Un recente sondaggio condotto da BiDiMedia tra il 20 e il 24 aprile 2024 sulle elezioni regionali 2024 in Piemonte, con un campione rappresentativo di 1.000 intervistati piemontesi, ha esaminato la percezione degli elettori riguardo all’operato e alla fiducia nei candidati per le elezioni regionali. Andiamo prima a riepilogare quando si vota, come funziona la legge elettorale e chi sono i candidati in corsa.

Elezioni Regionali Piemonte 2024: data voto e candidati

Le elezioni regionali in Piemonte si terranno l’8 e il 9 giugno 2024, contemporaneamente alle elezioni europee e al primo turno delle elezioni amministrative. Gli orari di voto sono:

• Sabato 8 giugno: 15:00 – 23:00
• Domenica 9 giugno: 07:00 – 23:00

Lo spoglio seguirà l’ordine: europee, regionali e infine amministrative.

Il Consiglio regionale ha modificato la legge elettorale nel luglio 2023. 40 seggi vengono assegnati con sistema proporzionale e 10 con sistema maggioritario. La ripartizione è:

• Torino: 21;
• Cuneo: 5;
• Alessandria: 4;
• Novara: 3;
• Asti: 2;
• Biella: 2;
• Vercelli: 2;
• Verbano-Cusio-Ossola: 1.

In merito al premio di maggioranza, la coalizione vincente ottiene:

• Almeno 28 seggi se vince con meno del 45% dei voti validi.
• Almeno 30 seggi se vince con il 45-60%.
• Almeno 32 seggi se vince con oltre il 60%.

Infine, nessun sesso può superare il 60% dei candidati e viene introdotta la preferenza di genere, consentendo fino a due preferenze per sesso.

In merito ai candidati, per il centrodestra Alberto Cirio si ricandida, ottenendo il sostegno della sua coalizione. Per il centrosinistra troviamo Gianna Pentenero, attuale assessora di Torino, che sarà la candidata del Partito Democratico. Infine, Sarah Disabato, capogruppo in Regione, sarà la candidata del Movimento 5 Stelle.

Elezioni regionali Piemonte 2024: conoscenza e fiducia nei candidati

Il sondaggio BiDiMedia realizzato per Lo Spiffero ha analizzato il livello di conoscenza e di fiducia degli elettori nei confronti dei candidati alla presidenza della Regione Piemonte.

• Alberto Cirio: l’attuale presidente della regione, Alberto Cirio, è stato valutato positivamente dal 41% degli intervistati, con il 14% che lo valuta molto positivamente. Tuttavia, il 51% esprime una valutazione negativa o molto negativa. La fiducia in Cirio è alta per il 20% degli intervistati, mentre il 34% non ha alcuna fiducia in lui.
• Gianna Pentenero: la candidata di centrosinistra, Gianna Pentenero, gode di una fiducia elevata da parte del 13% degli intervistati e di un livello di fiducia moderata dal 24%. Tuttavia, il 56% esprime una valutazione negativa o assente.
• Sarah Disabato: la candidata del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato, ha un tasso di fiducia del 10% e una valutazione negativa o assente dal 68% degli intervistati.

Preferenze di voto per i candidati

Il sondaggio ha anche esaminato le preferenze di voto per i candidati alle elezioni regionali. Nella tabella seguente, le risposte del campione intervistato:

Preferenze di voto per le liste

Per quanto riguarda le intenzioni di voto per le liste in vista delle regionali piemontesi, gli elettori hanno risposto nel modo seguente:

Elezioni regionali Piemonte 2024: impatto delle vicende giudiziarie sul voto

Il sondaggio ha anche indagato la consapevolezza delle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto esponenti del PD piemontese:

• Il 49,6% degli intervistati è a conoscenza della vicenda in modo approfondito.
• Il 49,8% ritiene che danneggerà il PD nelle elezioni regionali.

Alla domanda se questa vicende potrebbe portare a un cambiamento di voto, gli elettori del PD nel 2022 che conoscono la vicenda si accerchiano attorno al proprio partito. Il 74,6%, infatti, ovvero 3 elettori PD su 4, hanno detto che non cambieranno il voto, mentre il 7,5% lo ha già fatto e il 3,9% lo potrebbe fare. Il 14%, infine, non ha saputo dare una risposta.

Verso le elezioni europee 2024: intenzioni di voto in Piemonte

Per le elezioni europee, Fratelli d’Italia continua a guidare con il 27,7%, seguito dal Partito Democratico con il 20,6%. Sopra la soglia del 4%, che ricordiamo essere la soglia di sbarramento per le europee, troviamo sia Stati Uniti d’Europa (6,1%), sia Alleanza Verdi e Sinistra (4,5%), sia Azione (4,4%).