Elly Schlein comincia la campagna elettorale per le elezioni europee. Sarà un tour de force con “piazze e televisioni” spiegano dal suo entourage. Come a dire “bagni di folla” ma anche grande ttenzione per i media più tradizionali come quello televisivo. Prevista la mpresenza nei talk più importanti e si spera che Giorgia meloni sia sempre disponibile per il confronto tv. Le regole d’ingaggio tra glio staff erano già state prese ma non definite. Insomma, dell’incontro scontro non c’è alcuna certezza. Giorgia Meloni non avrebbe più tanto interesse a farlo ora che i sondaggi segnano il segno meno davanti a Fratelli d’Italia. Sra di fatto che per Elly Schlein queste elezioni non saranno una marcia trionfale. In molti non vedono l’ora che lasci il partito, anche quelli che un tempo furono i suoi grandi sponsor. “Meglio che rimanga a Bruxelles una volta eletta” ripetono. “Si può anche non essere d’accordo, non c’è nulla di male. Io ascolto sempre, ascolto tutti e devo fare poi la sintesi” spiega la segretaria dem. Il Pd è “un partito che discute, per davvero e alla luce del sole. Preferisco quelli che ascoltano e poi magari decidono non essendo d’accordo, piuttosto che quelli che fingevano di ascoltare e poi pugnalavano alle spalle come spesso è successo nella storia del centrosinistra”. Insomma, candidarsi precisando che non si andrà comunque in Europa “non penso sia una truffa, penso si debba dire la verità a cittadine e cittadini. Ho chiarito da subito che il mio posto è qui a confrontarmi ogni giorno con le scelte sbagliate di Giorgia Meloni. Però il partito mi ha chiesto di guidare partito al centro e nelle isole per portare un valore aggiunto, per rimobilitare quelle energie che hanno voglia di cambiamento e che si sono mobilitate straordinariamente soltanto un anno fa alle elezioni primarie. Naturalmente io sono qui per spingere una squadra e provare a fare eleggere il più possibile deputate e deputati europei del Pd”. Tante parole, qualche verità ma anche qualche bugia. Non è vero che glielo ha chiesto il partito di candidarsi e non è vero che non potrebbe restare in Europa se eletta. Il campo largo fatica. La colpa? Di Conte: “Penso sia un potenziale alleato, naturalmente non dipende solo da noi. Ma per parte nostra continueremo a essere ostinatamente unitari. Ce lo chiede la gente che incrociamo” dice Elly Schlein.

Elly Schlein minimizza gli “schiaffi” di Conte

La leader Pd minimizza senza successo gli “schiaffi” di Giuseppe Conte: “Non li considero nemmeno come tali. Che ci sia competizione prima delle europee è fisiologico. Da parte mia non è mai arrivata una parola di polemica per le altre forze di opposizione. Le persone ci chiedono di costruire un’alternativa. La matematica non è un’opinione”. Aggiunge la Schlein: “Abbiamo la consapevolezza di non poter fare da soli. Stiamo crescendo, siamo cresciuti di sei punti, ma non bastiamo. Allora vogliamo parlare con le altre forze di opposizione, non solo con M5s. come facciamo a metterci insieme? Non certo aspettando di starci tutti simpatici a vicenda. Io non ho problemi con nessuno ma evidentemente qualche problema c’è? Siamo d’accordo sul salario minimo? Andiamo avanti su quello insieme. Siamo d’accordo a salvare la sanità pubblica dai tagli che questo governo sta facendo?”.