Guerra a Gaza, almeno 2.000 arresti nei campus Usa per proteste pro-Gaza. Bandiere della Palestina vietate all’Eurovision
Botta e risposta fra Israele e l’ONU, dopo i recenti avvenimenti relativi alla guerra a Gaza. Secondo il governo di Tel Aviv, infatti, alle Nazioni Unite non interesserebbe il sangue israeliano versato, ma in conferenza stampa il portavoce Stephane Dujarric ha dichiarato di “non sentirsi offeso” da tali insinuazioni.
Nella notte, le forze dell’ordine hanno intimato agli studenti filo-palestinesi dell’UCLA, l’Università della California a Los Angeles, di sgomberare il presidio: davanti al diniego dei manifestanti, la polizia ha sparato proiettili di gomma. Stessa cosa è avvenuta all’Università dell’Arizona, dove gli studenti avevano occupato alcuni edifici del campus.
Bandiere della Palestina vietate all’Eurovision
L’Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l’evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che “possa disturbare il successo dell’evento” non sarà permesso.
2.000 arresti nei campus Usa per proteste pro-Gaza
Almeno 2.000 persone sono state arrestate nei campus americani nell’ambito delle proteste pro-Gaza. In California ci sono stati 200 fermi.
Binder nuovo capo dell’intelligence militare di Israele
L’Idf ha annunciato la nomina del generale Shlomi Binder a capo dell’intelligence militare dell’esercito. Binder prende il posto del suo pari grado Aharon Haliva dimessosi dall’incarico lo scorso 22 aprile.
Hamas chiede fine incondizionata dei combattimenti
Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe sottoposto alcune richieste specifiche ai mediatori egiziani nel negoziato con Israele. Lo dice l’emittente israeliana Channel 12 citando fonti anonime di Hamas. Secondo l’emittente, Sinwar chiede la garanzia della fine della guerra e “un impegno scritto per la fine incondizionata dei combattimenti”.
Inoltre il capo di Hamas vuole specifiche garanzie sui materiali che non saranno ammessi a Gaza per la sua ricostruzione. Presumibilmente, sostiene la tv israeliana, questo servirebbe a garantire che Hamas sia in grado di ricostruire i suoi tunnel e altre infrastrutture militari.
L’UNICEF afferma che i bisogni nutrizionali dei bambini e delle donne incinte non sono soddisfatti a Gaza
L’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia afferma che la maggior parte dei bambini piccoli e delle donne incinte nella Striscia di Gaza non sono in grado di soddisfare i propri bisogni nutrizionali di base.
Solo un rivolo di aiuti umanitari è entrato nel territorio palestinese il 7 ottobre, quando l’attacco mortale di Hamas nel sud di Israele ha innescato la guerra. Ogni giorno entrano meno di 200 camion di aiuti, meno della metà del livello prebellico, e i gruppi umanitari affermano che i combattimenti ostacolano la distribuzione.
La Turchia sospende tutti gli scambi commerciali con Israele
La Turchia ha sospeso giovedì tutte le esportazioni e importazioni con Israele, hanno detto due funzionari turchi a conoscenza della questione, secondo un rapporto di Bloomberg News.
Katz: “Erdogan rompe accordi commerciali, è dittatore”
“Erdogan sta rompendo gli accordi, bloccando i porti per le importazioni e le esportazioni israeliane. Questo è il modo in cui si comporta un dittatore, ignorando gli interessi del popolo e degli uomini d’affari turchi e ignorando gli accordi commerciali internazionali“. E’ il messaggio postato su X dal ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, dopo che Bloomberg ha rivelato che Ankara ha bloccato completamente gli scambi commerciali con lo Stato ebraico.
“Ho dato mandato al direttore generale del ministero degli Esteri israeliano di impegnarsi immediatamente con tutte le parti interessate del governo per creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri Paesi. Israele emergerà con un’economia forte e audace. Noi vinciamo e loro perdono“, ha assicurato il capo della diplomazia dello Stato ebraico.
