Il tour elettorale di Matteo Salvini in vista delle prossime elezioni europee inizia con una profanazione. Tale, almeno, è ritenuta da alcuni rappresentanti della sinistra di Livorno. Stasera alle 21, infatti, il leader della Lega presenterà il suo libro “Controvento” in un uno dei luoghi simbolo delle battaglie operaiste livornesi, il teatro 4 Mori. Il quale, tradizionalmente, ha fatto da scenario alle iniziative soprattutto dei lavoratori del porto della città toscana organizzati nella Compagnia portuale. Ora, il fatto di vederlo riempito dal segretario leghista, considerato, in una nota dell’associazione, “esponente di un partito razzista, che candida con orgoglio – facendo riferimento al Generale Roberto Vannacci un personaggio che insulta le diversità e le differenze etniche, scambiando l’odio e il disprezzo con il diritto democratico al dissenso”, è stato preso come una sorta di provocazione. E sta spaccando la città.

Elezioni Europee 2024, tensione per Salvini stasera in tour elettorale nel teatro della sinistra livornese


Già ieri, il leader del Carroccio, nella sua diretta social, ha parlato di “comunisti che stanno facendo un pandemonio al grido ‘non vogliamo Salvini a Livorno!’, ‘via i fascisti!’ e ‘via i leghisti! Ma la città – ha fatto presente Salvini – non è di proprietà di qualche nostalgico con il pugno chiuso”. Oggi, invece, sul suo profilo Facebook, ha denunciato che molti manifesti della Lega sono stati stracciati o coperti di scritte.

Il comunicato ufficiale del teatro (che cita Pertini per giustificare la sua scelta)

Sta di fatto che per stasera a Livorno si temono contestazioni sul lietmotive ‘Livorno non si lega’. Tant’è che la direzione del 4 Mori è stata costretta a diramare un comunicato ufficiale:


“Apprendiamo con sconcerto delle reazioni per la concessione del teatro per la presentazione del libro di Matteo Salvini: gestire la direzione del Cinema Teatro 4 Mori riteniamo debba essere una cosa ben diversa dal seguire l’istinto personale. Possiamo non condividere in alcun modo il pensiero di chi si propone, ma nessuno mai, al 4 Mori, si vedrà limitare la libertà di espressione, nel rispetto assoluto del singolo e della comunità: ne va della democrazia della nostra città”.


La direzione del teatro livornese che stasera farà da scenario alla presentazione del libro di Salvini ha fatto ricorso a una famosa citazione dell’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini per giustificare la sua scelta:


“Lottate con passione, ma siate sempre tolleranti. Dico al mio avversario: Io combatto la tua idea contraria alla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu la possa esprimere sempre e liberamente”


Il teatro ha concluso poi la sua nota ufficiale con queste parole:

“In questo spirito abbiamo sempre vissuto e gestito il teatro quale polo culturale a disposizione della città, per le varie espressioni culturali e politiche”.

Livorno, dove la politica passa storicamente per i teatri

Al di là delle polemiche che accompagnano Salvini e il suo candidato di punta per le prossime Europee, il Generale Vannacci, è curioso notare come la politica, soprattutto a Livorno, passi per i suoi teatri. Il 4 Mori, stasera, è pronto a scrivere una nuova pagina in tal senso, ma già nel 1921, la scissione dei comunisti dal Partito socialista si consumò tra il teatro Goldoni e il teatro San Marco, dove nacque il Partito Comunista Italiano.