Gli occhi di tutta Italia sono puntati sull’Europa e sulla Conference League, ma a Bologna si pensa solo al campionato e al prossimo impegno. Domani la squadra di Thiago Motta scenderà in campo per aprire la 35° giornata di Serie A, nell’anticipo del venerdì sera contro il Torino. In palio ci sono 3 punti pesantissimi per la corsa Champions e dopo aver lasciato qualcosa contro l’Udinese, i rossoblù non possono più permettersi di sbagliare. Il traguardo che all’inizio dell’anno sembrava impossibile, ora è a un passo e Zirzkee e compagni non vedono l’ora di poter festeggiare. E’ proprio per questo che non dovranno sottovalutare nulla. Per commentare Torino-Bologna e il futuro di Thiago Motta, Marcello Castellini, che con i felsinei ha disputato 6 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Torino-Bologna, Castellini a Tag24
Quattro giornate al termine di un traguardo che per il Bologna sarebbe storico. La Cenerentola della nostra Serie A non ha certo perso la scarpetta, non è crollata e non ha mollato, neanche allo scoccare della mezzanotte. La Champions League ora è a un passo, ma guai a mollare proprio adesso. Ai rossoblù serve ancora qualche punto per poter festeggiare e Thiago Motta spera di poter conquistare i primi 3 già domani, quando affronterà il Torino. La squadra di Juric ha sicuramente meno motivazioni, ma non sarà semlice da battere. Stadio Grande Torino, fischio di inizio in programma alle ore 20.45 di venerdì 3 maggio. Per commentare la sfida di apertura della 35° gironata di campionato, Torino-Bologna, Castellini, che con i felsinei ha passato gli anni più importanti della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Bologna aprirà la 35° giornata di campionato. Quali sono le difficoltà del match contro il Torino?
“Le difficoltà ci sono, non sarà certo una partita semplice. Il Torino è una buona squadra e ora siamo arrivati al rush finale. Il Bologna mi sembra molto concentrato perché vuole ottenere un obiettivo che sarebbe storico. Tutti si augurano che possano riuscirci, ma il match di domani è molto insidio e le difficoltà sono parecchie. Il Toro è preparato molto bene e Juric è un allenatore sempre complicato da affrontare. Arrivati a questo punto però, nel finale di stagione, non ci sono partite facili per motivazioni diverse”.
Contro la Roma il Bologna ha fatto una grande prestazione, mentre contro l’Udinese ha incontrato parecchie difficoltà. Il Bologna Inizia ad essere stanco?
“Secondo me no, non ho visto un Bologna stanco. Chiunque può andare incontro ad una giornata in cui si è meno brillanti rispetto alle partite precedenti, ma io ho visto un gruppo carico, soprattutto sotto l’aspetto motivazionale. Il Bologna è una delle squadre che ha tenuto di più la barra dritta nel corso di tutto il campionato e un leggero calo ci può anche stare, ma io non vedo una squadra stanca. Anzi, vedo una formazione che vuole lottare con le unghie e con i denti per l’obiettivo finale”.
L’insidia principale si chiama Zapata?
“Zapata è sicuramente un cliente difficile, un giocatore esperto, che viene da una squadra importante com’è l’Atalanta, ma non è l’unico pericolo. Il Torino gioca bene, è una squadra rognosa è difficile da affrontare. Ne faccio più il discorso di squadra che di singoli”.
La Champions e il futuro
L’obiettivo è evidentemente la Champions. Guardando alla classifica pensi che il Bologna abbia già un piedino dentro, oppure è ancora troppo presto?
“E’ ancora tutto aperto ed è presto, ma tra quelle che stanno lottando per la Champions credo che il Bologna sia quella messa meglio. Per scaramanzia non è ancora corretto dire che sia dentro, ma un piedino ce lo ha già messo, anche grazie all’ ufficialità del posto in più per la Serie A. Questa squadra se lo meriterebbe, per tutto quello che ha fatto vedere nell’arco di una stagione intera. Non si deve cantare vittoria troppo presto però”.
A prescindere da come finirà e dal traguardo che il Bologna riuscirà a raggiungere, pensi che il futuro di Thiago Motta sia già scritto?
“Non ho parlato con nessuno e non ho notizie in merito, ma credo proprio di sì. Sono convinto che lui abbia già deciso e che abbia le idee ben chiare sul suo futuro, a prescindere dall’obiettivo che raggiungerà con il Bologna. Thiago Motta mi sembra una persona chiara, decisa e quadrata e non cambierà idea in base alla Champions League o meno. Sono piuttosto convinto che abbia deciso di andar via, ma ripeto, non ho nessuna notizia concreta e nessuna certezza. Se invece dovesse decidere di rimanere sarei molto contento, come lo sono stato quando gli è stata affidata la squadra in mano. Ero curioso di vedere cosa avrebbe fatto e ha fatto un lavoro spettacolare”.
Una società molto solida, uno scouting di livello, il ruolo di Sartori e della dirigenza rossoblù. Questa stagione del Bologna rischia di essere un unicum, oppure può aprire un ciclo?
“Non conosco personalmente Sartori, ma lavorativamente parlando lo conosciamo tutti e sono convinto che abbia messo su un progetto a lungo termine. Non mi aspettavo che ci mettesse così poco a raggiungere questi risultati e il Bologna ha accelerato molto i tempi. Credo che si possa aprire un ciclo perché questa è una società solida, con un presidente serio e uno scouting fatto da persone competenti che stanno lavorando anche sui giovani. Mi auguro che il club possa mantenere questo livello, così alto, per molti anni”.