Una recente ricerca ha rivelato che arrabbiarsi può aumentare il rischio di infarto e ictus, evidenziando l’importanza di gestire le emozioni per mantenere una buona salute cardiovascolare.

Lo studio indica che le esplosioni di rabbia possono innescare reazioni fisiologiche che mettono a dura prova il cuore e i vasi sanguigni, come l’aumento della pressione arteriosa e del battito cardiaco. Questi cambiamenti possono contribuire a un maggiore rischio di eventi cardiovascolari, soprattutto nelle persone già predisposte a problemi di salute.

Scendiamo nei dettagli e scopriamo come la rabbia può influenzare il sistema cardiovascolare.

Nuova ricerca shock: arrabbiarsi aumenta il rischio di infarto e di ictus

Un recente studio ha dimostrato che la rabbia ha un impatto sulla salute vascolare, distinto da altre emozioni negative come tristezza o ansia. Mentre gli effetti della rabbia possono essere temporaneamente reversibili, episodi ripetuti potrebbero aumentare il rischio di problemi cardiovascolari a lungo termine.

I risultati, pubblicati sul Journal of the American Heart Association, gettano nuova luce sul legame tra salute mentale e salute fisica. Secondo Daichi Shimbo, MD, cardiologo e professore di medicina presso il Dipartimento di Cardiologia dell’Irving Medical Center della Columbia University, c’è qualcosa nella rabbia che è “cardiotossico”, il che potrebbe spiegare perché questa emozione è associata a un maggiore rischio di malattie cardiache.

Abbiamo scoperto che la rabbia, tra tutte le emozioni che abbiamo esaminato, ha avuto un impatto negativo sulla salute vascolare. Potrebbe essere un meccanismo attraverso il quale la rabbia è collegata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari“, ha affermato Shimbo.

Questi risultati suggeriscono che la gestione della rabbia può essere cruciale per la salute del cuore, sottolineando l’importanza di strategie per controllare le emozioni e ridurre lo stress.

La rabbia può diminuire la funzione vascolare

Il team di Daichi Shimbo, MD, ha condotto uno studio che utilizza un approccio traslazionale, noto anche come ricerca “da banco a letto”, che mira a colmare il divario tra esperimenti di laboratorio e applicazioni cliniche. L’obiettivo dello studio era esplorare il legame tra stati emotivi e salute delle cellule endoteliali, che rivestono l’interno dei vasi sanguigni e sono fondamentali per la salute vascolare.

Abinash Achrekar, MD, vicepresidente esecutivo della divisione di cardiologia presso l’Università del New Mexico, spiega che i vasi sanguigni non sono semplici tubi, ma organi attivi che possono migliorare o peggiorare la nostra salute cardiovascolare a seconda delle loro condizioni.

Lo studio di Shimbo ha coinvolto 280 adulti sani assegnati casualmente a uno dei quattro gruppi, ognuno dei quali evocava emozioni specifiche: “rabbia”, “ansia”, “tristezza” o una condizione emotivamente neutra. I partecipanti sono stati guidati a ricordare esperienze legate a queste emozioni.

Dopo la sessione, i ricercatori hanno valutato la salute delle cellule endoteliali utilizzando marcatori sierologici e hanno testato l’iperemia reattiva, che misura la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi e aumentare il flusso sanguigno dopo un’occlusione.

I risultati hanno mostrato che la rabbia influisce negativamente sulla salute delle cellule endoteliali, riducendo la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi e limitando il flusso sanguigno. Questo effetto durava fino a quaranta minuti dopo l’episodio di rabbia, per poi tornare ai valori normali.

La rabbia può avere un impatto significativo sul corpo e sulla mente, ma spesso non viene considerata seriamente nelle discussioni sulla salute mentale. Si tratta di un’emozione potente che attiva la risposta “lotta o fuga” del corpo, coinvolgendo l’amigdala, una struttura cerebrale fondamentale per le emozioni.

Quando ci si arrabbia, il corpo rilascia catecolamine, che sono ormoni dello stress come dopamina, epinefrina (adrenalina) e norepinefrina (noradrenalina). Questi ormoni inducono cambiamenti fisiologici come aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna.

Uno studio condotto da ricercatori di Harvard nel 2014 ha scoperto che dopo un episodio di rabbia, c’è un rischio maggiore di eventi cardiovascolari come infarto o ictus, specialmente nelle prime due ore successive all’esplosione emotiva. Lo studio ha anche mostrato che più spesso una persona sperimenta episodi di rabbia, maggiore è il rischio di eventi cardiovascolari.