihad Rafah Brigade commanders, responsible for the Islamic Jihad Nukhba force's attack on Kibbutz Sufa and the Sufa military post during the October 7 massacre.
Along with Zaarab, two additional Islamic Jihad terrorists… pic.twitter.com/Kh5l2Nk7rI
Attacchi israeliani al centro di Gaza
Al Jazeera Arabic riporta attacchi israeliani in un’area a nord del campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, così come all’ingresso della città di az-Zawayda.