Coinbase ha portato a quota 1,6 miliardi di dollari i profitti relativi al primo trimestre dell’anno in corso. A ricordare il dato è stato lo stesso exchange, il più grande degli Stati Uniti. Un dato il quale risente, in positivo, del pratico raddoppio delle entrate derivanti dalle transazioni rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel confronto con i primi tre mesi del 2023, il risultato è ancora più notevole. I ricavi sono infatti passati da 772 milioni di dollari a 1,6 miliardi. Tanto da superare largamente le aspettative degli analisti, che si erano spinti a prevedere 1,3 miliardi di dollari. La società con sede a San Francisco ha inoltre riportato utili di 4,40 dollari per azione, anche in questo caso ben al di sopra delle aspettative di Wall Street, che si erano spinte a 0,90 dollari. 

Per Coinbase un ottimo trimestre

Per quanto concerne i ricavi delle transazioni, Coinbase ha dato vita ad un vero e proprio balzo, da 374 milioni di dollari nel concomitante periodo del 2023 agli 1,1 miliardi di quello attuale. Un pratico raddoppio anche rispetto al dato del precedente trimestre, l’ultimo del 2023, quando il dato si era fermato a quota 523 milioni di dollari.

Nella comunicazione rivolta agli azionisti, Coinbase ha dichiarato che la piattaforma ha visto “un’attività di trading rivitalizzata tra i clienti acquisiti prima del 2023”. Una rivitalizzazione che si è andata a saldare con la crescita di nuovi utenti, tra i quali vanno compresi i trader istituzionali. 

Proprio nell’ultimo spezzone del 2023 lo scambio aveva visto i primi segnali di un’inversione di tendenza. Aveva infatti conseguito un attivo di 273,4 milioni di dollari, rispetto a una perdita di 557 milioni di dollari collezionata nello stesso trimestre del 2022. Dodici mesi fa, quando ancora il mercato risentiva del crac di FTX, quindi in pieno crypto winter, l’azienda aveva registrato una perdita trimestrale di 79 milioni di dollari.

Quali i motivi della crescita?

Nel mese di febbraio, Coinbase aveva dichiarato di aver rafforzato il proprio bilancio riducendo il debito di 413 milioni di dollari. Un rafforzamento reso possibile anche dalla decisione di consentire alla clientela il guadagno di interessi sulla sua stablecoin USD Coin. Una decisione saggia, che ha consolidato i dati del bilancio.  

Una decisione sospinta anche dall’ottimo momento del token. Le entrate di USD Coin, infatti, sono aumentate nell’ordine del 15% nel primo trimestre del 2024, rispetto a quanto riportato in quello precedente. Raggiungendo di conseguenza i 197 milioni di dollari. Tanto da risultare la stablecoin in più rapida crescita nel corso del 2024, come messo in rilievo nella lettera agli azionisti.

Anche i ricavi derivanti dallo staking sono praticamente raddoppiati rispetto ad un anno fa. Sono infatti arrivati a quota 151 milioni di dollari, confermando il momento positivo dell’exchange di Brian Armstrong.

È quindi possibile affermare che a trainare il risultato complessivo di Coinbase siano stati da un lato l’ottimo momento di USDC e, dall’altro, la forte ripresa del mercato crypto. Ripresa che si è giovata in particolare dell’esordio degli ETF spot su Bitcoin, che ha sospinto l’icona crypto al nuovo massimo storico di 73.747 dollari.

Anche Coinbase guarda con apprensione a Bitcoin

Naturalmente occorre ora capire se il trend di crescita potrà proseguire su livelli così intensi. Proprio le vicende di BTC saranno decisive in tal senso. Se la sua quotazione terrà potrà rendere più solide le basi per un mercato vigoroso. Come si augura, naturalmente, anche Coinbase.

Sotto questo punto di vista, occorre sottolineare come proprio in queste ore il prezzo di Bitcoin si stia nuovamente avvicinando alla soglia dei 60mila dollari. Fugando perciò, almeno in parte, le grandi apprensioni seguite alla discesa delle ore passate. Una discesa che, secondo Standard Chartered, è tutt’altro che finita. Tanto da spingere gli analisti dell’azienda britannica a prevedere il posizionamento del token tra i 50 e i 52mila dollari.