Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto il 26 aprile che ha trasferito il controllo delle filiali di Ariston e Bosch a Gazprom Domestic Systems, una società del gruppo statale russo Gazprom. A seguito dei recenti provvedimenti del governo russo nei confronti delle due aziende, oggi, 2 maggio, è stata convocata una riunione del Tavolo di lavoro alla Farnesina. L’attivazione del tavolo è stata proposta dal vicepresidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Caso Ariston, Tajani ha presieduto il tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia
Dopo le misure adottate dalle autorità russe nei confronti delle aziende straniere, tra cui Ariston Thermo Group, il ministro Tajani ha presieduto stamattina il tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia presso la Farnesina.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti di Confindustria, ICE, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Finanze, associazioni di categoria e aziende con investimenti significativi nella Federazione russa.
Il ministro Tajani: “Ci siamo attivati con l’Ue sul tema delle sanzioni a Mosca”
Il ministro Tajani ha dichiarato che l’ambasciata ha reagito prontamente, sottolineando l’importanza di fornire rassicurazioni anche alle altre aziende. Durante il corso dell’incontro, Tajani ha affermato:
Ci troviamo di fronte a un quadro complesso e il dialogo tra governo e imprese è fondamentale. Cerchiamo di avere un approccio concreto nel tentativo di risolvere i problemi. La nostra ambasciata a Mosca sta facendo tutto il possibile, è stato convocato l’ambasciatore russo in Italia al quale sono state manifestate le nostre perplessità. Ci siamo attivati anche con l’Unione europea. Perché il tema delle sanzioni può essere affrontato solo nel contesto comunitario.
Tajani ha sottolineato che il caso Ariston non è un evento isolato, ricordando che Mosca ha preso il controllo di altre venti imprese europee, tra cui la danese Carlsberg e la tedesca Bosch. Il ministro ha aggiunto che sono stati coinvolti i partner riguardo alla mossa della Russia, definendola “una violazione del diritto internazionale”.
Tajani: “L’Italia vuole rispetto al diritto internazionale”
Antonio Tajani, durante un incontro di Forza Italia Calabria a Lamezia Terme, ha sottolineato l’importanza di proteggere le imprese italiane e garantire loro la continuità nell’operare in Russia in modo legittimo:
Dobbiamo fare in modo che le nostre imprese possano essere protette, e che le nostre imprese continuino legittimamente a lavorare in Russia.
Tajani ha ricordato che il 29 aprile l’ambasciatore russo, Alexey Paramonov, è stato convocato alla Farnesina. In quell’occasione, le autorità italiane hanno espresso un forte disappunto per le misure adottate da Mosca. Ha affermato la volontà di continuare il dialogo e proteggere le imprese che operano in Russia, dichiarando:
Adesso noi vogliamo mettere a disposizione di tutte le nostre imprese gli strumenti della diplomazia e della politica per far capire anche alla Federazione russa che queste imprese hanno dietro di loro un governo che sostiene e vuole far rispettare il diritto internazionale, sia pure in un momento difficile. Ma noi non abbiamo mai rotto le relazioni con la Federazione russa, non siamo in guerra con la Federazione russa, condanniamo soltanto l’invasione dell’Ucraina.
Ha, inoltre, menzionato l’intenzione di istituire un tavolo permanente.