Il decreto legge “Coesione”, varato il 30 aprile 2024 dal Consiglio dei ministri del governo di Giorgia Meloni, contiene misure e incentivi a sostegno dell’occupazione anche nel settore del lavoro autonomo. Per i lavoratori non alle dipendenze, infatti, sono previsti dal provvedimento di legge due misure. La prima riguarda l’auto-impiego per i lavoratori autonomi delle regioni del Centro e del Nord Italia; la seconda è la misura di Investire al Sud, Resto al Sud 2.0.

La platea dei contribuenti interessati alle due misure è la medesima. Ecco, dunque, a cosa servono le due misure, chi può richiedere i bonus e quali sono le novità attese per l’anno 2024.

Incentivi occupazione lavoro autonomo 2024 dal Dl ‘Coesione’: quali sono i bonus previsti?

Il decreto legge “Coesione” ha previsto anche delle misure a sostegno dell’occupazione del settore autonomo. Ne parla, nel dettaglio, l’articolo 16 del provvedimento, il quale recita: “Ai fini della promozione dell’inclusione attiva e dell’inserimento al lavoro sono definite specifiche azioni a sostegno dell’avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali, nell’ambito della strategia nazionale delle politiche attive del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tali azioni sono finanziate a valere sul Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali e dei criteri di ammissibilità del predetto Programma, e a valere sulle risorse della Misura 5 del Pnrr dedicate alle politiche attive collegate al programma GOL Garanzia di occupabilità dei lavoratori”.

Incentivi occupazione autonomo 2024, ecco le due misure in arrivo

Le due misure in arrivo quali incentivi per i lavoratori autonomi sono le formule di:

  • auto-impiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia;
  • Investire al Sud (Resto al Sud 2.0).

Bonus per i lavoratori autonomi 2024, chi può richiedere gli aiuti?

Per tutte e due le misure di bonus a sostegno dell’occupazione e del lavoro degli autonomi, è necessario considerare chi siano i destinatari degli interventi. Nel dettaglio, potranno presentare domanda degli incentivi:

  • i giovani entro i 35 anni di età;
  • i disoccupati da almeno un anno;
  • i soggetti che si trovino nelle condizioni di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione;
    • rientrano nella precedente classificazione i soggetti definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
    • i soggetti inattivi, come definiti dal piano precedente;
  • le donne inoccupate, disoccupate e inattive;
  • i disoccupati che fruiscano degli ammortizzatori sociali destinatari delle misure del programma di Garanzia attiva per l’occupabilità dei lavoratori (Gol).

Quali sono le azioni e le iniziative finanziate dal governo in tema di occupazione?

I successivi articoli 17 e 18 del decreto legge “Coesione” fissano quali siano le misure e le iniziative che sono ammissibili al finanziamento degli incentivi stanziati dal Consiglio dei ministri. Tali iniziative sono in comune per entrambe le misure, sia nel caso dell’auto-impiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia che nel caso di Investire al Sud. Nel dettaglio, tali iniziative consistono:

  • nell’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività di cui al comma 1 definita su base territoriale e di concerto con le Regioni interessate, in coerenza con il Programma Giovani, Donne e Lavoro e con il programma GOL;
  • il tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti di cui al comma 3 nell’avvio e nello svolgimento delle attività di cui al comma 1;
  • interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi in favore dei soggetti di cui al comma 3 per l’avvio delle attività di cui al comma 1.

Qui le informazioni sul bonus 130 per cento sulle nuove assunzioni del 2024 e su come effettuare il calcolo della maxi deduzione fiscale considerando la variazione in positivo dell’occupazione e la detrazione fiscale corrispondente ai maggiori costi del personale impiegato.