Elezioni Europee 2024, Alternativa Popolare ha vinto il ricorso in Cassazione e la lista per il Centro Italia è stata riammessa. Ora si attende che tutte le altre liste, a poco a poco, verranno riammesse, anche se la vittoria conseguita a Roma darà una scossa per tutto il resto. E su questo non sembrano esserci più dubbi.
Elezioni Europee 2024, Alternativa Popolare vince il ricorso in Cassazione e sarà nel Centro Italia con Palamara capolista
L’aveva detto e preannunciato il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, e così alla fine è stato. L’ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso che aveva presentato e depositato Alternativa Popolare e ammette così la lista a partecipare alle elezioni europee.
Alternativa Popolare, aveva presentato ricorso, firmato dal segretario nazionale Stefano Bandecchi e dal presidente Paolo Alli, contro la decisione della Corte d’Appello di Roma che l’aveva esclusa dalla Circoscrizione Centro, cosa che invece non aveva fatto la Corte d’Appello di Napoli (a ragion veduta vedendo l’esito ndr) che aveva ammesso la lista di Ap nella Circoscrizione Sud.
“La lista Alternativa Popolare – scrive l’Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione – soddisfa il requisito della certificata affiliazione a un partito politico europeo costituito in gruppo parlamentare al Parlamento europeo nella legislatura in corso al momento della convocazione dei comizi elettorali e dev’essere ammessa alla partecipazione all’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia“. Alternativa Popolare non solo è affiliata al Partito Popolare Europeo e ha il suo nome, quello del ‘Ppe’ nel suo simbolo, ma è stato tra i partiti fondatori dello stesso Ppe.
Il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi esulta ed esprime la sua soddisfazione per quello che, a questo punto, sarà anche l’esito delle altre zone come Venezia, Milano e Palermo, anche se l’aveva ampiamente detto nella conferenza stampa che si è tenuta presso l’Università Niccolò Cusano.
Intercettato da Tag24, il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi ha espresso la sua gioia: “Giustizia è stata fatta, non poteva essere altrimenti per tutto quello che abbiamo detto e soprattutto presentato come documentazione. Ora non resta che attendere la conferma anche di tutte le altre zone che avevano rifiutato la nostra ammissione alle elezioni“
Il comunicato di Alternativa Popolare:
Europee: La Cassazione riammette la lista di Alternativa Popolare nella circoscrizione Centro. Bandecchi e Alli: resa giustizia e garantita la democrazia
La modifica apportata dalla maggioranza con l’ementamento in sede di conversione del D.L. n. 7 del 2024 sui requisiti di ammissione delle Liste Elettorali, come da noi sempre sostenuto, non ha avuto alcun impatto sui diritti già sanciti ed acquisiti, in particolare da Alternativa Popolare.
Come auspicato e come abbiamo sempre sostenuto, la Corte di Cassazione ha infatti annullato la decisione della Corte di Appello di Roma di non ammettere la lista di AP nella circoscrizione Centro per la presunta carenza di requisiti, ribaltando il verdetto e stabilendo, in via definitiva, che quanto abbiamo da sempre sostenuto, cioè che l’essere parte del PPE del quale proponiamo il simbolo, fosse il requisito richiesto dalle norme italiane ed europee, oltre che suggerito dalla logica.
In particolare, la Cassazione, a differenza delle quattro Corti di Appello che hanno rigettato le liste (Roma, Milano, Venezia e Palermo) , ha ritenuto che il requisito di appartenenza al PPE e il contestuale utilizzo del suo simbolo garantiscano il diritto alla esenzione della raccolta firme, posizione sostenuta in giudizio dal Tesoriere di AP avv. Capelli.
Inoltre, si sottolinea come l’Ufficio Elettorale Nazionale abbia espresso forti perplessità ritenendo addirittura “improbabile” una volontà del Parlamento di intervenire su un tema tanto delicato ed entro i 180 giorni dalle elezioni attraverso un emendamento con l’obiettivo di discriminare cosi i partiti che non hanno rappresentanza nel Parlamento italiano ma hanno chiara rappresentanza europea.Tutto ciò nell’ambito della competizione elettorale che serve per il rinnovo proprio del Parlamento Europeo. Il corto circuito istituzionale che si è rischiato è stato superato. Proseguiremo ora la nostra serena campagna elettorale, incontrando i cittadini di tutto il Paese, per dare inizio ad un vero, reale ed irrimandabile rilancio dell’Italia in Europa.
Così in una nota il Segretario ed il Presidente di AP Stefano Bandecchi e Paolo Alli