Le criptovalute potrebbero diventare un tema estremamente caldo nella corsa alla Casa Bianca. I continui attacchi dei democratici all’innovazione finanziaria sembrano infatti aver ormai raggiunto un livello tale da costringere le aziende operanti nella blockchain a schierarsi decisamente dalla parte di Donald Trump.

Una decisione la quale potrebbe avere una notevole influenza sul risultato delle prossime presidenziali degli Stati Uniti. Come del resto segnalato da un recente sondaggio, secondo il quale l’ex presidente sarebbe avanti di almeno nove punti percentuali nelle intenzioni di voto dei detentori di valuta virtuale.

Ryan Selkis, CEO di Messari, si schiera apertamente contro Biden

Per capire meglio la vera e propria serrata dei ranghi da parte della criptosfera, basta leggere le dichiarazioni da poco rilasciate da Ryan Selkis. Il CEO e fondatore di Messari, infatti, in un intervento su X, ha affermato che il ruolo di Elizabeth Warren nelle politiche economiche di Washington fa capire meglio di tante parole il motivo per cui l’innovazione finanziaria si sta schierando dalla parte dei repubblicani.

La senatrice democratica del Massachusetts è ormai una vera e propria bestia nera, per le aziende blockchain. A renderla tale la presentazione di un disegno di legge (Digital Asset Anti-Money Laundering Act) che è stato interpretato come un attacco alla finanza decentralizzata.

La Warren, però, non è la sola esponente democratica che si è distinta nel contrasto agli asset digitali. A lei si è infatti spesso aggiunto Sherrod Brown, senatore dell’Ohio noto per il suo atteggiamento apertamente scettico nei confronti delle criptovalute.

Ai politici si sono poi aggiunte le istituzioni finanziarie a guida democratica, a partire dalla Securities and Exchange Commission (SEC). Il suo presidente, Gary Gensler, ha dato vita ad una lunga serie di operazioni che hanno addirittura spinto Consensys a citarlo in causa, per “sequestro illegale di autorità”. Ovvero per aver esorbitato dalle sue prerogative al fine di colpire il settore.

Mentre il Department of Justice ha sollevato non pochi malumori con le sue crociate contro i mixer di criptovalute, come Tornado Cash e Samourai Wallet. In questo quadro, è arduo pensare che i criptofans possano premiare il partito al governo, individuato come un nemico dell’innovazione finanziaria.

Selkis annuncia la guerra totale sulle criptovalute

Ryan Selkis non si è fatto pregare per prendere una posizione netta, senza alcuna sfumatura. Basta infatti dare uno sguardo alle ultime esternazioni su X, per capirlo: “Un secondo mandato di Biden porterà a una massiccia confisca di ricchezza e sequestri di cripto. Non stanno usando esche e cambi di direzione in un anno elettorale, ti stanno dicendo che verranno a prendere la tua proprietà, sorvegliando ogni tuo movimento e censurando ogni tuo dissenso.”

Dichiarazioni assolutamente chiare, tali da far capire come le aziende operanti nel settore siano pronte a fare la loro parte per orientare il voto. Come del resto sta facendo la Blockchain Association, spendendo risorse per appoggiare i candidati favorevoli alle crypto. E, soprattutto, per abbattere quelli che non lo sono.

Un lotto che comprende, naturalmente, Elizabeth Warren. Contro di lei è scesa in campo direttamente la Blockchain Association, con tutta la forza finanziaria possibile. Cui si è poi aggiunto un super PAC (Political Action Committee) guidato da Coinbase che ha raccolto oltre 85 milioni di dollari. Soldi provenienti oltre che dall’exchange da altri attori di primo piano della criptosfera come Ripple Labs e Andreessen Horowitz. Risorse destinate a influenza quattro gare per il Senato degli Stati Uniti in Ohio, Montana, Maryland e Michigan.

Lo stesso Trump sembra aver fiutato il vento, tanto da dare vita ad una vera e propria inversione a U. Dopo aver a lungo osteggiato Bitcoin e crypto in genere, ha addirittura proclamato la necessità di conviverci. Come sta del resto facendo lui, considerato che all’interno del suo wallet sono custoditi svariati milioni di dollari sotto forma di Ethereum, Wrapped Ethereum (WETH) e MAGA Coin (TRUMP)