Il gatto, quando arriva a una certa età, può iniziare a perdere i denti. Come avviene per gli umani, anche il felino percorre il suo ciclo di vita e in vecchiaia è costretto a rinunciare a qualche pezzo della sua affilata dentatura. Ci sono però dei casi in cui la perdita dei denti può essere il sintomo di una patologia, soprattutto se avviene quando il gatto non può ancora essere considerato in età senile. Scopriamo dunque come interpretare la caduta dei denti del nostro felino e quando è necessario chiedere l’intervento di un veterinario.

Cosa fare se il gatto perde i denti

Quando il nostro gatto perde i denti la prima cosa da fare è capirne la causa, soprattutto in base all’età. Durante i primi mesi di vita, il gattino arriva ad avere 26 denti da latte. Proprio come avviene per gli umani, tra il terzo e il settimo mese, il cucciolo perde la dentatura primaria per sostituirla con quella definitiva.

Quindi, i cuccioli perdono naturalmente i denti decidui. Se trovate qualche dentino in giro, dunque, non vi allarmate, perché fa parte dello sviluppo del micetto. Anzi, sarà molto difficile che vi imbattiate in un suo dente, in quanto l’animale tende ad ingoiarlo, senza conseguenze per la sua salute, esattamente come avviene per i cagnolini.

Il felino adulto sviluppa una dentatura composta da 30 denti. Quando l’animale si avvia alla vecchiaia, che può variare a seconda dagli esemplari e di solito inizia a manifestarsi a partire dai 12 anni, il gatto torna a perdere naturalmente i suoi denti, come avviene per gli anziani della razza umana.

Anche in questo caso è da considerarsi normale e l’unica cosa da fare è assicurarsi che il micio sia in grado di alimentarsi da solo. A questo scopo sarà opportuno permettergli di mangiare solo cibi morbidi, più facili da deglutire senza un’eccessiva masticazione.

Il gatto perde i denti: quando bisogna interpellare il veterinario

Come esposto in precedenza, è molto raro riuscire a rintracciare per casa il dente perso dal gatto, in quanto è più facile che l’animale finisca per inghiottirlo. Inoltre, risulta abbastanza difficile che il micio perda i denti per cause diverse da quelle relative al cambio della dentizione primaria da cucciolo e alla vecchiaia.

Se invece si verifica questa circostanza, si potrebbe pensare che il gatto abbia subito un trauma, magari sbattendo violentemente. In generale, è più facile che il felino sia soggetto a una serie di problematiche orali che si manifestano sotto forma di gengiviti e alitosi.

Più che perdere i denti, il micio potrebbe essere interessato dal complesso del granuloma eosinofilico, insieme di sintomatologie che si producono nella bocca e nelle mucose e sono il segnale di specifiche patologie, come allergie o infezioni.

Inoltre, il nostro gatto va di sicuro soggetto al comune mal di denti, anche se è piuttosto difficile da individuare. Il padrone dovrà osservare con molta attenzione il proprio animale domestico in modo da interpretare tutti i segnali che un comportamento anomalo potrebbero rivelare.

Smettere di mangiare, apatia o nervosismo, aumento della temperatura corporea, alitosi e riluttanza a farsi accarezzare in prossimità del musetto, sono tutti segnali che potrebbero farci sospettare un problema collegato alla zona della bocca in generale e di denti e gengive in particolare. In tal caso, solo il veterinario potrà analizzare l’insieme dei sintomi e capire come intervenire efficaciemente.

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