Piccoli comuni all’opera per presentare entro la fine di giugno un progetto per diventare Capitale italiana dell’arte contemporanea e incassare un milione di euro. E l’iniziativa istituita dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e prenderà forma a partire dal 2026, quando la prima città designata potrà costruire il passato del futuro: “Sono convinto che questo appuntamento avrà successo: oggi portiamo giustamente avanti la grandezza del nostro passato, ma dobbiamo dare ai giovani di oggi l’opportunità di crescere, di creare la nostra memoria futura. C’è poi l’impegno per la promozione dei territori, vogliamo accendere i riflettori su città medio-piccole, che attorno al focus sull’arte contemporanea potranno mettere musica, danza, cinema, articolare una densità di idee e progetti di espressione artistica. Per un Comune questo significa anche poter costruire la partecipazione dei cittadini a un momento pubblico collettivo”.

Entro giugno devono essere presentati i progetti per partecipare alla gara

Entro il 30 giugno 2024, i Comuni interessati a partecipare – in forma singola o aggregata – dovranno rispondere all’avviso pubblico presentando il proprio progetto, come da specifiche indicate nel bando. Tra gli obiettivi da perseguire: la riqualificazione di aree e spazi da destinare alla produzione e alla fruizione dell’arte contemporanea; la promozione delle competenze locali nel settore della creatività contemporanea, anche coinvolgendo i giovani talenti e gli artisti contemporanei nazionali e internazionali; la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori visivi, performativi e creativi. Ma anche l’implementazione delle nuove tecnologie e della sostenibilità nell’ambito dell’innovazione culturale. In autunno sarà scelta la Capitale italiana dell’arte contemporanea.

Stefano Bisi

Sul bando “Capitale italiana per l’arte contemporanea”, si è espresso anche il ministro della cultura Sangiuliano.