Archiviata la vittoria contro il Verona, in quella che secondo Igor Tudor è stata “la partita più difficile da quando sono qui”, la Lazio è chiamata a mantenere gli standard alti anche contro il Monza. Obiettivo tre punti per mantenere vivo il sogno europeo “che si deciderà all’ultima giornata“, così come sottolineato dal tecnico croato in conferenza stampa di vigilia. Che però precisa una cosa quando si parla della rosa a disposizione: “Si perde di obiettività quando si deve valutare la rosa. Nel mondo Lazio, quando si deve fare comparazione, manca proprio questo concetto“.

Tornando al match contro il Monza, Tudor si aspetta una prestazione capace di confermare i miglioramenti delle ultime uscite, senza pensare ad altro: “Facciamo bene pensando partita dopo partita, poi tireremo le somme”. Tiratina d’orecchie anche alla Lega per quanto riguarda Atalanta-Fiorentina, match che ancora non riesce a trovare una data per il recupero: “Il calcio italiano deve crescere da questo punto di vista”.

Verso Monza-Lazio, le parole di Igor Tudor

Contro il Monza per ottenere ulteriori risposte. La Lazio vuole continuare a percorrere la strada della vittoria. La ricetta è sempre la stessa: dare il massimo e offrire il meglio. Su questo Tudor è inflessibile. Così come quando deve analizzare i momenti di Provedel e Zaccagni: “Ivan ancora non è recuperato, difficile possa andare in panchina. Zaccagni ha fatto mezz’ora, vediamo come utilizzarlo. Viene da un periodo problematico, dobbiamo capire come sfruttarlo”.

Poi il discorso si sposta sugli obiettivi: “Non possiamo influire sulle partite delle altre, dobbiamo guardare a noi. Dobbiamo fare bene contro il Monza, e poi anche con le restanti tre partite. Noi facciamo il nostro meglio, poi tireremo le somme alla fine. Per me si deciderà tutto all’ultima giornata“.

Da capire anche chi potrà occupare la caselle in attacco: “Sono tutti e due (Castellanos e Immobile) possibili titolari, anche se questa parola conta fino a un certo punto. E’ brutto che nel calcio bisogna sempre riconfermarsi, anche se dall’altra parte è una bella cosa. La Lazio al secondo anno con Sarri è arrivata seconda, ma sembra lo ricordino in pochi”.

Poi il discorso verte sull’obiettività nell’analizzare la rosa: “Sono 45 giorni che sono qui, ho capito che c’è grande appartenenza, ma anche poca obiettività quando bisogna comparare le rose. Serve essere obiettivi per capire la qualità della rosa, incide all’ 80%, dopo vengono la bravura dell’allenatore e del club. Nel mondo della Lazio, manca l’obiettività di capire la valutazione giusta quando si fa una comparazione, quando c’è tanto amore c’è meno obiettività. Il club deve essere sempre obiettivo e giusto. Non si possono dare obiettivi fuori dalla portata, si dà una falsa aspettativa, deve prevalere il buon senso.

Su Palladino: “Lo conosco da quando era bambino, nella Primavera della Juventus. Era svelgio, curioso, interessato a tutto. Ha iniziato da poco, sta facendo bene, mi aspetto una gara super difficile. Sono organizzati in difesa, dovremo fare una partita molto seria”.

Problemi di calendario

Tutto si deciderà all’ultimo, non in Monza-Lazio afferma Tudor. Anche se in sospeso continua a rimanere la data in cui si dovrà svolgere Atalanta-Fiorentina, match non giocato a causa del problema al cuore che ha poi portato al decesso di Joe Barone: “Giocare quando finiscono gli altri non è giusto ne regolare. Il calcio italiano deve migliorare su queste cose, capisco che i calendari intasati, ma bisogna migliorare in questa situazione”.

Su Zaccagni: “Ha fatto tanti gol negli anni precedenti, questo vuol dire che non pecca così tanto in zona offensiva. Poi è chiaro che se giochi più vicino alla porta hai più possibilità di essere pericoloso. Bisogna far giocare chi è più pericoloso, ma con criterio. Lui salta l’uomo, può giocare sulla fascia e dietro, cerchiamo di sfruttare le sue qualità”. Elogi anche a Rovella: “Mi piace perchè capisce di calcio, è tignoso e corre. Deve mettere qualche muscolo in più, ma lui è molto voglioso di crescere. C’è gente che sta facendo bene, la concorrenza è importante, ma quando un fa bene è difficile farlo fuori, bisogna sfruttare al massimo le occasioni”.

L’obiettivo è cercare di ritrovare anche un attacco capace di fare sempre male: “Non so perchè quest’anno sia andata così in fase offensiva, ma io posso dire che posso lavorare. Poi sono anche annate che vanno un pò così, ma non manca niente. Noi stiamo lavorando, e abbiamo anche segnato in queste sette gare, poi quello che conta è creare opportunità. Sono convinto che in queste ultime gare tutti daranno il massimo”.