I cani, soprattutto quando sono cuccioli, sono dei rosicchiatori seriali. Avere qualcosa sotto i denti è uno tra i loro passatempi preferiti, tanto che risulta utile mettere sotto chiave quello a cui teniamo e che potrebbe diventare una facile preda per le loro fauci. In molti casi, questa tendenza è normale e può essere contenuta con la crescita e un’adeguata educazione. Quando però l’animale inizia a mordere tutto in maniera compulsiva e questa abitudine assume contorni distruttivi, allora è il caso di alzare la soglia di attenzione e comprendere perché il nostro cane ha un comportamento di questo genere, che potrebbe nascondere problematiche anche molto importanti.

Perché il mio cane morde tutto? Significato

Mordere è un’azione istintiva per un cane, che attraverso la pressione delle sue fauci comprende la tipologia di oggetto che si trova davanti attraverso la sua consistenza. Il morso quindi è un alleato per conoscere il mondo che lo circonda, al pari dell’olfatto e del gusto, principali strumenti per raccogliere informazioni.

Ma non solo. Quando il cane è un cucciolo, arriva il momento di cambiare la dentizione primaria, composta da denti da latte, con quella definitiva. Durante questa fase, che va da all, il cane, esattamente come avviene nei cuccioli di umano, ha fastidio o dolore alle gengive. Mordicchiare e massaggiare le gengive per quanto possibile con tutto quello che gli capita in bocca può essere un modo per alleviare questo disturbo.

Altro motivo per cui il cane è solito mordere gli oggetti è il gioco, attività che non smette mai di appassionarlo, anche quando ormai è diventato un esemplare adulto. In commercio, infatti, esistono giochi gommosi, alcuni anche sonori, o corde intrecciate di grande spessore, da sgranocchiare allegramente o da contendere al padrone tirando in una sorta di tiro alla fune.

Questi giocattoli sono utili per tenere il cane impegnato, assecondare la sua istintiva passione per il morso e spostare l’attenzione da elementi di arredo, peluche o abiti a cui siamo affezionati e che non vorremmo vedere mai finire in brandelli.

Perché il mio cane morde tutto? Disturbi comportamentali

Nei casi sopra descritti, la tendenza a mordere del cane non deve destare preoccupazione, in quanto fa parte della sua naturale propensione a usare la bocca come strumento di esplorazione dell’ambiente circostante o come gioco.

Mordere in maniera eccessiva e violenta gli oggetti potrebbe però anche essere il segnale di un disturbo comportamentale del cane, che va indagato in maniera adeguata.

Quando l’azione di mordere assume livelli compulsivi o distruttivi, questo comportamento potrebbe essere la manifestazione di alcune problematiche più complesse e profonde. Il cane potrebbe infatti manifestare un disagio fisico, come un dolore o un fastidio difficili da comunicare al proprio umano.

Se il comportamento distruttivo viene agito quando siamo fuori di casa e al nostro rientro troviamo brandelli di vestiti, scarpe rosicchiate o imbottiture sparse per la casa, questo potrebbe essere il segnale che il cane non ama essere lasciato da solo, oppure che la nostra lontananza dura troppo a lungo.

La noia o lo stress potrebbero essere altri aspetti da tenere in considerazione, conseguenza della nostra assenza, disattenzione, mancanza di amorevolezza o elevato livello di conflittualità in famiglia. Valutare la causa potrebbe così essere d’aiuto a tutti.

Perché il mio cane morde tutto? Quando intervenire

In questi casi, è necessario che il padrone si prenda maggiormente cura della bestiola, venendo incontro alle sue esigenze, anche emotive. In seconda battuta, ci si può rivolgere anche al veterinario specializzato in problemi comportamentali o a un istruttore riabilitatore per capire quali sono le strategie più opportune per arginare il problema e soprattutto risolvere il disagio del nostro amico a quattro zampe.

Quando l’eccesso di masticazione non è associato a un comportamento disfunzionale, potremmo essere di fronte a un caso di semplice maleducazione. Il cagnolino rosicchiatore seriale può allora essere sottoposto a un addestramento mirato, posto in essere o dal proprietario attraverso la tecnica del rinforzo positivo (premiare l’animale quando pone in essere il comportamento esatto) o chiedendo l’intervento mirato di un educatore.