Avanti tutta sull’energia nucleare: è l’impegno che si prende il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dicendo che entro la legislatura intende avere pronto il quadro di norme giuridiche sulla questione. La definizione giuridica è, infatti, fondamentale per il ritorno all’energia nucleare nel nostro Paese.
Nucleare di quarta generazione, Pichetto Fratin sulle norme giuridiche: “Tutto pronto entro la fine del decennio”
Il ritorno al nucleare è davvero una priorità del governo Meloni. Non bastassero le uscite entusiaste del vicepremier Matteo Salvini, che arriva a volere un reattore nella sua Milano, ci sono le dichiarazioni sempre più convinte da parte del ministro deputato sulla questione, Gilberto Pichetto Fratin.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dichiara che i lavori proseguono e indica già la prima deadline in questo senso legata al quadro giuridico sulla materia che, dice, intende definire entro la fine di questa legislatura.
“Questo è il mandato del governo e del Parlamento. Sto agendo con un gruppo di lavoro che deve occuparsi del quadro giuridico. Se vuoi comprarti uno small modular reactor (i mini reattori modulari a fissione, n.d.r.), deve esserci un quadro giuridico compatibile”.
Il calcolo del ministro si basa sui tempi previsti per l’ingresso in produzione dei reattori di quarta generazione, spiegando come la newcleo sia, nel nostro Paese, la società più avanzata in questo senso, con il suo lavoro sul raffreddamento a piombo fuso, ritenuto più sicuro rispetto all’acqua.
“Il prodotto non c’è ancora. Ci vorranno due, tre o quattro anni. Si parla di avere le condizioni di produzione di questi piccoli reattori alla fine di questo decennio. Vuol dire che in questa legislatura dobbiamo avere tutto a posto”.
Il ministro sul G7 Ambiente: “Risultati importanti su carbone e transizione”
L’impegno di Pichetto Fratin per l’arrivo del nucleare sostenibile in Italia rientra nel quadro più ampio della battaglia per l’energia pulita, su cui era incentrato il G7 Ambiente, Clima ed Energia, che si è svolto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria a Torino.
Un meeting i cui risultati soddisfano il ministro, soprattutto per quanto riguarda la decarbonizzazione, obiettivo fondamentale per i 7 grandi.
“L’obiettivo sul carbone vale per i 7 Paesi più industrializzati. I sette vogliono essere leader, e porteranno questo argomento alle conferenze Onu sul clima. Poi c’è tutta la parte di proposte su transizione, clima e adattamento, che va portato in ambito Cop. Ecco perché parliamo con la Carta di Venaria di ponte tra Cop28 e Cop29”.
Su questo tema, Pichetto Fratin ringrazia soprattutto Paesi come la Germania e il Giappone, che hanno promesso la chiusura delle centrali a carbone entro il 2035.
Infine, altra nota positiva è stata rappresentata dalla nuova importanza riconosciuta all’economia circolare, “messa al centro – spiega il ministro – come nuova miniera di materie prime“.