Guerra a Gaza, ultimatum di Israele: “Intesa in una settimana o entreremo a Rafah”. La risposta di Hamas: “Netanyahu mira a sabotare la tregua”
Non si placano le proteste pro-Gaza nelle università americane. Duecento persone sono state arrestate nel campus dell’Ucla, a Los Angeles, mentre le manifestazioni si allargano anche in Canada. Nuovo appello a Israele e Hamas dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, affinché raggiungano un accordo “subito” per evitare che la guerra nella Striscia peggiori ulteriormente.
Continuano intanto i combattimenti: nella notte otto soldati siriani sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani vicino a Damasco.
Tutti gli aggiornamenti dal conflitto in Medio Oriente di oggi, venerdì 3 maggio 2024.
Oms: “L’invasione di Rafah indebolirebbe un sistema sanitario già in crisi”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato oggi di essere profondamente preoccupata che un’invasione militare israeliana su vasta scala di Rafah possa portare a un bagno di sangue, soprattutto perché attualmente sono oltre 1,2 milioni le persone rifugiati nella zona, molti non possono spostarsi altrove.
Hamas dice che si recherà al Cairo con “spirito positivo” per raggiungere un accordo
Hamas sottolinea il suo “spirito positivo” nei confronti della proposta ricevuta di recente per liberare gli ostaggi e con lo stesso spirito si recherà al Cairo per raggiungere un accordo.
Esplosioni in base Usa in Siria
La rete libanese ‘Al-Mayadeen‘, associata a Hezbollah, ha riferito da fonti che sono state sentite esplosioni nella base americana di al-Omar a Deir ez-Zor nella Siria orientale. La notizia è rilanciata dal sito israeliano ‘Ynetnews’
Salvini: “Sempre con Israele, ma domenica non sarò a corteo”
“Io sono sempre a fianco di Israele con il cuore, ma domenica ho tanti incontri lombardi” a dirlo è stato il vicepremier, Matteo Salvini, a margine della presentazione del libro “Controvento, l’Italia che non si arrende” presso alla “Bocciofila Martesana” rispondendo a chi gli chiedeva se questa domenica andrà alla manifestazione della Brigata Ebraica a Milano.
Guterres è scioccato dall’elevato numero di giornalisti uccisi a Gaza
Aloisio (M5s): “Governo Meloni complice escalation militare”
“Il Primo Ministro di Israele, che sta discutendo dei preparativi per una potenziale operazione di terra dell’esercito a Rafah, sembra volere a tutti i costi il perpetrarsi di questa guerra, dimostrandosi disposto a concedere una tregua solo in cambio del rilascio dei prigionieri. Innanzi a questo scenario a tinte fosche, il silenzio del governo italiano suggerisce uno stato d’impreparazione totale. Come ha dichiarato giustamente il nostro capo politico, se il governo avesse sostenuto sin da subito un approccio negoziale, condannando l’attacco indiscriminato di Israele, probabilmente ad oggi avremmo potuto evitare ciò che sta accadendo, ovvero un’escalation militare“. Lo dichiara in una nota la senatrice del M5s, Vincenza Aloisio.
Offensiva a Rafah potrebbe portare a bagno di sangue per l’Oms
Una offensiva delle forze israeliane a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, potrebbe portare a un bagno di sangue. Questo è il monito della Organizzazione mondiale della sanità, ribadito con un post su Telegram:
“L’Oms è profondamente preoccupata per il fatto che una operazione militare su vasta scala a Rafah, Gaza, potrebbe portare a un bagno di sangue e indebolire innanzitutto un sistema sanitario che è già in ginocchio”.
Tajani: “Serve impegno per cessate il fuoco e liberazione ostaggi”
“Tre giorni fa a Riad ho incontrato i ministri degli esteri di Giordania, Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Egitto: abbiamo una visione comune come con gli Stati Uniti. Bisogna lavorare perché ci sia un cessate il fuoco e perché vengano liberati gli ostaggi. Si possono dare aiuti alla popolazione civile. Ho illustrato a tutti il nostro progetto ‘Food for Gaza’. Speriamo che alla fine prevalga il buonsenso e che si cominci a cessare il fuoco. Cerchiamo di ottenere un primo risultato: portare aiuti e cibo alla popolazione civile palestinese e liberare gli ostaggi israeliani”.
Queste le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sulla guerra a Gaza, a margine della presentazione alla Camera del libro “In nome della libertà” di Paolo Del Debbio.