Due palestinesi, tra cui un chirurgo del complesso medico Al-Shifa di Gaza, muoiono durante la detenzione
La Commissione per gli affari dei prigionieri palestinesi e la Società dei prigionieri palestinesi hanno annunciato oggi la morte di due detenuti palestinesi di Gaza nelle carceri israeliane. Uno di loro era il dottor Adnan Ahmad Al-Bursh, 50 anni, capo del dipartimento di ortopedia presso il complesso medico Al-Shifa a Gaza.
L’altro è stato identificato come Ismail Abdul Bari Khader, 33 anni.
Attacchi aerei israeliani uccidono 10 palestinesi, compreso un bambino, a Gaza
Almeno 10 civili, tra cui un bambino, sono stati uccisi e molti altri feriti questo pomeriggio mentre gli aerei da guerra israeliani hanno colpito diverse località nel nord, nel centro e nel sud di Gaza, secondo fonti locali.
Biden non ritiene Guardia Nazionale debba intervenire campus
Il presidente degli Stati Uniti ha detto che non ritiene che la Guardia Nazionale debba intervenire per sedare le proteste nei campus universitari statunitensi per la guerra a Gaza. Lo ha detto rispondendo a una domanda, terminato il suo breve discorso alla stampa, dalla casa bianca, sulle manifestazioni degli studenti. Pensa che la Guardia Nazionale debba intervenire? E Biden ha risposto secco:
“No. Da presidente -ha aggiunto, parlando dalla Casa Bianca devo difendere la libertà di espressione, ma anche la legge e l’ordine. È un mio obbligo come presidente degli Stati Uniti e ai sensi della Costituzione”
Biden: “Tuteliamo proteste pacifiche, non quelle violente”
Il presidente americano, Joe Biden, ha rotto il silenzio sulle proteste pro-Gaza nei campus americani. Biden ha detto di accettare ogni forma di protesta pacifica, condannando invece ogni forma di violenza.
“La legge e la libertà di parola devono essere sostenute. Le proteste pacifiche sono tutelate in America, il vandalismo e le proteste violente no. Il diritto alla protesta non significa diritto al caos”.
Netanyahu: “Faremo il necessario per battere Hamas, anche a Rafah”
Il premier Benyamin Netanyahu ha ribadito la piena lotta ad Hamas con tutti gli strumenti a disposizione. Tra questi rientra anche l’imminente offensiva a Rafah.
“Faremo ciò che è necessario per vincere e sconfiggere il nostro nemico, anche a Rafah. C’erano e ci sono differenze di opinione dentro di noi riguardo alle azioni in arene lontane e vicine. Ma alla fine della discussione la decisione è stata presa. Abbiamo agito lì e agiremo anche qui“.
Usa: “Da Hamas nessuna risposta ufficiale su intesa”
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha parlato della situazione in Medio Oriente in un incontro con alcuni giornalisti.
“Hamas non ha ancora dato nessuna risposta ufficiale sull’accordo per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco. Intanto la costruzione del molo temporaneo a Gaza è stata completata“.
Onu: “30-40 miliardi per la ricostruire della Striscia di Gaza”
Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite ha cercato di stimare a quanto ammonterebbe la ricostruzione della Striscia di Gaza. La cifra, come sottolineato dal direttore dell’ufficio regionale per gli Stati arabi dell’UNDP, è davvero importante.
“Le stime per la ricostruzione di tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari. La portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale“.
Gli israeliani hanno messo in guardia dal recarsi a Malmö per l’Eurovision
Il quartier generale della sicurezza nazionale ha aumentato l’allerta per i viaggi degli israeliani a Malmö, in Svezia, in occasione dell’Eurovision che si terrà la prossima settimana. L’avvertimento per Malmö è stato elevato dal livello 2 al livello 3.
