La Procura della Repubblica di Lodi, ha avanzato questa mattina la richiesta di archiviazione dell’indagine per istigazione al suicidio della ristoratrice Giovanna Pedretti. La donna, di Sant’Angelo Lodigiano, si è tolta la vita lo scorso anno a seguito di presunte recensioni negative sui social nei suoi confronti e della sua attività e l’autopsia è avvenuta nell’Istituto di Medicina Legale di Pavia.

Alcuni utenti, tra cui gli influenti Selvaggia Lucarelli e il compagno chef Lorenzo Biagiarelli, hanno messo in discussione l’autenticità del giudizio pubblicato sulla piattaforma TripAdvisor e successivamente, il locale è stato temporaneamente chiuso e riaperto sotto il nuovo nome di “Dal Nello”. nell’Istituto di Medicina Legale di Pavia.

Caso Giovanna Pedretti, richiesta archiviazione del caso: le motivazioni

Il fascicolo era stato aperto nel “registro ignoti”, come redatto dal procuratore Maurizio Romanelli, nella nota a riguardo. All’esito dell’attività di controllo svolto la Procura ha richiesto l’archiviazione per “insussistenza di fatti penalmente rilevanti” e per “l’insussistenza di altre ipotesi di reato”.

Come evidenziato da Romanelli, “nella morte della signora Pedretti non vi è alcun contributo di terze persone”, che la 59enne sarebbe “morta suicida per annegamento” e che la recensione pubblicata sul sito “non era genuina”.

Romanelli: “Nessun commento qualificabile come penalmente rilevante o rafforzante per il suicidio”

In conclusione, il Procuratore ha confermato che “nessuno dei comportamenti tenuti da terzi” nella vicenda è qualificabile come determinazione al suicidio, nonché al rafforzamento del proposito di “suicidio o agevolazione”.

La famiglia della Pedretti si è chiusa ufficialmente in silenzio stampa, con la richiesta di privacy nei confronti dei familiari e di questa tragica vicenda.