I due leader del centrosinistra, Elly Schlein e Giuseppe Conte, questa mattina sono volati in Sicilia per partecipare alla manifestazione della Cgil in ricordo dei fatti di Portella della Ginestra, dove il 1 maggio del 1947 si consumò un sanguinoso eccidio ad opera della banda di Salvatore Giuliano che che sparò contro la folla di contadini riuniti per celebrare la Festa dei lavoratori, provocando undici morti e numerosi feriti.

La segretaria del Partito Democratico e il leader del Movimento 5 Stelle sono arrivati separatamente nella località del comune di Piana degli Albanesi (Palermo) e anche durante il corteo si sono posizionati a distanza.
Non hanno sfilato insieme, a riprova della distanza che si è creata tra i due ex alleati del campo largo, nonostante le battaglie che vedono i loro due partiti collaborare per contrastare il Governo Meloni sulle tematiche del lavoro e dell’occupazione. Proprio ieri, martedì 30 aprile, insieme ad Alleanza Verdi e Sinistra hanno depositato in Cassazione a Roma una proposta di legge per l’introduzione del salario minimo in Italia.

Primo Maggio, Schlein (Pd): “Qui per rilanciare battaglia sul salario minimo. Condizioni lavoro peggiorate”

E proprio i temi del salario minimo e del contrasto al lavoro povero sono tra le problematiche principali trattate su tutti i palchi allestiti nelle principali piazze e città italiane in occasione della Festa dei Lavoratori.
La segretaria del Pd, Elly Schlein ha sfidato il Governo Meloni ad ‘affondare’ nuovamente il testo della legge sul salario minimo in Parlamento.

“Vediamo se farà la stessa cosa davanti alle firme di migliaia di cittadini e cittadine. Vedremo se Giorgia Meloni avrà il coraggio di voltare la faccia dall’altra parte”.

Ha dichiarato Elly Schlein, questa mattina in un’intervista alla Stampa.

“Siamo qui anche per rilanciare la battaglia sul salario minimo che Giorgia Meloni continua a ostacolare. E’ una giornata di lotta contro il lavoro povero, contro il lavoro precario e anche per la sicurezza sul lavoro. Non è possibile in Italia continuare a morire di lavoro o di stage”.

Ha ribadito da Portella della Ginestra dove ha attaccato nuovamente il governo Meloni anche sulle condizioni dei lavoratori che, secondo la leader del principale partito di opposizione, negli ultimi due anni sarebbero peggiorate.

“E’ una giornata di lotta al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che vogliono migliorare le proprie condizioni materiali che sono peggiorate in quest’anno anche a causa delle scelte fatte dal governo Meloni che esattamente un anno fa sceglieva di aumentare la precarietà in Italia in barba a tantissime persone”.

Conte: “Firmerò al referendum Cgil per l’abolizione del Jobs Act”

Lavoro povero e lavoro precario, le due facce di una battaglia che vede i due leader d’accordo anche sulla necessità di abolire di Jobs Act varato dall’attuale leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte a Portella della Ginestra ha mantenuto la promessa fatta appena giunto a Portella della Ginestra e ha firmato per il referendum promosso dalla Cgil per abolire la legge.

“Se c’è una firma disponibile sì, se c’è un banchetto sì”

aveva dichiarato l’ex Presidente del Consiglio che poi ha spiegato:

“Firmerò i referendum della Cgil perché noi riteniamo che il Primo Maggio debba essere la festa dei lavoratori, ma non dei lavoratori sottopagati, dei lavoratori poveri, dei lavoratori precari. Dignità del lavoro significa avere un lavoro che dia soddisfazione, di poter curare gli interessi personali e di vita familiare e che consenta la giusta retribuzione, un lavoro che non sia in nero. Deve essere la festa perché tutti abbiano un’opportunità di lavoro. Dobbiamo pensare anche a chi non ha il lavoro e vorrebbe averlo”.

Stessa posizione anche da parte della segretaria del Pd, Elly Schlein.