Premier e leader dell’opposizione in Ciad, Succes Masra è ritornato lo scorso anno nel suo Paese dopo un periodo di esilio dopo le proteste del 2022 contro il governo ad interim. Il suo partito – i Trasformatori – è legato ai valori socialdemocratici ed ha tra i suoi obiettivi quello di mettere fine alla ‘dinastia’ Déby.
Chi è Succes Masra?
Nato in Ciad il 30 agosto 1983 e con uno passato nella Banca Africana di Sviluppo, Masra è entrato in politica nel 2018 fondando il partito dei Trasformatori per rendere il Ciad “una democrazia funzionante“. Già critico nei confronti dell’ex presidente Idriss Déby, ha descritto il suo regime come autoritario, antidemocratico e corrotto.
Nel novembre 2020, Masra si è pubblicamente opposto alla candidatura di Déby per il suo sesto mandato. La costituzione del Ciad del 2018 stabilisce che il mandato presidenziale sarebbe durato sei anni e sarebbe stato rinnovabile una sola volta. Il leader dei Trasformatori ha successivamente annunciato la sua candidatura poi respinta dalla Commissione elettorale nazionale indipendente, generando violente proteste nel Paese.
Il 16 marzo 2021 Masra ha incontrato Déby invitandolo a rinviare le elezioni per organizzare un dialogo nazionale tra il suo e gli altri partiti. Il presidente non ha voluto sentire ragioni ed ha fatto svolgere regolarmente le elezioni vincendole per altro con oltre il 70% dei consensi.
I disordini del 2022 e la candidatura nel 2024
Dopo la morte di Déby, Masra ha l’esecutivo militare ad interim alla guida del Paese come un “colpo di stato“. Nel maggio 2022 si sono svolte a N’Djamena proteste contro la presenza delle truppe francesi nel Paese. Il partito di Masra sosteneva che le truppe francesi fossero vicine al governo militare.
Nel resto del 2022 si sono svolte altre proteste contro il rinvio delle elezioni da parte di Mahamat Déby, attuale presidente e figlio di Idriss. Durante i disordini sono stati arrestati molti cittadini legati al partito di Masra. Per mesi il leader dell’opposizione si è rifugiato prima in Camerun e poi negli Usa per tornare infine in Ciad nel 2023 per il referendum costituzionale. Nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto.
Il primo gennaio Masra, a seguito di un accordo tramite il quale riconosceva il governo ciadano in carica, diventa primo ministro. Il 3 marzo ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali.