Il deprezzamento di Bitcoin non rappresenta sempre un dramma, come appare dalle cronache relative all’icona crypto. Anzi, per alcuni può rivelarsi una notevole occasione di acquisto a prezzi sensibilmente più favorevoli.
Lo dimostra quanto accaduto nel corso delle ultime ore. Se, infatti, la discesa sino a 56.500 dollari di BTC ha provocato una catena di vendite, c’è stato anche chi ha invece deciso di acquistare. In particolare lo hanno fatto le cosiddette whale, balene in italiano. I grandi detentori di Bitcoin, infatti, hanno acquisito i token venduti per un quantitativo pari a 2,8 miliardi di dollari.
La correzione di Bitcoin potrebbe essere stata un affare, per le balene
La recente correzione del mercato di Bitcoin, che ha visto la criptovaluta regina arrivare sino ai 56.500 dollari, ha dato modo agli investitori di alto profilo per accumulare ulteriori BTC acquistando a prezzi molto più favorevoli di quelli fatti registrare pochi giorni fa.
A rivelarlo sono i dati condivisi da Ki Young Ju, il CEO di CryptoQuant. Dalla loro analisi si può infatti notare come le balene abbiano accumulato ben 47mila token, per un controvalore pari a oltre 2,8 miliardi di dollari al prezzo attuale, nel corso delle ultime 24 ore.
Un comportamento il quale segna la possibile apertura di una nuova era. In pratica, il fatto che le balene Bitcoin abbiano deciso di aumentare le proprie partecipazioni starebbe a indicare una crescente fiducia in un ulteriore apprezzamento di Bitcoin tra coloro che ne detengono grandi quantitativi. Una categoria in cui vanno inclusi anche gli investitori istituzionali.
Il fondatore di CryptoQuant ha peraltro rivelato che i wallet delle balene in questione sono per lo più di custodia, comprendendo quindi gli ETF. Chiarendo al contempo che questi acquisti non sono correlati agli Exchange Traded Funds approvati il passato 10 gennaio dalla SEC.
Dalle balene una conferma importante
Il comportamento delle balene è osservato con molta attenzione dagli analisti. Il motivo è in fondo semplice: sono proprio i grandi investitori a guidare solitamente il mercato. A meno che i trader al dettaglio, come è accaduto nel pump and dump di Gamestop, non provvedano a coalizzarsi e a muoversi di concerto.
Già una settimana fa le crypto whale erano state visionate con molta cura. Un’attenzione dalla quale era scaturito un dato ben preciso, ovvero la conservazione delle partecipazioni in BTC. In pratica, le balene non hanno venduto neanche quando le condizioni di tale operazione risultavano molto convenienti.
Ora, il dato che fuoriesce è quello relativo alle acquisizioni in atto da parte dei grandi investitori. Come ha fatto ad esempio la balena indicata come “Mr. 100”, che ha provveduto ad acquisire altri 4.100 BTC. Una spesa condotta al prezzo medio di 58mila dollari, per un totale superiore ai 242 milioni di dollari. Si è trattato in questo caso del primo acquisto dal 19 aprile, ovvero in prossimità del quarto halving di Bitcoin.
Intanto il prezzo di Bitcoin riprende a crescere
A giudicare da quanto sta accadendo in queste ore, con il prezzo dell’icona inventata da Satoshi Nakamoto di nuovo in crescita (al momento è attestata oltre i 63.700 dollari), per le balene potrebbe essere stato un buon affare.
Un affare il quale potrebbe diventare ancora migliore nel corso delle prossime settimane, quando potrebbero maturare alcuni fattori che sembrano destinati a rafforzare BTC. A partire dal progressivo inaridirsi delle riserve detenute all’interno degli exchange, che secondo Bybit dovrebbero terminare entro nove mesi o poco meno.
Nel frattempo, però, inizia a serpeggiare una certa inquietudine, tra i bitcoiners. Instillata dalle parole pronunciate da Scott Melker, trader noto come “The Wolf of All Street”, secondo il quale anche Bitcoin si troverà presto sotto attacco governativo. Un attacco il quale, secondo lui, avrebbe il compito di favorire gli ETF spot, in particolare quello di Blackrock. Accusa molto pesante e che sembra destinata a provocare una accesa discussione.