Hamas: Netanyahu mira a far fallire le chance di tregua
Un leader di Hamas ha accusato il primo ministro israeliano di Israele di voler sabotare gli sforzi per ottenere una tregua a Gaza, con le sue dichiarazioni.
Il membro dell’ufficio politico di Hamas, Hossam Badran, che i suoi negoziatori stanno discutendo sulla proposta per la tregua, prima di tornare al Cairo.
In Egitto si svolgeranno i negoziati con Israele. I Paesi mediatori – Egitto, Qatar e Stati Uniti – aspettano ancora la risposta di Hamas.
Israele: “Erdogan lavora per Hamas e danneggerà i palestinesi”
“Erdogan, il dittatore che sogna di essere sultano, lavora al servizio di Hamas, viola gli accordi e vuole danneggiare Israele ma in realtà danneggia i suoi palestinesi che finge di aiutare”.
Queste le parole del ministro degli esteri Israel Katz, dopo che Ankara ha scelto di tagliare l’import-export con Israele.
L’ultimatum di Israele ad Hamas
Israele offre un ultimatum ad Hamas sul raggiungimento dell’accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. Se non si arriverà ad un compromesso, l’esercito di Netanyahu entrerà a Rafah. Lo riferisce il Wall Street Journal.
Idf: identificato un israeliano ucciso il 7 ottobre, è Elyakim Libman
L’esercito israeliano, dopo una lunga indagine, ha annunciato che è stato identificato il corpo di Elyakim Libman, finora ritenuto ostaggio di Hamas e invece ucciso nell’attacco del 7 ottobre della fazione islamica.
Libano, lanciati missili contro il nord di Israele
Almeno 10 razzi sono stati lanciati dal Libano contro il nord di Israele. I missili hanno colpito la zona del Monte Meron, bersaglio di numerosi attacchi nel corso delle ultime settimane. Al momento non si hanno ancora aggiornamenti ma sembrerebbe che il raid non abbia provocato vittime. La situazione con i miliziani di Hezbollah resta comunque molto tesa.
Netanyahu: “Determinati a riportare a casa gli ostaggi”
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha commentato la situazione in Medio Oriente in un incontro con i sopravvissuti alla Shoah. Il leader israeliano ha analizzato la situazione degli ostaggi, per cui si sta facendo tutto il possibile.
“Siamo determinati – ha detto – a riportare a casa tutti gli ostaggi. Stiamo facendo grandi sforzi a questo fine. Ne abbiamo già riportati indietro la metà. Non dimenticheremo nessuno“.
Oms: “Migliora leggermente situazione alimentare a Gaza”
L’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto un bilancio della situazione a Gaza, sottolineando che lo scenario è in leggero miglioramento nonostante persista il rischio carestia. “C’è un po’ di cibo in più, un cibo più variato“, ha riferito il rappresentante nei territori palestinesi Rik Peeperkorn in una conferenza stampa a Ginevra.
Sit-in pro Palestina all’università di Losanna
Studenti pro Palestina, da giovedì scorso hanno messo in piedi un in sit-in nell’atrio della Facoltà di scienze umane e politiche dell’Università di Losanna (UNIL).
Non si indietreggerà fino a lunedì, secondo le fonti locali. Il quotidiano svizzero Blick ha rivelato che i manifestanti hanno ottenuto dal rettorato il permesso di mantenere l’accampamento fino a lunedì. La protesta in sostegno alla causa palestinese è iniziata giovedì pomeriggio e prosegue pacificamente.
Tensione nei campus degli Stati Uniti, la polizia sgombera l’accampamento alla New York University
Il dipartimento di polizia di New York ha sgomberato l’accampamento dei manifestanti pro Gaza alla New York University. La notizia è stata riportata dalla Cnn.
Erdogan su stop import-export con Israele: “Dovevamo farlo”
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha commentato la stop ai contatti commerciali con Israele. La volontà è quella di prendere le distanze dal Paese dopo gli ultimi avvenimenti.
“Non potevamo stare a guardare, la situazione degli ultimi sviluppi tra Israele e Palestina è inaccettabile. Tra di noi c’era un interscambio economico di 9,5 miliardi di dollari“.
Rafah, sette morti in raid notturno
Un attacco aereo notturno su una casa nel nord di Rafah ha causato 7 vittime, di cui 4 bambini. La notizia, riportata da Al Jazeera, conferma la volontà di Israele di incrementare i raid sulla città. I bombardamenti hanno colpito anche il nord di Gaza.
