La domanda istituzionale nei confronti di Solana è alle stelle. A svelarlo è il Digital Asset Fund Manager Survey, da poco pubblicato da CoinShares. Il rapporto afferma infatti che su 64 investitori di questa particolare categoria, i quali gestiscono asset pari a 600 miliardi di dollari complessivi, già il 15% avrebbe indirizzato fondi su SOL. Si tratta di un dato reso ancora più significativo dal fatto che nei sondaggi redatti in precedenza non era esplicitato alcun genere di interesse nei confronti del protocollo.
Solana: la crescita di interesse nei suoi confronti è sempre più evidente
Per Solana prosegue l’ottimo momento di cui è protagonista ormai da mesi. Tale da farne un concorrente sempre più temibile per Ethereum, in ottica DeFi. A testimoniare quanto sta accadendo è James Butterfill, responsabile della ricerca all’interno di CoinShares: “Gli investitori hanno ampliato la loro esposizione alle altcoin. E Solana ha registrato un notevole aumento delle allocazioni”.
Se Bitcoin ed Ethereum rappresentano ancora un punto di riferimento ineludibile, per l’innovazione finanziaria, tanto da attirare il 25% degli investitori istituzionali intervistati, proprio la crescita di attenzione nei confronti di SOL può essere considerata la vera novità, in tale ottica.
Lo si desume soprattutto dal 14% di intervistati che ritengono probabile una sua crescita nel futuro. Un dato anch’esso in crescita, a differenza di quello relativo a Ethereum. Se il 30% del campione afferma la sua fiducia in un movimento rialzista di ETH, si tratta comunque di un dato inferiore di cinque punti a quello registrato nella precedente rilevazione. Mentre si attesta al 41% la fiducia nei confronti di Bitcoin, nonostante i cali degli ultimi giorni.
Gli ETF spot su Bitcoin approvati il passato 10 gennaio stanno trascinando in effetti il mercato. È la stessa rilevazione a rivelare come, ad oggi, gli asset digitali vadano a coprire circa il 3% di un portafoglio di investimento medio. Si tratta del livello più alto registrato dal 2021.
Non manca un accenno anche sull’adozione globale delle criptovalute. Secondo Butterfill, infatti, ad ostacolarla è oggi la normativa. I tentativi di regolamentare il settore sono ormai visti dagli investitori come un ostacolo ai flussi di capitali. Al tempo stesso, però, stanno diminuendo le preoccupazioni su volatilità e custodia degli asset virtuali.
Solana e la congestione della rete
Per quanto riguarda Solana, la maggiore novità degli ultimi tempi è rappresentata da un aggiornamento. Si tratta di quello relativo alla versione v1.17.31, che secondo gli sviluppatori dovrebbe ovviare alla congestione della rete conseguente alla frenesia suscitata dalle meme da essa lanciate.
È stato Rex St John, responsabile delle relazioni con gli sviluppatori di Anza, la società che ha lanciato l’aggiornamento, ad affermare che si tratta solo del primo, in tal senso. Una risposta alla crescita dei volumi in termini di transazioni, che hanno raggiunto i 4 miliardi di dollari a marzo. Per capire cosa stia accadendo, occorre ricordare come nel corso del 2023 solitamente tale dato si attestava intorno ai 500 milioni di dollari al giorno.
Con l’elevato utilizzo di bot, però, si è anche verificato un picco nelle transazioni “non riuscite” sulla rete. A spiegarlo è stato lo sviluppatore Solana @0xMert_ su X, ricordando che in conseguenza di ciò, i contratti intelligenti contrassegnavano determinate transazioni come richiesta errata, anche se erano state inviate con successo alla rete Solana.
Una tendenza che potrebbe tornare ad affacciarsi in conseguenza del gran numero di progetti che stanno affluendo sulla blockchain. La speranza è che tale aggiornamenti possano risolvere la situazione, mettendo Solana in condizioni di continuare una crescita che sta assumendo ritmi sempre maggiori. Tali da metterla nelle condizioni di poter insidiare la Ethereum Virtual Machine nel settore della finanza decentralizzata.