Un figlio a carico ha diritto all’Assegno Unico se risponde a determinati criteri, inclusa un’età inferiore ai 21 anni. Tuttavia, qualora trovi un impiego, la normativa riguardante l’Assegno Unico prevede delle condizioni specifiche da rispettare.

Assegno Unico, cosa fare se un figlio inizia a lavorare?

L’Assegno Unico è garantito per figli under-21 che si trovano in una delle seguenti situazioni:

  • sono impegnati in un percorso di istruzione scolastica o professionale, o stanno frequentando un corso universitario;
  • stanno svolgendo uno stage o un lavoro e il loro reddito annuo è inferiore a 8mila euro;
  • sono disoccupati e iscritti presso gli enti pubblici per l’impiego;
  • stanno svolgendo il servizio civile universale.

L’assegno continua ad essere erogato anche se il figlio trova lavoro, a meno che il suo reddito superi i 8mila euro annui. In tal caso, l’assegno non spetta più al figlio, ma potrebbe continuare ad essere erogato al resto del nucleo familiare che rispetta i requisiti.

L’Assegno Unico è rivolto a tutte le categorie di lavoratori: dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Per richiederlo e per mantenerne il diritto, è necessario soddisfare i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno.

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Come modificare l’Assegno unico quando il figlio inizia a lavorare?

Con il comunicato numero 1962 del 9 maggio 2022, l’Inps ha annunciato l’introduzione di nuove funzionalità per la gestione delle domande relative all’Assegno unico universale (AUU). Tra le novità indicate nel comunicato, sarà ora possibile:

  • Modificare la domanda presentata;
  • Visualizzare i pagamenti effettuati;
  • Verificare eventuali errori o omissioni.

Per usufruire di queste nuove funzionalità, è sufficiente accedere all’applicazione online dell’Assegno unico sul sito Inps e selezionare la sezione “Consulta e modifica le domande presentate”.

È importante notare che le modifiche apportate avranno effetto solo dalla data di inserimento e non sarà possibile richiedere arretrati. Tuttavia, vi è un’eccezione per quanto riguarda la dichiarazione di disabilità del figlio/a, qualora questa sia precedente alla modifica della domanda.

Per procedere con la modifica della domanda, è necessario accedere all’applicazione dell’Assegno Unico Universale sul sito inps.it utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile selezionare il servizio “Consulta e modifica le domande presentate” nella colonna destra della Homepage dell’applicazione.

Le aree su cui sarà possibile intervenire includono:

  • Variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio/a;
  • Modifiche relative alla frequenza scolastica o al corso di formazione per figli/e maggiorenni (18-21 anni);
  • Aggiornamenti in merito a separazioni o unioni dei genitori;
  • Inserimento del codice fiscale dell’altro genitore, se non già presente, e informazioni sulle modalità di pagamento;
  • Ripartizione dell’assegno tra i genitori in base a decisioni giudiziarie o accordi personali;
  • Applicazione delle maggiorazioni previste dalla legislazione vigente;
  • Modifiche alle modalità di pagamento scelte dai richiedenti e dagli eventuali altri genitori.