Da New York a Bari, i silent reading party sono una tendenza molto in voga tra gli appassionati di lettura. Una novità che ha catturato l’interesse di molti curiosi. L’obiettivo è quello di diffondere l’amore per la cultura, riscoprendo la gioia di leggere, in silenzio, tra tante persone, immergendosi in una concentrazione profonda e allontanando e più piccole distrazioni.

Si tratta di incontri di lettura, dove il silenzio è la regola d’oro. Assoluta liberà nella scelta delle letture, dalle quali alla fine è possibile trarre ispirazione per mettere in piedi una conversazione con i presenti, o semplicemente commentando qualche argomento di particolare interesse.

Via il cellulare (per chi vuole, non è un obbligo), no all’essere multitasking: ci si concentra sul piacere di leggere. Questo è quello che ha raccontato a Tag24 l’organizzatrice del silent reading party a Bari, Ilenia Caito, la blogger nota come “Libraia misteriosa”.

L’appuntamento in programma è previsto per l’11 maggio 2024 in una location mozzafiato a Bari, dove lo splendido panorama e le meraviglie della lettura saranno protagoniste: la terrazza di palazzo Verrone nella città vecchia.

Che cos’è un silent reading party?

D: La tendenza dei silent reading party arriva da New York: la sua idea di catapultare questo progetto anche a Bari nasce da lì?

R: In realtà la mia idea arriva dai miei gruppi di lettura, porto avanti progetti di questo tipo da tanti anni. Prima tenevo gli incontri a Milano, adesso da due anni li ho portati a Bari perché sono tornata a vivere a qui. E’ un fenomeno che di recente è cresciuto tantissimo, ho iniziato con un gruppo di lettura al mese, in questo momento io ne conduco otto.

E’ proprio bello vedere come le persone sono interessate alla lettura; sulla fortunata scia di questi incontri, alcune librerie, indipendentemente da me, hanno iniziato a proporre gruppi di lettura. Si è creato così una sorta di movimento.

Io e il collettivo Bandelle – che riunisce alcune ragazze appassionate di libri – abbiamo pensato di strutturare il silent reading party con un breve momento di accoglienza iniziale, di convivialità con tanto di catering. Dopodiché ci sarà un’ora intera di lettura che avverrà in silenzio. Ci sarà solo un basso sottofondo musicale di accompagnamento. Musica classica scelta per l’occasione. In quell’ora ogni partecipante è libero di leggere ciò che vuole.

Alcune persone, nello scorso silent reading party che avevo organizzato da sola, si sono portati dei libri per i concorsi, altri si sono portati delle riviste, massima libertà di lettura. Non è necessario che avvenga per forza tramite libri cartacei. L’unica richiesta espressa che facciamo, o meglio che suggeriamo, perché non ci sono obblighi, è di mettere via il cellulare.

Niente cellulari ai silent reading party, l’organizzatrice: “Promuoviamo un’esperienza di concentrazione profonda”

D: Lasciare i cellulari è una scelta che catturerà l’interesse e la curiosità di molti…Quanto è importante abbandonare il telefono in momenti come questi? I benefici per un momento intimo come la lettura sono reali?

R: Non usare il telefono non è obbligatorio, diciamo che è caldamente consigliato per immergersi profondamente nell’esperienza. Disporremo una cesta all’ingresso il giorno dell’evento, in cui tutti i partecipanti al party avranno la possibilità di lasciare i cellulari, in modo da favorire la lettura come l’unica attività su cui concentrarsi al 100%.

E’ proprio una questione di concentrazione, nel senso che capita a chiunque, di fare qualsiasi genere di attività e di ripeterla tante volte perché, siamo distratti dal telefono o perché magari lo si usa per cercare qualcosa e approfondire un concetto nuovo.

Non è una demonizzazione del cellulare, è un modo per tornare in contatto con il contrario del multitasking, cioè con una concentrazione profonda su un’unica attività. Chi ha già partecipato al silent ready party che avevo organizzato in precedenza, si è reso conto di una cosa molto particolare che avviene, cioè che il silenzio diventa veramente una materia collettiva.

Il fatto di essere in tanti a condividere uno spazio che di solito è intimo, perché la lettura è di fatto un’attività individuale, che si svolge come singolo. Condividere quest’esperienza, di solito individuale con altre persone, sposando il silenzio, permette proprio di accedere ad una dimensione differente, non necessariamente migliore o peggiore, però sicuramente diversa dal solito.

La questione del cellulare è un po’ questo, concedersi di dare massima attenzione non solo alla lettura, quindi a una sola attività, ma anche all’energia che si sviluppa attorno a questa attività, fatta con un gruppo di altre persone sconosciute.

D: Le persone sono felici di lasciare il cellulare nella cesta o c’è qualcuno che è un po’ restio a staccarsi?

R: Alcuni lo fanno, altri no. Altri ancora tengono a rivendicare il fatto che lo tengono via in borsa e non l’hanno visto durante l’ora di lettura. Per la gran parte sono tutti molto propensi.

L’organizzatrice llenia Caito: “La mia missione è quella di avvicinare le persone alla lettura”

D: Cosa succede nei gruppi di lettura? Qual è la differenza con i silent reading party?

R: I gruppi di lettura sono appuntamenti che favoriscono l’incontro tra le persone e dopo aver letto un libro, se ne parla in maniera molto semplice. Il risultato in realtà è molto accattivante. Questi incontri sono molto interessanti, attivi e vivaci. Nei silent reading party si possono avvicinare ancora più persone, anche semplicemente incuriosite dalla lettura, perché non prevedono nessun tipo di preparazione precedete, non bisogna aver letto un libro. Semplicemente si arriva e si legge direttamente lì al party.

La mia missione è proprio quella di avvicinare quanto più persone possibile alla lettura, soprattutto persone che magari vorrebbero approcciarsi a questo mondo ma non hanno tempo, non trovano lo spazio il modo, o semplicemente sono un po’ intimorite.

Questi incontri offrono la possibilità di connettersi con chi la propria stessa passione, curiosità; il tutto avviene in un bel posto, particolarmente vivo, come accadrà per l’appuntamento a Bari. Un’esperienza unica, motivo per cui abbiamo scelto una location panoramica nel cuore della città.

D: Avete avuto un boom di richieste di partecipare all’evento? Come è stata accolta la notizia?

R: Sì, c’è una voglia di condivisione, di momenti di collettività, in particolare legati alla cultura. C’è forse una necessità di condividere un evento culturale con altre persone Nel caso del silent reading party. Ognuno è protagonista in prima persona di quello che fa, nel senso che partecipa attivamente e si può anche incontrare qualcuno che condivide gli stessi interessi e passioni. Ho visto nascere tante belle amicizie, amori, rapporti reali che esulano dalla parte social e virtuale.

All’evento di Bari il prossimo 11 maggio abbiamo accettato le richieste di 50 persone ma ne organizzeremo presto altri appuntamenti. Abbiamo 320 persone in lista d’attesa.

Di recente i libri sono stati protagonisti di una giornata a loro appositamente dedicata: ecco tutti gli eventi a tema organizzati.