Sms truffa sul rimborso fiscale dell’Agenzia delle Entrate: con la pubblicazione di un apposito avviso all’interno del proprio sito web ufficiale durante il corso della giornata di ieri, giovedì 2 maggio 2024, l’amministrazione finanziaria stessa ha comunicato ai contribuenti di fare attenzione ad una nuova campagna di “smishing” per quanto riguarda la tematica relativa ai rimborsi fiscali.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda questa nuova campagna di smishing che è stata annunciata da parte dell’Agenzia delle Entrate ed, in particolare, quali sono le modalità attraverso le quali ci si può difendere dai tentativi di truffa tramite l’invio di sms da parte dei malintenzionati.

Sms truffa sul rimborso fiscale dell’Agenzia delle Entrate: le istruzioni su come difendersi e riconoscere la nuova campagna di “smishing”

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che è attualmente in corso una campagna malevola che si manifesta attraverso l’invio di false comunicazioni sms.

Da qui la nuova campagna in atto prende il nome di “smishing” oppure di “phishing tramite sms”.

Nello specifico, dunque, mediante l’invio di questi sms i malintenzionati utilizzano il pretesto di un presunto rimborso fiscale che viene riconosciuto al contribuente, il quale rischia di diventare vittima di una truffa qualora decida di procedere con la compilazione di un apposito form che il messaggio gli richiede di compilare con le proprie informazioni personali per la verifica dei rispettivi dati.

L’obiettivo di questa truffa che avviene tramite l’invio di sms da parte di malintenzionati è quello di attirare l’attenzione del malcapitato andando ad apprendere delle informazioni con le quali potrà in un secondo momento procedere con un’azione fraudolenta.

Addentrandoci maggiormente nel dettaglio del testo che viene inviato alle vittime della campagna di smishing in questione, l’Agenzia delle Entrate specifica che viene comunicata la possibilità di beneficiare di un falso importo a credito in favore del contribuente insieme ad un link che rimanda ad una pagina web contraffatta.

Andando a cliccare nel sopra citato link, poi, il malcapitato avrà davanti a sé una schermata che gli chiederà di procedere con l’inserimento dei propri dati personali e delle proprie coordinate bancarie, in modo da poter ricevere un presunto rimborso fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate.

A supporto di questa comunicazione, inoltre, l’amministrazione finanziaria ha pubblicato all’interno del proprio sito web ufficiale e dell’avviso in oggetto anche un esempio del messaggio truffa che potrebbero ricevere i contribuenti ai quali viene indirizzata la campagna di smishing.

Pertanto, l’Agenzia delle Entrate stessa raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione nel caso in cui questi ultimi ricevano sul proprio telefono cellulare degli sms simili al medesimo e, dunque, di non cliccare assolutamente su nessun link che sarà presente all’interno del messaggio e di non fornire né compilando il questionario in oggetto e né in un’eventuale telefonata da parte di qualcuno che si spaccia per un funzionario dell’Agenzia delle Entrate le seguenti informazioni:

  • le proprie credenziali digitali per l’accesso all’interno dell’area riservata che viene messa a disposizione sul sito web ufficiale dell’amministrazione finanziaria;
  • i propri dati personali;
  • le proprie coordinate bancarie.

Ad ogni modo vengono inviati anche i contribuenti a non ricontattare in nessun caso il mittente che invia gli sms con le caratteristiche sopra riportate.

Infine, l’Agenzia delle Entrate ci tiene a disconoscere in maniera pubblica questa tipologia di comunicazioni per le quali, per l’appunto, si dichiara totalmente estranea e rimanda in caso di dubbi in merito alla veridicità di una determinata comunicazione che viene ricevuta da parte dell’amministrazione finanziaria ad effettuare le seguenti operazioni preliminari:

  • consultare l’apposita pagina presente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate denominata Focus sul phishing;
  • contattare in maniera diretta l’Agenzia delle Entrate telefonando ai contatti che possono essere consultati sul sito web oppure recandosi presso l’Ufficio dell’AdE competente sul territorio.