Erdogan: “Nei campus americani torture e linciaggi”
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha commentato l’intervento della polizia in alcune università statunitensi, dove da settimane proseguono le proteste pro Palestina:
In America studenti e accademici sono vittima di torture e linciaggi. In alcune prestigiose universita’ studenti e accademici stanno protestando contro il massacro in corso. Per questo motivo sono vittime di torture e violenza. Accademici e rettori perdono il posto e vengono linciati cosi’ come gli studenti. Nessuno dice una parola, aspettano solo che la situazione si plachi. Abbiamo scoperto che e’ Israele a fissare il limite al concetto di democrazia in occidente.
Usa, decine di manifestanti arrestati all’Ucla
Decine di manifestanti sono stati arrestati nell’Università della California. Secondo quanto riportato dai cronisti della Cnn, gli agenti della California Highway Patrol hanno fermato i ragazzi che cercavano di rinforzare la barricata. I poliziotti li hanno poi portati sugli autobus a circa un miglio dal campus.
Colombia: “La rottura con Israele non è contro il popolo ebreo”
Il ministero degli Esteri colombiano ha diramato un comunicato ufficiale attraverso cui ha ufficializzato la rottura con Israele. Tra i principali motivi c’è il mancato rispetto dei “principi di distinzione, proporzionalità e precauzione, base del diritto internazionale umanitario”.
“La rottura delle relazioni della Colombia con Israele, effettiva da oggi è diretta esclusivamente alla sua dimensione diplomatica e mai contro il popolo israeliano o contro le comunità ebraiche, poiché siamo uniti da legami storici e da un’amicizia che persisterà. La Colombia non ha mai smesso di insistere sulla necessità di ottenere un cessate il fuoco, l’immediata liberazione degli ostaggi e l’ingresso di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza“.
Israele, la riunione del gabinetto di guerra sarà alle 18:30
Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà alle 18:30 di oggi, le 17:30 in Italia. Tra i principali argomenti sul tavolo c’è l’accordo con Hamas sugli ostaggi da liberare. L’incontro di stasera sarà poi seguito da una riunione dell’intero gabinetto di sicurezza.
Von der Leyen: “Pieno sostegno a cessate fuoco”
“Sosteniamo pienamente tutti gli sforzi volti a raggiungere un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi. E abbiamo appena aumentato ulteriormente i nostri ingenti aiuti umanitari a Gaza. In definitiva, abbiamo bisogno di un processo di pace verso una soluzione a due Stati. È l’unica soluzione che può portare pace e stabilità durature in Medio Oriente.
Nel frattempo, dobbiamo continuare a lavorare per ridurre il conflitto. E siamo profondamente preoccupati per la situazione instabile nel sud del Libano. Ciò che è in gioco è la sicurezza sia del Libano che di Israele. I due non possono essere dissociati. Chiediamo quindi la piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ciò deve essere parte di una soluzione diplomatica negoziata. Anche in questo caso, le forze armate libanesi sono fondamentali e l’Ue è pronta a lavorare su come rafforzare le loro capacità”, così il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen a Beirut.
Von der Leyen: “Lavorare per rientro rifugiati siriani”
Durante il punto stampa, Ursula von der Leyen ha dichiarato che l’Unione europea si impegnerà a reinsediare i rifugiati dal Libano all’interno dell’Ue:
“Per aiutarvi nella gestione della migrazione, ci impegniamo a mantenere aperti i percorsi legali verso l’Europa e a reinsediare i rifugiati dal Libano nell’Ue. Allo stesso tempo, contiamo sulla vostra buona collaborazione per prevenire l’immigrazione irregolare e combattere il traffico di migranti.
Vedremo anche come rendere più efficace l’assistenza dell’Ue. Ciò include l’esplorazione di come lavorare su un approccio più strutturato ai rimpatri volontari in Siria, in stretta collaborazione con l’Unhcr. Allo stesso tempo, è necessario un maggiore sostegno da parte della comunità internazionale ai programmi umanitari e di ripresa in Siria”.
