Continuano le proteste pro Palestina nei campus universitari negli Usa. Durante la notte tra l’1 e il 2 maggio, si sono verificati scontri violenti tra i filo palestinesi e i contro manifestanti all’Ucla. Poche ore prima la polizia aveva fatto irruzione in un edificio occupato da manifestanti contrari alla guerra all’Università Columbia. Sono state arrestate centinaia di persone in diversi campus di tutti gli Usa.
Usa, le proteste pro Palestina nei campus universitari
Gli agenti di polizia di New York hanno fatto un’irruzione all’Università Columbia nella serata di ieri, 1 maggio e hanno arrestato quasi 100 persone. Hanno dichiarato il campus libero poco prima di mezzanotte. Le forze dell’ordine saranno presenti nel campus fino al 17 maggio, due giorni dopo le lauree. Le proteste continuano anche all’Ucla.
All’Ucla sono scoppiati scontri violenti. Un gruppo mascherato ha assalito un accampamento filo palestinese. L’università ha interrotto le lezioni. Il governatore della California, Gavin Newsom, ha condannato la violenza e ha affermato in un post su X che “Il diritto alla libertà di parola non si estende all’incitamento alla violenza, al vandalismo o all’illegalità nel campus”.
Governor @GavinNewsom statement on the violence that unfolded at @UCLA.
— California Governor (@CAgovernor) May 1, 2024
The right to free speech does not extend to inciting violence, vandalism, or lawlessness on campus. pic.twitter.com/6XCicntdEp
Oltre alla Columbia e all’Ucla, le proteste persistono in decine di campus universitari in tutto il paese. La polizia ha smantellato gli accampamenti al Dartmouth College nel New Hampshire e all’Università del Texas a Dallas. Durante la notte, sono state arrestate decine di persone alla Northern Arizona University e alla Fordham University a Manhattan. Gli amministratori dell’Università statale della California hanno affermato che gli studenti potranno continuare a manifestare finché rimarranno pacifici.
Biden mantiene il silenzio
Il media locali affermano che nell’ultima settimana sono stati arrestati più di 1300 manifestanti in tutto il paese. Queste proteste rappresentano una sfida importante per il presidente Biden, che sta conducendo la campagna per le elezioni presidenziali di novembre 2024.
Mentre la tensione nei campus continua a crescere, il presidente ha commentato le proteste più di una settimana fa, durante un evento per la giornata della Terra. Biden ha condannato sia “le proteste antisemite” sia “coloro che non comprendono cosa sta succedendo ai palestinesi”.