Milano, annullato convengo alla Statale per ragioni di sicurezza
Annullato per motivi di sicurezza un convengo organizzato all’Università Statale di Milano dall’associazione Italia-Israele di Savona. L’evento era in programma per martedì 7 maggio 2024 ma il clima teso, come ribadito anche dal primo cittadino di Milano Giuseppe Sala, ha portato ad una cancellazione definitiva.
Israele, Netanyahu pronto a ricandidarsi alle elezioni
Benjamin Netanyahu, attuale primo ministro d’Israele, si ricandiderà alle prossime elezioni previste nel 2026. A riferirlo è il Times of Israel, visto che Netanyahu è ottimista in vista del futuro dato che la sua proposta di accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas potrà scacciare via tutte le critiche.
Muore in un carcere israeliano un medico dell’ospedale di al-Shifa
Ennesima morte del personale medico di Gaza. In carcere si registra quella del primario di ortopedia Adnan Al-Bursh, era stato arrestato lo scorso dicembre mentre era all’0spedale di Al-Awda, nel nord della Striscia.
La polizia francese entra nell’università di Parigi durante la manifestazione pro-Palestina
La polizia francese è stata vista entrare nell’edificio principale dell’università Sciences Po nel centro di Parigi, dopo che un gruppo di studenti filo-palestinesi che protestavano contro la guerra di Israele contro Hamas a Gaza avevano organizzato un sit-in.
Suonano le sirene di allarme a nord del Libano
Suonano nel nord di Israele al confine col Libano le sirene antirazzi. Lo annuncia il portavoce militare.
Colono di Cisgiordania arrestato per essere poiché sospetto del coinvolgimento nell’uccisione di un palestinese
Un colono 35enne dell’insediamento di Beit El in Cisgiordania è stato arrestato, poiché sospettato di essere coinvolto nell’omicidio di un palestinese lo scorso mese nel corso delle le rappresaglie degli estremisti ebrei dopo l’ omicidio di un giovane israeliano. A riportarlo è il Times of Israel.
La Turchia frena i commerci con Israele fino a un cessate il fuoco a Gaza
Il ministro del Commercio turco, Omer Bolat, afferma che lo stop commerciale con Israele, annunciato ieri, continuerà fino a quando non sarà garantito un cessate il fuoco permanente a Gaza e un flusso senza ostacoli di aiuti umanitari nella regione.
Rinviata qualsiasi operazione a Rafah
I media comunicano il rinvio della spedizione a Rafah fino al termine della settimana prossima.
Il giornale libanese Al Akhbar riporta:
“L’Egitto ha ricevuto la promessa da Israele di rinviare qualsiasi operazione militare a Rafah “
Nuovi scontri in Cisgiordania
Nuovi scontri tra l’ IDF e i palestinesi in Cisgiordania.
Una forza speciale israeliana ha preso d’assalto la città di Jaba, a sud di Jenin, circondando una casa.
I media palestinesi hanno riferito che un giovane è rimasto ferito dopo l’attacco dei coloni ai veicoli dei cittadini sulla strada per la città di Ramallah.
Inoltre le forze israeliane hanno impedito a diversi giovani palestinesi di raggiungere la moschea di Al-Aqsa per celebrare la preghiera dell’alba.
🚨 The occupation sends more reinforcements towards the village of Jaba’ near Jenin: pic.twitter.com/5jo9OdDtPz
— 🔻 mari 🔻 (@marisaturno_) May 3, 2024
Nyt, Israele rischia esclusione da accordo Usa-Riad
Israele rischia di perdere la possibilità di relazioni diplomatiche con l’Arabia Saudita. Lo riferisce il New York Times.
Washington e Riad sono a buon punto nei colloqui per un accordo di sicurezza, che però non include lo Stato ebraico: a meno che quest’ultimo non accetti un percorso che porti a uno Stato palestinese.
Gli Usa e l’Arabia Saudita credono che il premier israeliano Netanyahu non accetterà la richiesta di Riad di creare uno Stato palestinese entro tre o cinque anni, a causa del timore che la sua coalizione possa crollare.
Iran, equipaggio liberato ma resta controllo cargo sequestrato
L’Iran ha annunciato che rilascerà l’equipaggio della MSC Aries, sequestrata il mese scorso, ma mantiene il controllo della portacontainer.
La nave, battente bandiera portoghese, è legata alla società Zodiac Maritime dell’uomo d’affari israeliano Eyal Ofer.
Come riferito su X dal ministero degli Esteri di Teheran guidato da Hossein Amirabdollahian,
“la nave sequestrata, che ha spento i suoi radar nelle acque territoriali dell’Iran e ha messo a repentaglio la sicurezza della navigazione, è sotto detenzione giudiziaria”.