Von der Leyen annuncia aiuti per il Libano
Per sottolineare il nostro sostegno, posso annunciare un pacchetto finanziario di un miliardo di euro per il Libano, che sarà disponibile da quest’anno fino al 2027. Vogliamo contribuire alla stabilità socioeconomica del Libano.
Mikati: “Territori siriani sicuri per rientro rifugiati”
Najib Mikati: “Crisi rifugiati rischio per Ue”
“Nell’incontro ho ricordato quanto ho già detto in tutti gli incontri internazionali che ho avuto, in particolare con l’Unione europea: ho avvertito che gli effetti della palla di fuoco della crisi dei rifugiati non si limiteranno al Libano ma si estenderanno all’Europa per trasformarsi in una crisi regionale e internazionale”, così il presidente libanese in punto stampa a Beirut.
Presidente Libano: “Ue faccia pressione su Israele”
Il presidente libanese, Najib Mikati, si è incontrato a Beirut con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente di Cipro, Nikos Christodoulides. Durante la conferenza stampa Mikati ha affermato:
Ho rinnovato la mia richiesta all’Unione europea e al mondo a fare pressione su Israele affinché fermi i suoi continui attacchi contro il popolo palestinese e lavorare per una soluzione complessiva ed equa. Così come ho rinnovato la richiesta per fare pressione affinché Israele fermi i suoi attacchi nel Sud del Libano.
Teheran annuncia sanzioni contro Usa e Gran Bretagna
L’Iran ha annunciato l’adozione di un pacchetto di sanzioni contro individui ed entità statunitensi e britanniche, accusandoli di aver sostenuto Israele durante il conflitto e per il loro coinvolgimento nelle operazioni nel Mar Rosso.
Le misure prevedono “il blocco dei conti e delle transazioni nel sistema finanziario e bancario iraniano, il blocco dei beni all’interno della giurisdizione della Repubblica islamica dell’Iran, nonché il divieto di rilascio di visti e di ingresso nel territorio iraniano”.
Incontro Yair Lapid – Abdullah bin Zayed Al Nahyan
Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, si è incontrato con il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan. Durante l’incontro, Lapid ha enfatizzato l’urgenza di garantire il rilascio degli ostaggi a Gaza e ha espresso la speranza di ottenere il sostegno di tutte le nazioni della regione:
Israele ha interesse a creare, insieme agli Emirati Arabi Uniti e ai paesi arabi moderati, una cooperazione politica ed economica che possa offrire soluzioni ai problemi globali e affrontare minacce regionali di ogni tipo.
נפגשתי עם שר החוץ האמירותי, עבדאללה בן זיאד, @ABZayed, אמרתי לו שהדבר הדחוף ביותר הוא להחזיר את החטופים הביתה. וכי כל מדינה באזור יכולה להשפיע על העסקה. pic.twitter.com/e86nYxsNf3
— יאיר לפיד – Yair Lapid (@yairlapid) May 2, 2024
Aperto il valico di Erez
Aperto il valico di Erez, l’unico localizzato all’estremità settentrionale della Striscia di Gaza. Israele permetterà ai camion che trasportano gli aiuti umanitari di passare attraverso il checkpoint, dopo le ripetute richieste degli Stati Uniti.
La riapertura del valico di Erez era da mesi uno dei principali obiettivi delle agende delle agenzie umanitarie internazionali, sebbene sia stato in gran parte distrutto da Hamas nell’attacco del 7 ottobre.
L’IDF ha dichiarato che circa 30 camion che trasportavano cibo e forniture mediche dalla Giordania sono entrati via Erez mercoledì, subendo prima un “attento controllo di sicurezza”.
Manifestanti in protesta a Tel Aviv
Alcuni manifestanti israeliani hanno bloccato l’autostrada principale che collega Gerusalemme a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas.
La polizia ha disperso in fretta i manifestanti, che avevano portato con sé cartelloni e urlavano attraverso megafoni.
