Se il ritorno in Europa, ventidue anni dopo, il Bologna lo ha già conquistato, la Champions League sarebbe la classica ciliegina sulla torta che renderebbe un campionato da fantastico a stratosferico, e Loris Pradella ha fiducia che ciò possa avvenire. “Le prospettive sono ottime”, analizza l’ex attaccante rossoblu, che un segno in questa realtà l’ha lasciato (126 presenze e 38 gol dal 1985 al 1988), così come sta facendo adesso la squadra di Thiago Motta.

Vietato guardare avanti o indietro, per far sì che la Champions League diventi realtà il Bologna “deve isolarsi senza fare calcoli, pensare di partita in partita”, spiega Pradella, che sul futuro di Thiago Motta è perentorio: “Non sono sicuro che vada via”. Ma se ciò dovesse accadere, in esclusiva a tag24 Loris Pradella ha fatto il nome del suo sostituto.

Bologna a un passo dalla Champions League, le parole di Loris Pradella a Tag24

Il ritorno in Europa è realtà, per la Champions bisogna aspettare ancora un po’. La vogli è sempre quella, lo ha dimostrato il pareggio per 1-1 contro l’Udinese; nonostante l’inferiorità numerica, i felsinei hanno mantenuto alta l’attenzione, rischiando anche di vincerla nel finale. Loris Pradella crede nel lieto fine.

D: Europa già conquistata, manca la Champions che sarebbe la ciliegina. Un peccato se non si dovesse materializzare.

R: Penso di sì, ma le prospettive sono buone. La matematica non dà certezza, ma i punti di vantaggio non sono pochi.

D: Per ottenere questo sogno la squadra deve guardare avanti, cercando di raggiungere la Juventus, oppure guardarsi dietro e mantenere i piedi a terra?

R: Nessuna delle due, devono guardare partita per partita, isolandosi da tutto il resto. Il traguardo è a portata di mano, ma ogni partita va giocata, cercando di vincere, poi si vedrà ciò che succederà. Basta pensare partita dopo partita, e penso anche che Thiago Motta sia dello stesso avviso.

D: Ci speri ancora in una permanenza del mister?

R: Ovviamente ha fatto un campionato stratosferico, poi tutto dipende anche da quelli che sono i programmi. Io dico perché non pensare ancora a Motta; le ambizioni ci sono, il livello è ottimo e potrebbe esserci una Champions da giocare. Penso che sarebbe gratificante anche per lui rimanere in una società quadrata per continuare a fare bene.

D: Quindi non sei convinto che se ne vada.

R: No, perché lo vedo come un allenatore ambizioso ma anche intelligente. Farà le sue valutazioni in tal senso, visto che metterà sul piatto della bilancia anche questa eventualità.

Un futuro da costruire

C’è attesa per la fine del campionato, per poi cominciare a progettare il futuro. C’è ambizione in casa Bologna, a prescindere dalla permanenza o meno di Thiago Motta. Se dovesse andar via, Loris Pradella saprebbe con chi sostituirlo.

D: Preferiresti lasciar andare Thiago Motta per confermare tutta la squadra, o punteresti su qualche cessione ma con la certezza di avere ancora il tecnico in panchina?

R: È la domanda da un milione di dollari. La risposta più ovvia sarebbe tenere tutti, ma penso anche che se si dovesse riuscire a centrare l’obiettivo Champions entrerebbero parecchi introiti che potrebbero essere investiti per rinforzare eventualmente la squadra.

D: È iniziato un progetto capace di far vedere un Bologna ai piani alti anche in futuro?

R: La società ha dimostrato di essere solida, tutti gli acquisti sono stati azzeccati, specie per quanto riguarda i giovani come Calafiori e Fabbian.

D: Se dovesse andare via Motta, ci sarebbe un nome che ti stuzzica per la panchina?

R: Devo essere onesto, non ci ho pensato. Su due piedi direi Palladino, che si sta confermando come un tecnico interessante.