Fino alla fine del 2024, è possibile richiedere e beneficiare del bonus verde: cosa comprende? Si tratta di un bonus che dà diritto a una detrazione fiscale per le spese che sono state sostenute per effettuare interventi straordinari di sistemazione delle aree verdi, terrazzi e giardini.
Il bonus può essere richiesto senza sottostare a specifici requisiti Isee, ma solo rispettando alcune condizioni dettate dalla misura.
Vediamo come funziona, cosa comprende e qual è la detrazione spettante e i limiti di spesa.
Cosa comprende il bonus verde 2024
Il bonus verde è attivo fino alla fine del 2024. Introdotto con la Legge di Bilancio 2018, è stato prorogato già diverse volte. Si tratta di una misura che prevede una detrazione Irpef riconosciuta sulle spese relative a:
- Realizzazione di giardini pensili e coperture a verde;
- Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, realizzazione di pozzi e impianti di irrigazione;
- Progettazione e manutenzione, ma solo se correlate all’esecuzione dei relativi interventi.
A chi spetta?
- Proprietari dell’immobile;
- Titolari di nuda proprietà;
- Usufruttuari;
- Immobile in comodato d’uso;
- Inquilini in affitto;
- Case popolari;
- Condomini, enti pubblici o privati che corrispondono l’Ires.
Come funziona la misura
La misura è valida per gli interventi svolti nelle aree verdi degli edifici privati, ma non per negozi, uffici e altri immobili non destinati all’uso abitativo.
Spetta, invece, se l’immobile ha un utilizzo promiscuo, ovvero se sia oltre che ad uso d’ufficio, anche abitativo.
Il bonus verde spetta per un massimo di spesa pari a 5000 euro per unità immobiliare. La detrazione Irpef spettante è pari al 36% e, quindi, spetta fino a 1800 euro.
La detrazione Irpef viene spalmata in dieci rate annuali di pari importo: funziona come una sorta di rimborso di parte delle spese sostenute. Chi esegue i lavori ammessi, effettua di tasca propria i pagamenti delle spese e, poi, parte di essi gli saranno restituiti tramite detrazione fiscale.
Spese ammesse
Per fruire del bonus verde, è necessario che i lavori rientrano tra quelli ammessi dall’agevolazione.
La detrazione fiscale del 36% spetta per i seguenti lavori:
- Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, recinzioni o pertinenze, realizzazione di pozzi e di impianti d’irrigazione;
- Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- Manutenzione e progettazione, solo se connesse all’esecuzione dei due tipi di interventi precedentemente citati;
- Realizzazione di fioriere e allestimento a verde di balconi e terrazzi, purché si tratti di opere permanenti e sempre che si riferisca ad un intervento innovativo di sistemazione a verde degli immobili residenziali;
- Progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi in questione.
Sono escluse dall’ambito di applicazione del bonus le spese sostenute per la manutenzione ordinaria e per gli interventi in economia come, per esempio, l’acquisto di semplici vasi da balcone.
Come ottenerlo entro la fine dell’anno
Il bonus verde 2024 è ottenibile in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, sia con Modello 730 che con Modello Redditi PF.
Le spese, ripartite in dieci quote annuali di pari importo, spettano fino a un massimo di spesa di 5000 su cui calcolare la detrazione del 36%.
Dove indicarle? Se si presenta il Modello 730/2024, le spese devono essere indicate nel Quadro E, con il codice 12.
Il bonus spetta solo sotto forma di detrazione fiscale e non è in alcun modo possibile convertirlo in sconto in fattura o in cessione del credito. L’intervento deve essere debitamente certificato e la ditta deve rilasciare la ricevuta fiscale o la fattura.