Raid israeliano a Gaza: uccisi 9 civili palestinesi
L’agenzia Wafa ha riferito che 9 civili palestinesi sono stati uccisi in un raid israeliano, che questa mattina ha colpito alcuni edifici residenziali e “terreni e tende degli sfollati a est della città di Rafah”:
Sei cittadini sono stati uccisi in un bombardamento israeliano della città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale. Una persona è stata uccisa vicino a Khan Younis, e due sono state uccise quando Israele ha bombardato un quartiere residenziale
L’edificio era di proprietà della famiglia Ishteiwi nel quartiere di Al-Zaytoun, a sud di Gaza City e numerose persone risultano ancora sotto le macerie.
Lapid ha incontrato Al Nahyan
L’emittente Kann News ha riferito che il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha incontrato il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi, Sheik Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
Secondo i media locali, Lapid ha dichirato che i Paesi della regione possono influenzare l’accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani, ma ha anche ribadito che lo Stato Ebraico ha interesse in una cooperazione politica ed economica con i Paesi arabi.
Hamdan: “Risposta negativa alla proposta di Israele”
Rimbalza da Haaretz al New York Times a un’emittente televisiva libanese, la notizia che l’alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, ha dichiarato che:
La posizione dell’organizzazione sull’attuale documento negoziale è negativa
L’ufficio di Hamas, poi, ha precisato che le affermazioni di Hamdan non implicano un blocco delle trattative. Ieri è stata avanzata dai mediatori egiziani una proposta di cessate il fuoco.
Tensioni all’UCLA
Tensione all’UCLA, l’Università della California a Los Angeles, dove alcuni studenti pro-Palestina si sono scontrati con le autorità.
La polizia ha intimato ai manifestanti di sgomberare il presidio, ma al diniego degli studenti, avrebbe sparato proiettili di gomma.
La situazione è sfuggita di mano agli amministratori e alla polizia, che adesso subiscono la pioggia di intense critiche per non aver agito tempestivamente per fermare l’aggressione dei contro-manifestanti.
Anche in altre Università americane la polizia è intervenuta: smantellato nelle ultime ore l’accampamento nel Dartmouth College, in New Hampshire, ma si registrano scontri fra i manifestanti e la polizia nell’Università del Wisconsin, a Madison.
The 3-hour beat down at UCLA was both surprising and inevitable. The reality is that you can only provoke and antagonize people (even a peaceful people) for so long before they decide enough is enough.pic.twitter.com/gJtjakfP8p
— Marina Medvin 🇺🇸 (@MarinaMedvin) May 1, 2024
Dujarric: “Non siamo offesi per le accuse di Israele”
Non mi sento offeso. Ho una scorza molto, molto dura
Così, Stephane Dujarric, portavoce dell’Onu, ha esordito in conferenza stampa, dopo che una giornalista ha chiesto quali siano state le reazioni alle accuse di Israele.
Infatti, l’ambasciatore israeliano, Gilad Erdan, ha puntato il dito sostenendo che:
All’Onu non interessa il sangue israeliano. È un collaboratore dei nazisti dei giorni nostri. Lavora per garantire la sopravvivenza di Hamas
La risposta di Dujarric:
Ti fermo qui a meno che non menzioni il segretario generale per nome, io non farò commenti a ciò che quell’ambasciatore o altri dicono
Polizia spara proiettili sugli studenti dell’Università dell’Arizona
Il presidente del campus dell’Università dell’Arizona, Robert Robbins, ha dichiarato che la polizia dell’Arizona ha sparato ieri pomeriggio proiettili di gomma e al peperoncino contro gli studenti durante le proteste di gruppi di filo-palestinesi e filo-israeliani.
Robbins ha detto che le forze dell’ordine hanno fatto un “uso minimo” di proiettili e hanno indossato attrezzature tattiche di sicurezza per disperdere la folla:
Non avevano altra scelta se non quella di adottare misure significative di fronte alle azioni pericolose di centinaia di manifestanti