I 25 uomini, presi in custodia dai Pasdaran mentre la nave era in navigazione lo scorso 13 aprile nello Stretto di Hormuz, sono stati liberati per ragioni umanitarie.
Sondaggio, Gantz continua a rafforzarsi su Netanyahu
Il partito Unità Nazionale continua a rafforzarsi, mentre Israele è arrivato a 210 giorni di guerra a Gaza.
Secondo il sondaggio di Maariv, se oggi dovessero tenersi le elezioni, il partito di Benny Gantz conquisterebbe 31 seggi (ossia oltre il doppio degli attuali 12 e due in più rispetto alla settimana scorsa) sorpassando il Likud del premier Benjamin Netanyahu.
Quest’ultimo si fermerebbe a 19, due in meno rispetto alla settimana precedente e quasi la metà degli ordierni 32 alla Knesset.
Il partito di opposizione Yesh Atid di Yair Lapid, invece, passerebbe dai 24 attuali a 13. Mentre Ysrael Beiteinu di Avigdor Lieberman conquisterebbe il doppio dei seggi, 24.
Nell’ultima settimana è aumentato il divario tra i due leader: il 47% preferisce Gantz come primo ministro, mentre il 33% ritiene che Netanyahu sia più adatto a guidare il Paese.
Il blocco di destra ed estrema destra al potere resta stabile a 50 seggi, mentre l’opposizione guadagna 4 seggi per un totale di 65, più cinque ai partiti arabi.
Siria, feriti 8 soldati in un raid israeliano vicino Damasco
Otto soldati siriani sono rimasti feriti nella notte in attacchi aerei israeliani vicino a Damasco.
E’ quanto riferito dal ministero della Difesa siriano, che ha affermato:
“il nemico israeliano ha lanciato attacchi aerei dal Golan siriano occupato, prendendo di mira un sito vicino a Damasco...e ferendo otto soldati”.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha fatto sapere che Israele ha colpito un edificio governativo nella campagna di Damasco, usato da Hezbollah dal 2014.
Austin: “Nessuna indicazione piani Hamas contro truppe Usa”
Il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin ha dichiarato di
“non aver avuto alcuna indicazione che Hamas stia pianificando un attacco contro le truppe americane a Gaza”
ma che sono state comunque adottate misure adeguate per garantire la sicurezza del personale militare.
Nel giro di pochi giorni le forze armate Usa dovrebbero ultimare la costruzione di un molo per rendere più veloce il flusso di aiuti umanitari a Gaza nonostante i lavori siano ostacolati dal maltempo.
Proteste pro-Palestina nelle principali università canadesi
Arriva anche in Canada il fronte delle proteste degli universitari per chiedere la fine dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.
Nei campus di Montreal e di Toronto, come anche in quelli della British Columbia e di Ottawa sono in corso le manifestazioni: gli studenti hanno allestito tende e accampamenti, monitorati dalle forze dell’ordine.
University of Toronto pic.twitter.com/PdnLwok1vT
— Esmat Elhalaby (@thaqafatalhind) May 2, 2024
Nuovo appello Guterres a Israele e Hamas: “Un accordo ora”
Nuovo appello del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, rivolto a Israele e Hamas
“Per il bene del popolo di Gaza, degli ostaggi e delle loro famiglie in Israele, e per il bene della regione e del mondo, imploro il governo israeliano e i leader di Hamas di raggiungere un accordo. Senza, temo che la guerra con tutte le sue conseguenze peggiorerà in modo esponenziale”
ha detto dal palazzo presidenziale La Moneda a Santiago, dove ha incontrato il presidente cileno, Gabriel Boric.
California, oltre 200 arresti all’università Ucla
Oltre duecento persone sono state arrestate nel campus dell’Università della California Ucla, in seguito alle proteste pro-Gaza in corso da due settimane.
Lo ha annunciato il cancelliere capo dell’università di Los Angeles, Gene Block.
“Mentre molti manifestanti occupano l’area in modo pacifico, ultimamente il sito è diventato un punto focale di gravi violenze e irruzioni nel nostro campus”.
Trecento studenti hanno invece lasciato volontariamente l’accampamento.
Horrific scenes are coming out of UCLA.
— Khalissee (@Kahlissee) May 2, 2024
America's message to the world is clear:
You can't protest
You can't march
You can't chant
You can't express solidarity or wear certain symbols
If we fund Genocide, you must accept it.
This isn't democracy. It's Israeli dictatorship. pic.twitter.com/BfWINfp143