La depressione è un disturbo che affligge milioni di persone in tutto il mondo, e spesso i trattamenti convenzionali non riescono a fornire un sollievo duraturo, soprattutto quando si tratta di depressione maggiore.

Una nuova ricerca, tuttavia, indica che i funghi allucinogeni potrebbero offrire una soluzione innovativa. In particolare, la psilocibina, il composto attivo presente in alcuni funghi allucinogeni, sta emergendo come un potenziale trattamento per la depressione.

Gli studi dimostrano che la psilocibina può agire su specifici recettori cerebrali, inducendo effetti positivi sull’umore e riducendo i sintomi depressivi. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi approcci terapeutici. Scopriamo i dettagli.

Curare la depressione con i funghi allucinogeni, cosa dice una nuova ricerca

I funghi allucinogeni sono spesso utilizzati da persone alla ricerca dei loro effetti psicoattivi. Uno studio pubblicato il 1 maggio 2024 su BMJ rivela che questi funghi potrebbero avere un ruolo significativo nel trattamento della depressione, un disturbo dell’umore che colpisce circa il 5% della popolazione mondiale.

La ricerca suggerisce che la psilocibina, il composto attivo presente nei funghi allucinogeni, potrebbe ridurre i sintomi della depressione dopo una o due dosi, con effetti collaterali minimi e senza creare dipendenza.

Per valutare l’efficacia della psilocibina nella riduzione della depressione, i ricercatori hanno esaminato diversi studi randomizzati e controllati, includendo quelli che confrontavano il farmaco con placebo, microdosi di sostanze psichedeliche o niacina. Hanno anche considerato studi in cui era stata utilizzata la psicoterapia sia nel gruppo di controllo che nel gruppo sperimentale, permettendo così di isolare gli effetti della psilocibina rispetto a quelli della psicoterapia.

In totale, gli scienziati hanno incluso sette studi con 436 partecipanti affetti da depressione. Dopo aver analizzato i dati, hanno trovato che la psilocibina aveva un effetto significativo nel ridurre i sintomi della depressione rispetto ai gruppi di controllo. Altri fattori come l’età, l’uso precedente di sostanze psichedeliche, la valutazione tramite scale auto-riferite e la presenza di depressione secondaria a un’altra condizione medica, sembravano influenzare positivamente il risultato.

Questi risultati aprono nuove possibilità per il trattamento della depressione e suggeriscono che la psilocibina potrebbe essere un’opzione terapeutica sicura ed efficace.

Il potenziale della psilocibina come trattamento per la depressione

Padam Bhatia, MD, FAPA, amministratore delegato di Elevate Psychiatry a Miami, Florida, ha commentato questa recente ricerca sulla psilocibina, sottolineando che la parte più notevole dello studio è stata l’enorme dimensione dell’effetto osservato.

Mentre molti studi si concentrano sulla domanda se un farmaco funzioni o meno, l’analisi della dimensione dell’effetto permette di capire quanto il farmaco sia efficace“, ha dichiarato Bhatia.

In questo studio, la dimensione dell’effetto è stata notevolmente elevata, superando di gran lunga qualsiasi antidepressivo orale mai studiato.”

Tuttavia, ha aggiunto che, sebbene questi risultati siano incoraggianti, gli studi esaminati avevano dimensioni campionarie ridotte e metodologie e risultati diversi tra loro.

Bhatia ha evidenziato che saranno necessari ulteriori studi per confermare questi risultati e che, prima che la psilocibina possa essere utilizzata ampiamente come trattamento per la depressione. Ovviamente i paesi e le autorità del farmaco dovrebbero dare la loro approvazione.

Quali sono i rischi dei funghi allucinogeni

Bhatia ha sottolineato che, nonostante l’entusiasmo crescente per i benefici della psilocibina per la salute mentale, l’uso terapeutico dei funghi allucinogeni richiede cautela a causa degli effetti che possono avere sullo stato mentale.

Una reazione estrema a questi effetti, talvolta chiamata ‘bad trip’, può provocare confusione, pensieri disorganizzati e panico intenso”, ha dichiarato Bhatia.

Sebbene questa reazione sia temporanea, può risultare molto angosciante per l’individuo e, in rari casi, portare a comportamenti aggressivi o alla necessità di cure mediche d’emergenza.”

Dimitriu concorda con Bhatia, sottolineando che, sebbene i rischi fisici connessi all’uso di psichedelici siano minimi, “non si possono sottovalutare la potenza e l’intensità di queste sostanze”.

Dimitriu ha affermato che, mentre alcune esperienze con la psilocibina possono essere estremamente positive, altre possono risultare molto intense o destabilizzanti. Per questo motivo, consiglia di cercare guida e supporto prima, durante e dopo l’assunzione di psilocibina per assicurare un’esperienza positiva.